Tra le note più liete del momento e della rinascita nerazzurra c’è sicuramente il nome di Antonio Candreva. Come gran parte della squadra, anche l’esterno romano, dopo i mesi invernali passati con il freno a mano tirato, sembra aver imbeccato la giusta strada per un finale di stagione all’altezza delle sue qualità. Come nel caso di tanti altri suoi compagni, nel momento in cui le sue prestazioni sono migliorate tutta la squadra ne ha beneficiato. Indiscutibilmente Candreva è uno degli uomini più importanti della rosa interista in termini di capacità tecniche e personalità; nel momento in cui vengono meno quest’ultime la manovra nerazzurra ne risente, poiché vengono a mancare assist ed accelerazioni sulla fascia.
Volando con le ali spiegate
Non è quindi un caso che nel momento in cui l’87 nerazzurro sia andato in “letargo” anche l’Inter si sia temporaneamente spenta. Nella parte iniziale di stagione le ali sono state l’arma in più di Mister Spalletti, con Perisic a sinistra e Candreva a destra a rappresentare autentiche spine nel fianco per le difese avversarie. Nonostante qualche passaggio a vuoto e qualche screzio con il pubblico di San Siro, che gli imputava qualche cross sbagliato di troppo, la presenza di Candreva in campo si faceva sentire. Eccome. La quantità di cross ed assist per Icardi e compagni innumerevole, le progressioni, i dribbling e le sovrapposizioni sulla destra con D’Ambrosio continue. Ma Da Dicembre in poi qualcosa si è inceppato. Le ali hanno smesso di garantire la spinta e la manovra di tutta la squadra si è fatta più lenta e prevedibile, con i rifornimenti per gli attaccanti meno frequenti.
Cambio tattico
Dopo due mesi irriconoscibili, da fine Febbraio l’Inter si è rimessa in carreggiata, grazie al miglioramento dello stato fisico e alle intuizioni tattiche di Mister Spalletti. La tenuta mentale della squadra è migliorata e tra i calciatori più in forma dopo il periodo di appannamento c’è proprio Candreva, nonostante sia il più sostituito della rosa nerazzurra. Il 30enne romano parte sempre largo a destra ma con l’obbligo (o quasi) di accentrarsi in fase di costruzione, andando quasi a fare la seconda punta al fianco di Icardi, lasciando così l’intera fascia destra a quel moto perpetuo che porta il nome di Joao Cancelo, che ha bisogno di campo e spazio per sfruttare tutte le sue qualità di gamba. Proprio la grande intesa con il portoghese e la maggiore vicinanza alla porta hanno permesso a Candreva di sfruttare tutte le sue caratteristiche tecniche che lo portano a concludere di più verso la porta e fornire sempre assist in quantità industriale, seppur da una posizione diversa, come ad esempio il bellissimo assist per Icardi nel gol dell’illusorio 0-1 nel derby, annullato per fuorigioco dopo consulto VAR.
Alla ricerca del primo goal
Unica nota negativa- si fa per dire- il numero zero nella casella goal; un’anomalia per l’ex Lazio, considerando il numero di tiri verso i portieri avversari. I gol dell’esterno della Nazionale sarebbero molto utili all’Inter; nelle ultime uscite si sta avvicinando sempre più a sfatare questo tabù stagionale, così come la sua crescita sempre più costante, che lo sta riportando ai livelli di inizio stagione. Ma nonostante i progressi visti nel mese di Marzo, che hanno (ri)proiettato i nerazzurri verso i piani alti della classifica e in piena corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, la strada è ancora lunga e piena di insidie: “Abbiamo ritrovato compattezza ed entusiasmo e adesso anche la voglia di divertirci – ha affermato Candreva ai microfoni di Inter Tv nel post partita del Derby-. L’obiettivo è ancora distante e dobbiamo ancora fare tanta strada per raggiungerlo. Sta a noi crederci e non perdere voglia, con questa umiltà e determinazione”.
Voglia, umiltà e determinazione: 3 ingredienti fondamentali in questo finale di stagione ricco di battaglie, necessarie da vincere per arrivare ad aggiudicarsi un posto nella prossima edizione della competizione europea più ambita ed importante.
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