Il futuro di Spalletti appare sempre più lontano da Milano. Nonostante il terzo posto in campionato, che comunque migliorerebbe il piazzamento dell’anno scorso, pesano sul tecnico toscano, la mancata qualificazione agli ottavi di Champions e l’uscita prematura dalla Coppa Italia.
Conte o Mourinho
Per il futuro, sono due i nomi sul taccuino della società neroazzurra: Conte e Mourinho. Con il tecnico italiano che sarebbe il “preferito” di Marotta, mentre il secondo, oltre a stimolare la fantasia dei tifosi neroazzurri, sarebbe anche il nome spinto da Suning e dallo Sponsor storico dell’Inter: Tronchetti Provera che è rimasto un grande estimatore dello Special One. Radio “rumors” parla già di alcuni contatti avanzati e adirittura di un precontatto firmato con l’ex allenatore della Juve e una serie di trattative di mercato che sarebbero state già imbastite.
Licenziare Spalletti significa…
C’è però un particolare che tiene Luciano Spalletti ancora ancorato sulla panchina neroazzurra. E non è un particolare da poco. Licenziare Spalletti infatti, costerebbe potenzialmente 20 milioni al club neroazzurro, il che significherebbe sacrificare un possibile acquisto sul mercato per finanziare il ribaltone in panchina.
Le parole di Spalletti
A domanda specifica oggi in conferenza stampa, ecco cosa ha risposto Spalletti sul suo futuro all’Inter – “Ci siamo incontrati e abbiamo deciso che non servono rimorsi. Tutto verrà in conseguenza degli ultimi risultati. Dobbiamo fare tutto per riempire il forziere, il tesoro è entrare in Champions. Siamo in sintonia su quello che dovrà essere fatto da qui alla fine. Ciò che trascuriamo oggi non può essere recuperato domani”.