Storie, Anti-storie, Fanta-storie.

Non ha la faccia da "Ardito"

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No, non ce lo vedo a guadare il Piave in piena con il pugnale tra i denti
 

carlo314

Fuoriclasse
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storia ben conosciuta (si spera) ma oggi ha senso postarla

Colgo l'occasione per dirlo qui: a me la cosa della giornata della memoria lascia sempre un gusto amarissimo. Mi sa proprio della cosa che oggi su facebook devo mettere la foto in ricordo dell'olocausto, poi domani ricomincio con quelle delle tettone... L'apice della tristezza lo abbiamo raggiunto qualche anno fa quando Theresa May celebró la giornata della memoria una settimana dopo aver promesso che lo UK non avrebbe accolto profughi Siriani...

Per me (e forse lo dico tutti gli anni, ma con l'etá ci si ripete. pardon :D) é un giorno proprio come tutti gli altri, ma sul tema io da anni mi pongo la domanda: i miei nonni dove si sarebbero fermati? Avrebbero fucilato ebrei? Li avrebbero denunciati, se fossero stati una delle famiglie (e per loro fortuna non lo erano) che avevano bisogno dei soldi della taglia per campare? E se fossero invece stati umili funzionari di quelli che raccoglievano le schede anagrafiche in comune e le passavano alla questura che le girava alla Gestapo, che cosa avrebbero fatto? Avrebbero continuato con il loro lavoro? Avrebbero disobbedito, sabotato?

E io, dove troverei il coraggio di fermarmi?

Riposto una foto che abbiamo commentato tempo fa:


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Giovani soldati tedeschi, provenienti da uno dei paesi piú avanzati del mondo, ragazzi che avevano accesso a istruzione, cibo e medicine assolutamente unici in Europa. ragazzi nati negli anni '20 i cui nonni, nell'ordinata Germania Guglielmina, mai si sarebbero sognati di vedere una scena di pubblica esecuzione ma neppure un pogrom.

Eppure quei ragazzi guardano rilassati, mani in tasca, non sembra che provino orrore. E allora io lo so che spesso sembro un paranoico, ma torno a chiedermi "io dove avrei il coraggio di fermarmi"? Perché il primo passo non era quello di sparare a un ebreo, il primo passo era che il compagno di scuola spariva. Quando la sparizione era normalizzata e tutti accettavano che gli Ebrei non potessero andare a scuola si sfasciavano i negozi degli Ebrei, si imponeva la stella di David etc. Quando quello era normalizzato c'era un altro passo...
 
Il classico discorso di tirare sempre più in su l'asticella

Aneddoto del professor Decameron. Stamattina, ovviamente, la scuola è stata monopolizzata dalla giornata della memoria e nel caso nostro in particolare le classi hanno seguito (in streaming, ovviamente) la testimonianza in diretta di Vittorio Polacco.

Al termine del tutto ho usato quel poco tempo che ancora avevo prima finissero le mie ore per cercare di stimolare un dibattito e devo dire che ho trovato una classe ben consapevole e istruita sull'argomento, mi hanno sorpreso in positivo, ammetto di averli forse sottovalutati un pochino.

Dal nulla alza la mano un'alunna autistica e dice poche parole, ma pesanti come macigni

"Mi avrebbero uccisa perché sono disabile"

E scoppia a piangere, consolata da qualche compagna e per una volta fanculo alle norme del distanziamento covid.

Vi confesso che è stata una cosa che mi ha toccato. Decameron sembra acido, *******, misantropo e comunista e in fondo lo è, ma anche lui ha un cuore.
 
Colgo l'occasione per dirlo qui: a me la cosa della giornata della memoria lascia sempre un gusto amarissimo. Mi sa proprio della cosa che oggi su facebook devo mettere la foto in ricordo dell'olocausto, poi domani ricomincio con quelle delle tettone... L'apice della tristezza lo abbiamo raggiunto qualche anno fa quando Theresa May celebró la giornata della memoria una settimana dopo aver promesso che lo UK non avrebbe accolto profughi Siriani...

Per me (e forse lo dico tutti gli anni, ma con l'etá ci si ripete. pardon :D) é un giorno proprio come tutti gli altri, ma sul tema io da anni mi pongo la domanda: i miei nonni dove si sarebbero fermati? Avrebbero fucilato ebrei? Li avrebbero denunciati, se fossero stati una delle famiglie (e per loro fortuna non lo erano) che avevano bisogno dei soldi della taglia per campare? E se fossero invece stati umili funzionari di quelli che raccoglievano le schede anagrafiche in comune e le passavano alla questura che le girava alla Gestapo, che cosa avrebbero fatto? Avrebbero continuato con il loro lavoro? Avrebbero disobbedito, sabotato?

E io, dove troverei il coraggio di fermarmi?

Riposto una foto che abbiamo commentato tempo fa:


Vedi l'allegato 2394862

Giovani soldati tedeschi, provenienti da uno dei paesi piú avanzati del mondo, ragazzi che avevano accesso a istruzione, cibo e medicine assolutamente unici in Europa. ragazzi nati negli anni '20 i cui nonni, nell'ordinata Germania Guglielmina, mai si sarebbero sognati di vedere una scena di pubblica esecuzione ma neppure un pogrom.

Eppure quei ragazzi guardano rilassati, mani in tasca, non sembra che provino orrore. E allora io lo so che spesso sembro un paranoico, ma torno a chiedermi "io dove avrei il coraggio di fermarmi"? Perché il primo passo non era quello di sparare a un ebreo, il primo passo era che il compagno di scuola spariva. Quando la sparizione era normalizzata e tutti accettavano che gli Ebrei non potessero andare a scuola si sfasciavano i negozi degli Ebrei, si imponeva la stella di David etc. Quando quello era normalizzato c'era un altro passo...

eh, domande a cui è difficilissimo rispondere, è il mistero della mente umana, della psicologia delle masse quando ricorrono certe condizioni...
d'accordo sull'inutilità del rito del 27 gennaio, il forno crematorio è solo l'esito finale, il problema nasce molto prima, nelle mente
è un tema difficile da affrontare per me anche su un forum
 
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