Sondaggio Azionariato popolare

Partecipereste all'iniziativa di InterSpac?


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sempione

Fuoriclasse
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Non sono critiche, mi limito semplicemente a sostenere che la finalità di tale cosa rimane poco chiara.
Già capire a che titolo uno mette il denaro sarebbe un ottimo inizio.
alla domanda : da dove hai conosciuto InterSpark..ho risposto...INTERFANS questo è il mio ottimo inizio :ghigno :scudetto: :cod
 
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ma basta con sto Hakimi, fortissimo, uno dei miei tre giocatori preferiti nella rosa attuale, ma è comunque un calciatore che considera la mia maglia al pari di tante altre, che appena ha sentito parlare di Psg, Neymar e 8 milioni non si è fatto problemi a dire di sì. Qui si parla di una cosa immensamente più grande, che ho sempre invidiato da morire a Bayern, Real e Barcellona, anche quando noi eravamo più forti di loro, una cosa che dovrebbe durare più della carriera di qualsiasi giocatore

tutte le considerazioni sulla rosa del prossimo anno, o dei prossimi anni, passano in secondo piano di fronte alla prospettiva di essere la prima squadra in Italia con una forma di azionariato popolare. L'ho detto mille volte, per me l'Inter è anzitutto appartenenza e poter essere a mio modo "proprietario" del club sarebbe assurdo, un sogno pazzesco. A prescindere da chi ci gioca dentro

Però avrei voluto sentire l'unica domanda logica nel podcast con Cottarelli invece che domande generiche.
Come pensa che possa funzionare l'azionariato popolare in Italia vista la mancanza di una legislazione che limiti il numero di quote che un singolo soggetto può detenere ?
Questo in relazione alla legislazione tedesca e spagnola che, appunto con questo meccanismo di limitazione dell'azionariato, ha consentito all'azionariato popolare di affermarsi, in tutto o in parte, nella gestione delle società di calcio.
Ecco questa era la domanda da fare a Cottarelli.
E dalla risposta si poteva capire se ha inquadrato la problematica dell'azionariato popolare nei giusti termini giuridici o se il tutto si limita all'inizio di un percorso basato solo sulle buone intenzioni.
 
Però avrei voluto sentire l'unica domanda logica nel podcast con Cottarelli invece che domande generiche.
Come pensa che possa funzionare l'azionariato popolare in Italia vista la mancanza di una legislazione che limiti il numero di quote che un singolo soggetto può detenere ?
Questo in relazione alla legislazione tedesca e spagnola che, appunto con questo meccanismo di limitazione dell'azionariato, ha consentito all'azionariato popolare di affermarsi, in tutto o in parte, nella gestione delle società di calcio.
Ecco questa era la domanda da fare a Cottarelli.
E dalla risposta si poteva capire se ha inquadrato la problematica dell'azionariato popolare nei giusti termini giuridici o se il tutto si limita all'inizio di un percorso basato solo sulle buone intenzioni.
Se capiscono che ci sono i numeri A settembre viene RUMMENIGGE che conosce i meccanismi ed è dentro progetto.
 
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