(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images )

La rosa interista che si distribuirà tra campo e panchina Giovedì, nella sfida decisiva contro l’Eintracht Francoforte, sarà decimata ai limiti dell’inverosimile. Lo dimostra, senza troppi giri di parole, il fatto che Spalletti avrà a disposizione solamente 12 giocatori della prima squadra, escludendo quindi i portieri di riserva ed eventuali convocati della Primavera. Per passare il turno servirà una determinazione eccezionale, per sopperire ai limiti tecnici e numerici. Anche a Spalletti servirà una trovata geniale per comporre una formazione efficace in questa situazione di assoluta emergenza.

Il punto sugli infortuni

Le aggiunte più recenti alla lunga lista degli indisponibili per la sfida di Europa League sono da imputare agli infortuni. Si tratta di Brozovic e Miranda, entrambi usciti per problemi fisici nella partita di Domenica contro la SPAL. Per il primo risentimento ai flessori della coscia destra, con tempi di recupero non ancora chiari ma certamente non sufficientemente brevi a permettergli di rientrare entro Giovedì, mentre il brasiliano ha subito una frattura nasale con conseguente operazione. I due si aggiungono a Radja Nainggolan nel gruppo degli assenti per infortunio: il belga aveva saltato anche l’andata per una distrazione al gemello mediale sinistro.

La perdita dei due centrocampisti è particolarmente dannosa: fa piombare l’Inter in piena emergenza numerica in mezzo al campo, privandola dei due migliori interpreti dei rispettivi ruoli. Brozovic, infatti, nonostante un ultimo periodo relativamente sottotono, rimane la fonte principale di gioco dei nerazzurri, mentre Nainggolan stava raggiungendo la miglior forma proprio nelle ultime partite. L’assenza di Miranda forse è meno grave, ma comporta comunque la mancanza di un’opzione difensiva di assoluto affidamento, in quanto Ranocchia non offre le stesse garanzie.

Anche tra i pochi giocatori che saranno a disposizione la questione infortuni fa sentire i suoi strascichi. Sia Keita che Perisic, infatti, rientrano da problemi fisici. Il Senegalese in particolare non gioca da due mesi, il che mette in dubbio anche la possibilità di vederlo titolare, nonostante la scarsità di uomini anche in attacco.

Le altre assenze

I due squalificati, Lautaro Martinez ed Asamoah, insieme ai tre giocatori esclusi dalla lista UEFA, Joao Mario, Gagliaridini e Dalbert, completano il quadro in tutta la sua gravità. Sia Lautaro che Asamoah sono stati appunto ammoniti all’andata essendo già in diffida, il primo a causa di un fallo abbastanza inutile e il secondo assolutamente ingiustamente. È immediatamente evidente la mancanza assoluta di giocatori in alcune parti del campo. Non rimane, infatti, nessun terzino sinistro di ruolo, mentre i centrocampisti veri e propri sono solo due (Borja Valero e Vecino).

Per supplire a queste emergenze, se  l’impiego di D’Ambrosio sulla sinistra (in caso di difesa a 4) sembra scontato, è meno chiaro come verrà occupato il centrocampo. Spalletti potrebbe decidere di usare Candreva come mezzala, scelta già provata nella sciagurata sfida interna contro il PSV, di avanzare Skriniar sulla mediana, o addirittura di far esordire un Primavera da titolare, anche se nessuno di loro sembra veramente pronto a reggere una partita di questo livello. Senza Icardi e Lautaro, anche il ruolo di prima punta rimane scoperto. Il candidato principale per sostituirli sarebbe Keita, se sarà titolare. altrimenti sia Perisci che Politano potrebbero prestarsi per tappare il buco.

Tra l’altro, neanche l’impiego dei ragazzi del settore giovanile non è semplice quanto possa sembrare, sempre a cause delle liste UEFA. Giocatori come Colidio, Salcedo e Pompetti non sono inseriti nella lista B in quanto all’Inter da meno di due anni, e dunque non considerati prodotti del vivaio.

In ogni caso, Spalletti si trova a dover risolvere un vero e proprio rebus nella preparazione di questa partita, con una rosa in piena emergenza numerica e la necessità di schierare giocatori fuori ruolo con una certa creatività.