Dunque il tanto discusso e vituperato derby infrasettimanale ha fatto registrare il sold out, nonostante l’orario infelice e nonostante il giorno infelice, ed è terminato con un gagliardo 0-0, con due squadre che hanno cercato in tutti i modi di vincere la partita. È il primo derby di campionato che termina con un pareggio dall’aprile 2015. Ai punti, come chiaramente ammesso dallo stesso Gattuso, noi dell’Inter ci siamo fatti preferire ma l’imprecisione sotto porta di Icardi ci è costata una vittoria a quel punto meritata.

 

LA PARTITA

Squadra che vince non si cambia, diceva il proverbio, e così è stato con Luciano che è rimasto fedele agli undici che nelle ultime partite così bene avevano giocato. Sin da subito il canovaccio è stato ben chiaro con l’Inter che provava a far possesso palla ed il Milan che si affida alle ripartenze di Kessie, Suso e Chalanoglu per contropiedi veloci o per innescare Cutrone. Tra le nostre fila Miranda e Skriniar offrivano prove di sicura affidabilità, come pure Cancelo e Brozovic erano conferme piacevolissime. A queste note liete per noi facevano da contraltare le prove di certo non esaltanti di Perisic e di Icardi, decisamente imprecisi e poco funzionali alla manovra della squadra. A dire il vero Mauro la rete l’ha pure segnata ma il VAR giustamente ha annullato l’amore marcatura per fuorigioco millimetrico del nostro capitano. Nel secondo tempo il copione rimaneva sempre lo stesso ma va detto che i cambi di fronte si infittivano, con le squadre che, anche a causa della stanchezza, faticavano a restare corte e precise. Ne è venuta fuori una partita godibile soprattutto per chi non tifava le due squadre che fino all’ultimo hanno cercato di vincere. Clamorosa l’occasione avuta da Icardi a tempo ormai scaduto e ben riassunta nel tweet dell’account Twitter dell’Inter in lingua spagnola.

LA QUERELLE CON IL MILAN

Questa sfida che finalmente è terminata almeno per questa stagione, con grande tristezza personale noto che ha registrato un brusco imbarbarimento nella maniera di vedere la rivalità tra le due squadre. Sono cresciuto vedendo il derby di Milano come una sfida affascinante, come una rivalità tra due grandi squadre che hanno fatto la storia del calcio, come un confronto acceso ma allo stesso tempo elegante e di stile. Dispiace molto aver visto episodi offensivi, poco edificanti e totalmente gratuiti a far da contorno al match. Gente che vive nell’odio e nell’invidia per una partita di pallone è quanto di più triste ci possa essere nel mondo dello sport. Aver sfregiato un’opera d’arte come il murales a noi dedicato, come pure aver divelto una targa nei giardini pubblici vicini a San Siro palesa una preoccupante e malsana ostilità repressa, che invece va indagata e curata.

 

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IL FUTURO

Dunque i ragazzi rinsaldano il loro quarto posto, portandosi a -1 dalla Roma (n.d.a. terza) ed a +2 da Lazio (n.d.a. quinta) e mantengono il Milan ad 8 lunghezze di distanza, che sarebbero in realtà 9 avendo i cugini gli scontri diretti con noi a loro sfavorevoli. La prossima sfida è la trasferta a Torino e l’agignata qualificazione alla Champion League dista 15 punti.

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