Terzo capitolo sulla nascita della passione per l’Inter tra i tifosi nerazzurri. Ancora una volta, la famiglia ed il Fenomeno si rivelano grandi ispiratori per il tifo interista; in alcuni casi, però, possiamo vedere un netto distacco con  le simpatie dei parenti, se non una vera e propria conversione dopo aver iniziato tifando una squadra diversa.

Ecco le 10 storie più interessanti che abbiamo raccolto per questa edizione.

EhBeh: Mi sono avvicinato al Calcio a fine millennio, tifando il Parma di Buffon, Bennarrivo, Sartor, Fuser, Thuram, Boghossian, Cannavaro, Veron ma soprattutto del mio calciatore preferito: Crespo.
Lentamente il Parma lasciò andare tutti i miei “preferiti” e nel 2002, con l’arrivo di Crespo all’Inter, mio padre tifoso interista da sempre mi portò per la prima volta a San Siro: Inter-Modena 2-0 con gol di Recoba e Crespo.
E’ proprio vero che ogni volta che sali i gradini e vedi il prato di San Siro provi un’ emozione incredibili.
Da lì sempre e solo Inter. Sono stato molto fortunato, anche perché a turno all’Inter ci sono passati una fetta importante degli ex Parma. Prima Cannavaro e Crespo, poi Veron e poi di nuovo il ritorno di Crespo.
Sono stato fortunato perché sono stato accompagnato per tutta la mia gioventù dalla nostra bandiera Zanetti e mi viene da star male a pensare con che “bandiere” stanno crescendo i piccoli interisti adesso (ma stesso discorso vale anche per i milanisti).
Sono stato fortunato perché ho visto un presidente che ha amato l’Inter alla follia a tal punto da compiere follie. Sono stato fortunato perché ho già visto l’Inter vincere tutto e vedere l’Italia vincere un mondiale trascinata da Materazzi-Cannavaro.
Sono stato fortunato perché in generale in quegli anni il campionato italiano era di quattro spanne il campionato più bello del mondo. 

eug90: Ero molto piccolo e tifavo Napoli (visto che mia mamma, babbo e nonno sono tifosi del Napoli) Stiamo parlando del 1998/1999 e avevo la maglietta di Taglialatela. E poi ci fu un momento nel 1999/2000 in cui vidi in diretta l’infortunio di Ronaldo contro la Lazio, da li in poi m’innamorai di quel calciatore e soprattutto dell’Inter. La mia prima Inter che mi ricordo è quella di quel zozzone di Tardelli, ed è stata l’Inter più brutta e sofferto a livello personale che abbia mai visto. A seguire c’è la mia Inter preferita, quella allenata da Hector Cuper. E poi son rimasto, e lo sarà per tutta la vita, per questa squadra!

ruben sosa: nonno che non ho mai conosciuto prima della secodna guerra mondiale quando andava a Milano per lavoro andava a vedere Meazza. si dice che mandasse ogni anno dei soldi alla società come “offerta”. non si hanno conferme sul punto altrimenti mia nonna lo avrebbe ammazzato prima che lo facesse la guerra.

papà e fratello maggiore interisti
radiocronache ascoltate insieme in camera rigorosamente solo il secondo tempo di tutto il calcio minuto per minuto su radio 1 in AM (tipo scoprì a 18 anni che facevano anche i primi tempi su radio 2)
sapevamo sempre che quando si sentiva il boato più grande possibile perché interveniva un campo era un goal dell’Inter (quando giocavamo in casa).. si viveva in attesa di sentire quel boato.

nel 1978 primo abbonamento alla rivista ufficiale Inter Football Club

eravamo i più belli in campo, avevamo un gioco bellissimo, eravamo sfortunati come gli indiani contro gli yankees, eravamo sorprendenti..non capivo nemmeno come potesse esserci un alternativa..mi sembrava ovvio tifare per noi.
al massimo l’alternativa poteva essere il milan ma quando berlusconi lo comprò avevo 12 anni e la sua tracotanza me li fece odiare

eravamo diventati gli Indiani di Milano

JhonnyTheDream: Se dovessi indicare la figura chiave direi mio nonno, fin da piccolo mi ha raccontato le gesta della grande Inter , fenomenale quando mio padre perse l’abbonamento e riuscì a farsi ricevere in sede da Peppino Prisco, ovviamente è uscito un’ora dopo visto che è diventato un lungo discorso di amarcord. Mio padre, insieme a mia zia, mi ha portato allo stadio fin da piccolo (2° elementare se ricordo bene), anche se il permesso per vedere le partite più importanti alla sera è arrivato dopo 3/4 anni di abbonamento.
Fa sorridere che il primo scudetto della mia “carriera” è arrivato l’anno dopo che mio nonno è morto, l’ho sempre visto come un passaggio di testimone tra me e lui.
La mia storia con l’Inter, per ora, la sintetizzo in una frase: “Ce l’abbiamo fatta”. Quando mio padre era in Cina durante Barcellona-Inter è il primo messaggio che ho mandato appena finita la partita (da lui erano le 4 o le 5, non ricordo); Quando dopo la finale di Madrid l’ho detto a mio nonno, come se fosse lì anche lui. 

Zero: Non ricordo precisamente come è iniziata
Sono nato in una famiglia molto variegata in quanto tifo, mio padre è milanista, mio nonno simpatizzava per la juve e mia mamma si interessava al calcio quanto io mi interesso di pulizie domestiche, gli altri parenti invece non avevano alcun interesse nel calcio.

Molti dei meriti della mia fede nerazzurra credo vadano a mio cugino, più grande di me che mi fece appassionare a questi colori quando ancora ero piccolo, parlandomi soprattutto di Ronaldo, anche se quest’ultimo se ne era da poco andato .

Devo comunque ammettere un grave peccato: negli anni successivi ebbi come una sorta di crisi di tifo e fui quasi convinto a cambiare squadra, tuttavia seppi resistere a quelle gobbe tentazioni e il resto è storia, anche se rimane una grave macchia del mio passato.
Da lì in poi è stata sempre e solo Inter, anche più forte di prima, nonostante tutto, nel bene e nel male anche se questi anni sono stati molto duri per noi tifosi.
Saluti e forza Inter!!!

alex–91: Sono Interista grazie a mio zio, interista sfegatato fin da generazioni, iniziai a seguire l’Inter con Ronaldo, ora io e mio cugino portiamo avanti il tifo con grande entusiasmo…

Se posso raccontare un aneddoto: ho sempre pensato che mio padre non fosse tifoso ma ho sempre notato palese astio verso Juventus e Milan. Al gol di Milito contro il Barcellona si mise ad esultare con noi Interisti facendo il gesto dell’ombrello. Più tardi scoprii che anche mio padre era Interista da ragazzo, abitando a Latina e avendo colori sociali uguali, aveva sempre tifato per l’Inter.

Pertanto devo ringraziare mio zio, ha risvegliato la genetica.

Tuettili: Mio padre era Interista e durante il periodo della sua permanenza a Milano, abituale frequentatore di S. Siro nerazzurra. Sono nato nel 1958 e pertanto cresciuto in pieno periodo della Grande Inter di H.H., non esagero a dire che prima ancora di aver imparato qualsiasi poesiola o la preghierina della sera, sapevo già recitare “Sarti, Burgnich, Facchetti …”.
Praticamente non ci sono mai state alternative o dubbi, l’unico brevissimo periodo di crisi quando fu ceduto Guarneri (che era mio vicino di ombrellone al mare ed uno dei miei idoli) al Bologna, ma durò pochissimo e “tornai all’ovile”. Mio zio di 7 anni più vecchio di me, originariamente goBBo, si ravvedette sulla via di Damasco e fu presto convertito alla Vera Fede. Mi fratello più giovane è ovviamente Interista, mio figlio è Interista, mio nipote adesso ha 9 anni ma quando ne compì 6 come regalo di compleanno volle la maglietta originale dell’Inter. Da allora ogni anno acquista tutte e tre le divise ufficiali e le indossa regolarmente anche in casa …
Ogni mattina in casa mia facciamo colazione su tovagliette dell’Inter, utilizzando tazze dell’Inter, ci asciughiamo con accappatoi eed asciugamani dell’Inter, ecc. ecc. …

Wesley90: Diventato tifoso dai tempi dell’infanzia, dopo una dura lotta tra parenti.
Lo zio mi voleva gobbo. Il nonno mi voleva interista e mi raccontava di Meazza, quanto fosse forte. Mi raccontava come lo seguiva da rifugiato della seconda guerra mondiale in Svizzera. Ricordo molto bene che mi divertiva molto sentire l’episodio del rigore calciato tenendosi i pantaloni con la mano. L’Interismo mi è così entrato nel sangue e nel 97 si è consolidato con l’arrivo di Ronaldo che avevo reso il mio idolo assoluto. Conservo ancora la gigantografia di me bambino, al campo da calcio con la maglia di Ronaldo.

PupiTek: Sicuramente ha influito molto mio nonno, giocatore dell’Inter negli anni 50 e tifoso nerazzurro come mia nonna e mio padre.
Un momento preciso non saprei, ho iniziato a seguire l’Inter con Ronaldo anche se forse la partita che ha acceso il tifo sfegatato è stata molti anni dopo, quel 0-3 ad highbury contro l’arsenal

fast65: nel mio caso un classico,padre di fede interista trasmessa poi al mio fratello maggiore e di conseguenza a me,che poi ho passato all’ultimo nato della famiglia, direi una bella influenza nerazzurra. non era difficile innamorarsi dell’inter a quell’epoca,parliamo di giocatori del calibro di lido vieri,bellugi ,facchetti,mazzola,corso,mazzola ecc…. come si faceva a resistere.

 

E voi? Raccontateci la vostra storia qui. Le migliori storie verranno pubblicate su questa rubrica ogni settimana!

 

 

 

Laureato in lingue per la mediazione linguistica, amante di storia e letteratura cinese. Interista grazie a mio padre, sogno di vedere un'Inter leggendaria come quella di Mourinho.