Conte Marotta

Arriva, dopo poco più di un mese dalla fine della scorsa stagione, la conferenza stampa di apertura per la stagione 20-21. Antonio Conte e Giuseppe Marotta si sono presentati insieme, rispondendo alle domande dei giornalisti in sala stampa ad Appiano Gentile e questo è stato un bel segnale per tutto l’ambiente.

Avanti uniti: allenatore e società

Un concetto più volte rimarcato da Conte è stato quello della “sintonia” con la società per quelli che sono gli obiettivi di mercato e quelli sportivi. Il clima della conferenza è sembrato disteso, senza parole ad “effetto”, ma comunque un messaggio positivo per i tifosi dell’Inter che dopo la “tregua armata” di Villa Bellini, si aspettavano magari qualche uscita “alla Conte”. Invece, sia l’allenatore che l’amministratore delegato, sono apparsi convinti nell’andare avanti insieme.

Rosa lunga per essere sempre competitivi

Interpretando le parole di Marotta in conferenza stampa, questo è ciò che emerge nonostante il leitmotiv del mercato nerazzurro dovrebbero essere alcune uscite “eccellenti”. Perisic è ormai certo di rimanere, il discorso pare diverso per Vecino, Skriniar, Dalbert e Ranocchia che potrebbero lasciare Milano. Come ribadito dal dirigente nerazzurro però, in questo momento storico tutti i club hanno difficoltà nel portare a termine operazioni onerose in entrata, per cui si potrebbe restare con una rosa “extra-large”. Questo impedirebbe il ripresentarsi delle vicissitudini dello scorso anno legate agli infortuni, e di conseguenza evitare a mister Conte eventuali “sparate” sulla rosa corta. Insomma niente più situazioni di emergenza dove Conte si gira in panchina e non trova più centrocampisti da mettere in campo. Sembra legittimo quindi pernsare che saranno 7 i centrocampisti a disposizione di Conte: Brozovic, Sensi, Barella, Vidal, Eriksen, Nainggolan, Gagliardini.

La tensione che fa sangue

Altro tema caldo per la conferenza di oggi era, inevitabilmente, lo stato del rapporto tra Antonio Conte e la dirigenza nerazzurra. Se da un lato Antonio Conte ha dichiarato di essere sereno e di avere grande voglia di continuare con questo gruppo di giocatori e con questa società, dal canto suo Marotta ha definito le tensioni vissute con il tecnico come qualcosa di essenziale in un rapporto professionale all’interno di un mondo competitivo come il calcio moderno. Entrambi hanno poi concordato nel definire la stagione passata come positiva e hanno riaffermato di credere nel progetto Inter.
La stabilità vera e propria forse non si troverà mai, ma la comunione di intenti è già un ottima base da cui ripartire.

Mercato bloccato

Come già anticipato, Beppe Marotta ha ribadito che il mercato attualmente in corso è una situazione straordinaria, durante il quale tutti i club hanno difficoltà a concludere operazioni onerose. Il ds ha poi aggiunto che non ci saranno operazioni grandiose come quelle della scorsa stagione (Kanté), ma si punterà a cogliere le opportunità che si creeranno in sede di mercato. Da questo punto di vista Marotta ha già dimostrato varie volte di saper estrarre il cosiddetto coniglio dal cilindro, staremo a vedere quale magia riuscirà a compiere anche quest’anno. Tradotto: se escono Skriniar e Brozovic si potrà tentare l’affondo a Milenkovic (o Smalling) e a Kantè. Viceversa si rimane così.

Credibilità

Il punto chiave su cui Antonio Conte ha fatto girare la propria conferenza stampa è stato quello di confermare l’Inter come squadra credibile. Non è la prima volta che il mister usa queste stesse parole e questo dimostra quanto sia già entrato nel vivo della stagione. Conte è ben consapevole dell’obiettivo stagionale e per questo non si scompone e punta tutti i suoi fucili sulla riconferma della competitività mostrata dalla squadra lo scorso anno.

Conclusioni

In conclusione, la conferenza stampa è stata condotta bene, risposte abbastanza scontate, ma messaggi chiari all’ambiente e alla stampa. I problemi ci sono stati, ma la riunione di villa Bellini è servita per mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità. Società ed allenatore sono unititi. L’biettivo (non dichiarato) è lo scudetto, perchè se arrivi secondo a un punto, l’unico obiettivo per migliorare la stagione precedente è uno solo. Il mercato (Hakimi, Vidal, Kolarov) è stato ottimo, e salvo cessioni clamorose che non verranno sostituite con giocatori all’altezza di chi parte, l’Inter ha una rosa profonda, con dei cambi finalmente all’altezza dei titoriali. Con la Juve, finalmente si parte alla pari, poi ci sarà sempre il campo a dire la sua.

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