Un Luciano Spalletti felice (per il rinnovo del contratto) e grintoso nel rispondere alle domande durante la Conferenza Stampa di fine stagione al Suning Training Centre. Tanti i temi trattati. Cerchiamo di decodificarli e di provare a interpretarli per dare una chiave di lettura ai tifosi dell’Inter.
Come si può colmare il gap dalle prime? Come si riparte?
“Sicuramente dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo voler migliorare, perché qui vogliamo starci e ci stiamo bene. Probabilmente ci sono cose che possiamo fare meglio. Vogliamo continuare in questa riduzione della differenza tra noi e chi sta davanti in classifica finale. E’ già stato fatto tanto perché se si vogliono prendere i numeri si trova conforto nella crescita della squadra, è chiaro che la differenza diventa notevole e si percepiva che il risultato finale non era un gradino ma un pianerottolo. Bisogna lavorare bene, bisogna essere bravi, perché l’anno scorso all’inizio abbiamo sbagliato qualcosa. Come ho detto altre volte non dobbiamo illudere i tifosi. E’ chiaro che gli obiettivi dell’Inter sono importanti perché ormai l’Inter ha quella storia e quella forza lì, quell’impatto e quel rumore di cuori lì. E quindi bisogna essere all’altezza di quel che è l’emozione che danno questi cuori. Non bisogna fare quanto abbiamo fatto l’anno scorso, di raccontare cose sbagliate, perché poi i giornalisti le cavalcano e si creano dei problemi”
CHIAVE DI LETTURA: non parlate di scudetto. Abbiamo chiuso a 23 punti dalla Juve!!! Non vi azzardate a pensare allo scudetto. Il ruolo dell’Inter per il prossimo anno sarà l’antagonista della Juve. L’Inter dovrà fare il Napoli per capirci.
Per quelle che sono le sue aspettative, che mercato andrà fatto per essere competitivi e ambiziosi: simile o diverso dallo scorso anno?
Cancelo e Rafinha ora non si possono riscattare. In un secondo tempo vedremo
CHIAVE DI LETTURA: qui Spalletti è abbastanza chiaro e senza giri di parole dice che se entro il 31 maggio non si tirano fuori i 10m per Cancelo, il portoghese non rimane. Più ottimismo quando parla di Rafinha. Quel vedremo sta a intendersi come: “Se il Barcellona accetta di prolungare il prestito per Rafinha allora possiamo tenere lui e investire i 10m per riscattare Cancelo quest’anno”
Per crescere ancora, è indispensabile che resti Icardi? Cosa ci dice del suo contratto?
“Dipende dalla sua volontà e tenere chi non vuol rimanere diventa difficile. Non è il suo caso, ma è difficile fare una richiesta del genere perché bisogna vedere come funziona il mercato. Il professionista può pensare di fare esperienze diverse. E’ chiaro che se vanno via giocatori importanti diminuisce la possibilità di crescita”
CHIAVE DI LETTURA: Icardi non è indispensabile alla sua Inter. Non nasconde di non essere innamorato del giocatore al 100%. In pratica dice: se c’è un giocatore da sacrificare, sacrifichiamo Icardi.
Durante la stagione hai detto che c’era un episodio che ha fatto capire che Skriniar ci teneva e successivamente hai detto che contro il Benevento hai visto qualcosa che stava cambiando. Ci spieghi?
“Su Skriniar dico che ha sempre quella faccia lì. Arriva sempre prima. Ha un’integrità fisica, una moralità, un’educazione, una qualità di calciatore. Lui ha sempre detto che vuole rimanere all’Inter, se venisse messo in discussione mi dispiacerebbe come altri calciatori ma al massimo livello di dispiacere.
CHIAVE DI LETTURA: Skriniar è il giocatore preferito di Spalletti. Se potesse farlo capitano lo farebbe. Se dovesse arrivare un’offerta (Barcellona?) per Skriniar, lui si incatenerebbe davanti ai cancelli del Suning Center per non farlo andare via
Ci hai fatto capire che lo scorso anno le aspettative erano troppo alte per il mercato. Tu avevi condiviso l’obiettivo…
“Io non ho condiviso niente. Loro non mi hanno messo a disposizione quanto detto prima. […..] Ma il mercato fatto è un mercato simile a quello che si aveva come valori di squadra perché se vai a vedere va via uno e arriva un altro perché Borja Valero e Vecino sono due grandissimi calciatori ma lo è anche Kondogbia, a cui hanno messo 80 milioni di clausola. Io lo allenavo la sera per farlo restare perché pensavo fosse un buon calciatore, qui si tende a sciuparlo il calciatore. Se lo hanno riscattato è perché gli si è dato meno valore di quello che ha. In centinaia mi hanno fermato per chiedere se avevo visto Medel e mi ero allenato con lui. Si è dato via Jovetic, Murillo”
CHIAVE DI LETTURA: Qui la frecciatina è per Ausilio? Colpevole secondo Spalletti di aver dato via Kondogbia troppo velocemente. Ora il giocatore ha una clausola di 80 milioni!!! In quel ruolo lì Spalletti ha sofferto avendo a disposizione solo Gagliardini e Vecino. Di sicuro avrà detto alla società di prendere un muscolare per le battaglie a centrocampo in Campionato e Champions.
Il Brozovic vero è quello post Inter-Napoli? Ritiene abbia fatto il salto di qualità? Il dubbio è dato dalla sua alternanza di rendimento.
“In quel ruolo non gli succederà più di avere alternanza. Lì è forte, si sente coinvolto, è contento. Si riparte da lì”.
CHIAVE DI LETTURA: altro messaggio alla società: tra Brozovic e Perisic (che non nomina mai in conferenza) se c’è da venderne uno vendete il secondo.
E’ atterrato a Milano Lautaro Martinez.
“L’ho visto solo in cassetta ma chi lo conosce è gente di cui ci si può fidare. Un calciatore forte, importantissimo in prospettiva. E’ chiaro che ci sono i passaggi da fare dove conteranno le sue reazioni ma ci siamo informati bene da un punto di vista tecnico, fisico”.
CHIAVE DI LETTURA: Lautaro non l’ha voluto Spalletti. Ma ovviamente lo valuterà e proverà a inserirlo. Non vi aspettate che Lautaro faccia il titolare dall’inizio. Ci vorrà un po’ prima che si abitui al campionato italiano. Speriamo mister non ci vogliano i tempi di Dalbert per vederlo in campo…
Ieri vi siete chiariti con i dirigenti su quanto ci ha detto rispetto all’anno scorso?
“Non c’era nulla da chiarire. Devo stare attento a come parlo per non creare problemi. E’ quel che ho detto, la società deve stare attenta a questi paletti e poi con i conti che abbiamo faremo il mercato e vedremo l’obiettivo. Quel che si è fatto l’anno scorso è che certe cose non sono state mantenute. Ora si riparte ma chi parla di scudetto dovrà rendere conto. Non è detto che non si riesca a fare dei risultati importanti, ma mettersi in debito subito è lo zoccolo duro da cui si riparte in ogni discussione. Se non lo vincesse nessuno lo scudetto voi sareste più contenti, così falliscono tutti…”
CHIAVE DI LETTURA: il chiarimento c’è stato. Sugli obiettivi di mercato dell’Inter, Spalletti ha voluto dire la sua. Soprattutto in considerazione del rinnovo. Poi senza più la spalla amica di Walter Sabatini, avrà voluto avere maggiore visibilità su quello che succede nelle trattative. Quello che era successo la scorsa estate (quando Naingolan sembrava vicino) e Pastore e Ramirez (vicini all’Inter a gennaio) sono tutti episodi che Spalletti non vuole più ripetere e per questo avrà chiesto alla società di non alimentare false speranze e di condividere con lui al 100% tutte le mosse di mercato.