De Zerbi - che molti qui dentro vorrebbero vedere sulla nostra panchina - ieri sera a Sky ha detto una cosa interessante, con la consueta sincerità e competenza che lo contraddistinguono: a domanda se avesse visto meglio l'Inter o il Bbilan conto la sua squadra, ha risposto di essere rimasto impressionato dall'entusiasmo, dalla consapevolezza e l'autostima dei rossoneri, soprattutto da parte di giocatori che secondo lui non sono del livello al quale stanno attualmente performando. In altre parole: il Bbilan sta rendendo molto di più di quello che vale in realtà - cosa che io e pochi altri abbiamo sempre detto - ma sta viaggiando sulle ali dell'entusiasmo, che deriva dal fatto che le vittorie portano le vittorie. Noi invece veniamo da sei vittorie consecutive e qui dentro si respira l'aria dei periodi bui, come se venissimo invece da sei risultati negativi.
Capiamoci: non mi piace come stiamo (non) giocando, chiaro che se vogliamo restare stabilmente ai piani alti della classifica occorrerà alzare di parecchio il livello delle prestazioni, ma se i risultati arrivano quando non sei in grado di esprimerti al massimo significa che la base c'è ed è buona, poi bisognerà vedere cosa riusciremo a fare quando (se) saremo in condizioni migliori.
Insomma non è certo il caso di fare "viva viva"asd ma insomma, nemmeno piangerci addosso.
Anche perché, per come vedo io il calcio, giocare bello non significa necessariamente giocare bene e viceversa. In questo momento siamo abbastanza inguardabili a livello estetico ma la squadra costruisce poco ma realizza abbastanza e concede molto poco, se non nel finale di partita quando, come dice Conte, ci viene il braccino del tennista. Quindi occorre assolutamente migliorare, ma non siamo così in basso come qualcuno vuole farci credere.