Lautaro

Buona la prima per la “nuova” Inter dell’Inzaghi-ter. A San Siro è un Lautaro al bacio. Da capitano vero, prende sulle spalle i compagni e li porta oltre lo scoglio rappresentato dal Monza di Palladino, destinato ancora a far parlare di sé. Primi 3 punti conquistati, in quest’estate rovente per il caldo, ma non solo…bene così

E’ un lautaro al bacio!

Nei primi minuti, l’Inter ha bisogno della scossa. La Nord, per protesta contro la società, sta in silenzio e la squadra sembra quasi non avere la solita verve, nonostante qualche buono spunto. Al minuto 7, tuttavia, la partita si stappa. Barella inventa un passaggio sublime per far correre Dumfries che mette in mezzo un pallone rasoterra che Lautaro Martinez deve solo prolungare oltre le spalle di Di Gregorio: 1-0 e partita indirizzata

Diventa lui l’uomo copertina della serata. Lui che ha perso il fratello gemello di mille battaglie e si sta abituando a convivere con i nuovi arrivati e, ogni giorno che passa, sembra trovarsi sempre meglio. Sta crescendo la sintonia con Thuram, sia nei movimenti a venire incontro che poi nell’attaccare la profondità. Quando ci sarà maggior benzina nelle gambe si potrà far meglio. Bene, anzi benissimo, con Arnautovic entrato al posto del francese e protagonista di una bella prestazione. Confeziona lui, infatti, l’assist che permette al capitano di chiudere la pratica prima della standing-ovation. San Siro, trascinato da una Nord in festa dopo la protesta, canta e balla. Lautaro esce e si prende i primi applausi scroscianti della stagione.

 

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 Bene le nuove leve dell’Inzaghi-ter

La partita contro il Monza ha messo in luce alcune nuove leve arrivate in estate. Sono scesi in campo quasi tutti, chi prima e chi dopo. Alcuni, come Frattesi e Bisseck non hanno avuto il tempo materiale per poter incidere, mentre gli altri hanno potuto dire la loro.

Bene i due titolari: Yann Sommer e Marcus Thuram. Il primo, pur all’interno di una serata di normale amministrazione, si è fatto trovare sempre pronto quando è stato costretto ad intervenire, soprattutto in coda al match, quando si era già sul 2-0. Il secondo ha diviso bene gli spazi con il partner d’attacco e si è reso protagonista di alcuni spunti, soprattutto in ripartenza, interessanti. Condizionato, probabilmente, dalla forma non ancora ottimale non ha potuto essere efficace nelle progressioni, ma, comunque ha messo in luce qualcosa del suo repertorio.

Benone, anche, i tre giocatori entrati dalla panchina e che hanno avuto minutaggio discreto. Su tutti Marko Arnautovic entrato con una voglia pazzesca di timbrare alla prima alla Scala. Non ci è riuscito per un pizzico di sfortuna, ma è comunque entrato nel tabellino per l’assist del 2-0. L’inizio è di quelli che promettono bene, San Siro ci spera. Carlos Augusto e Cuadrado hanno dato il cambio ai due esterni usciti stremati. Il brasiliano, pur con una prova sufficiente, è rimasto bloccato dall’emozione dell’esordio, per giunta contro la sua ex squadra. Il colombiano, al contrario, ha dato la solita spinta che ci si aspetta da lui. Dumfries e Di Marco sono avvisati: dietro c’è concorrenza

Dietro le quinte di Inter-Monza

Al netto di quanto visto in campo, anche il dietro le quinte di Inter-Monza ha dato alcuni spunti interessanti. Il silenzio assordante della curva con tanto di striscione: “Societa: rispetto per gli interisti” è riecheggiato nel frastuono degli altri 3/4 di stadio. Basterà?

Al contrario del suo solito fare, Marotta, nel pre-partita, si è sbilanciato ammettendo l’interesse per Pavard e, soprattutto, confermando la volontà del giocatore di vestire nerazzurro:

Pavard ha espresso il suo desiderio di venire con noi ed è molto. Il Bayern è molto ricco, difficilmente cede i suoi giocatori di grande qualità e spessore. Ma la trattativa è ancora aperta.”

Il concetto è stato poi ripreso, anche da Simone Inzaghi nel post-gara esprimendosi sulla rosa a sua disposizione:

Se sento di avere una rosa completa? No, la rosa non è completa. Abbiamo assolutamente bisogno di un difensore importantissimo, siamo scoperti e la società lo sa. Sta lavorando per me h24, c’è molta fiducia. Abbiamo un obiettivo che deve essere assolutamente centrato, abbiamo perso tantissimi giocatori e 5 erano tra i migliori nel ruolo. E quindi servono giocatori importanti. Lo meritiamo tutti, allenatore, giocatori e questo splendido pubblico”

Il terzo aspetto riguarda una sostituzione effettuata da Inzaghi, che potrebbe collegarsi ad uno sviluppo di mercato nelle ultime ore dello stesso. Quando è uscito Lautaro, infatti, al suo posto è entrato Frattesi e non Correa. Al netto di qualche problema per il Tucu, questa scelta, con l’avanzamento di Mkhitaryan, ha fatto sicuramente rumore nella serata del Meazza. L’argentino è alla porta?

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