La settimana che segue la tragica scomparsa del capitano della Fiorentina, Davide Astori, è stata ricca di eventi e di dichiarazioni che di certo non sono passate inosservate.

 

 

INTER HALL OF FAME – Il 9 marzo appena passato l’Inter si è celebrata per i suoi 110 anni con un festa culminata con la nomina dei primi quattro indotti nella hall of fame nerazzurra. Zenga, Zanetti, Matthaus e Ronaldo sono risultati i primi vincitori, ciascuno per ruolo, della votazione che escludeva dalla scelta coloro che sono ancora in attività o chi ha smesso da meno di 3 anni. A far discutere sono state le parole di Ronaldo che ha lanciato una bordata contro “il sistema corrotto” dell’epoca sostenendo che a quell’Inter non è stato sufficiente giocare bene ma che ha dovuto combattere contro poteri extra calcistici e che avrebbe meritato di vincere di più. Inutile render conto dell polemiche sia per quel che riguarda la nomina stessa di Ronaldo, da molti ancora visto come un traditore, sia per le sue dichiarazioni. Chi vi scrive non ha mai demonizzato Ronaldo (n.d.a. anzi…) ed ha ritenuto che le sue dichiarazioni recenti siano state meravigliose in quanto foriere di verità, confermate in più sedi di giudizio, che pure i dirigenti stessi di questa Inter, non si sa perché, non hanno il coraggio di ribadire in maniera forte e chiara ad ogni occasione. Curioso come chi dovrebbe tutelare l’Inter non senta il bisogno di rimarcare la nostra diversità dalla seconda squadra di Torino, quella bianconera.

 

 

NAPOLI-INTER – In mezzo a tutto questo trambusto ci sarebbe anche il calcio giocato con i ragazzi di Spalletti che hanno saputo tenere testa in maniera davvero puntuale ad un Napoli ferito e deluso dall’anno sconfitta casalinga contro la Roma. Dopo la prova indecente contro il Benevento, Icardi e soci sono scesi in campo con grande volontà, concentrazione e compattezza fermando il Napoli sullo 0-0 ed andando vicinissimi alla marcatura con il palo colpito da Skriniar ad inizio ripresa. Proprio Skriniar, assieme a Miranda, Gagliardini e Brozovic sono stati nettamente i migliori in campo per noi con il nostro muro slovacco ed il centrocampista serbo particolarmente incisivi. Dall’altra parte Perisic ed Icardi sono sembrati spettatori non paganti mentre il subentrato Eder è stato addirittura dannoso. Con l’anno pazza Inter sbilanciarsi è sempre un azzardo ma di certo possiamo catalogarne questa prestazione come un buono step per un amico graduale ripresa, nella speranza di non esser smentiti a Genova contro la Samp. Nel pre-partita è stato un graditissimo ex è venuto a farci visita: Douglas Maicon. Che giocatore!

 

 

SPALLETTI BOOM – Poteva essere dunque una settimana normalizzante sia in termini di classifica sia in termini di serenità della ambiente ma visto che siamo l’Inter e non vogliamo farci mancare nulla ecco che il nostro condottiero Luciano Spalletti, nel post partita, ha lanciato bordate non indifferenti a giocatori, e soprattutto alla dirigenza, parlando esplicitamente di una mancanza di qualità della rosa ed in generale di un’Inter non brillante durante questa annata sportiva. Quanto detto dal nostro allenatore è verissimo e sacrosanto, resta semmai qualche dubbio sull’opportunità di tali dichiarazioni oggi a mercato chiuso ed in piena corsa per un piazzamento nella top 4, anche e soprattutto tenendo in considerazione la grande fragilità d’animo dei “prodi giocatori nerazzurri”. Questa parole dovevano esser dette in estate mentre ci si affannava a correre dietro a Dalbert e Vecino, non di certo ora. Vedremo che effetto sortiranno.