e infatti siamo quello che meritiamo di essere e che é giustissimo che siamo, il paradiso dei deresponsabilizzati, dei giocatori di nascondino, degli scarica barile.
Guardacaso quella prostituzione e quell'assenza di valori, di dignita e di morale su cui é costruita l'impalcatura societaria, poi si riflette perfettamente su quanto avviene nello spogliatoio e di conseguenza in campo.
E in ogni casi, ti ripeto, esistono le dimissioni. Perche per me é troooooppo comodo fare il democristiano che decide un po' di acquisti minori, scarica il barile sulle scelte grosse, un colpo al cerchio e uno alla botte e cmq vadano le cose ha la scusa per restare in sella innocente e immacolato.
Eh no.
Via gli inutili e gli ignavi, perché finché ne avremo 'sopra', ce li ritroveremo poi inevitabilmente e giustamente anche 'sotto'
Allora, io credo che il pesce puzzi dalla testa e che se un organigramma non funzioni, debba essere il management ad intervenire per ottimizzarlo. Redistribuendo compiti o inserendo figure professionali nuove.
Nell’Inter di Moratti sappiamo come funzionavano (male) le cose.
L’Esperienza Thohir è stata equivalente ad una amministrazione controllata, un chapter 11, per dirla all’Americana, ed è solo con Suning che stiamo iniziando a strutturarci come una società organizzata e non come un giocattolo.
Suning mi sembra che si stia muovendo bene. Certo, erano privi di esperienza ma, lentamente (neanche troppo) stanno dando una struttura anche sportiva dove i compiti e le responsabilità sono ben chiare e definite.
Sono arrivati anche, dopo l’esperienza in chiaroscuro dei “consulenti”, a capire che la presenza di un alto dirigente che fosse responsabile di tutto il progetto sportivo era necessaria.
Per ora, in questi anni confusi, la proprietà ha sempre deciso di confermare Ausilio. Secondo te perché è un grande paracuxo. Può essere, ma io in mancanza di dati certi tenderei ad applicare il rasoio Di Occam.......ed allora la risposta più semplice che mi viene in mente è che, probabilmente, in questi anni Ausilio ha pienamente soddisfatto i suoi datori di lavoro (che non sappiamo cosa gli hanno realmente chiesto).
Infatti, se l’operato di un Mister è comunque in qualche maniera giudicabile sul Campo, quello di un DS lo è molto meno dall’esterno. Solo i suoi superiori sono in possesso di tutti i dettagli delle varie operazioni/situazioni.
In verità, comunque, il discorso oramai è poco necessario : una volta che si è messo Marotta a capo del progetto.......lasciamo lo spinoso caso in mano sua.