Mobilità Green (auto, bici, monopattini e tutto quello che offre il mercato)

Effeesse

Stella
  Supporter
interessante...

però ieri da ignorantissimo in materia sono andato da un concessionario a chiedere lumi su auto elettriche ecc... (avevo mezza intenzione, dovendo cambiare auto)

ed oltre a scoprire che per il pieno pagherei di più che con una gpl :eek: , il tizio mi dice che un'auto elettrica non si ha la certezza che superi gli 8 anni di vita (non so il motivo... sarà per la tecnologia che è agli albori? bo...)

Insomma hai trovato uno nel concessionario che di auto elettriche capisce quanto ne posso capire io di lingue tribali amazzoniche :cod :cod :cod

Il discorso sul pieno fa semplicemente ridere, proviamo una comparazione tra modelli confrontabili.
Prendiamo ad esempio la Kia Sportage ECOGPL 1.6 e la Kia E-Niro
La Kia Sportage GPL dichiara (bontà sua) circa 10 Km per litro di GPL quindi 10 Litri di GPL * 100 km

La Kia E-Niro dichiara consumi di 15,3 Kw * 100 km

Il conto è presto fatto, per fare 100 Km con il GPL (0,575 Euro/litro) spendo 5,75 Euro
Per fare 100 Km con l'elettrica spendo 15,3 Kw * il costo del Kw, ovvero circa 0,18 Euro di media a bolletta
15,3 * 0,18 = 2,754 Euro

Il costo è della metà :cod

In quanto alla ridicola boiata che le auto elettriche non superino gli 8 anni di vita c'è da scassarsi dalle risate, i famosi 8 anni sono semplicemente la garanzia di sostituzione della batteria dell'auto elettrica nel SOLO caso in cui la sua capacità (alias "serbatoio" diminuisca a meno dell'80% della capacità iniziale (dicesi SoH alias State of Health).
C'è da dire che un test con la Golf Elettrica dopo 10 anni verificava un SoH (ovvero stato di salute della batteria) espresso in percentuale rispetto al 100% iniziale, del 95% :D
In pratica è normalissimo che una batteria al litio della specie di quelle usate nelle auto elettriche alias EV (che nulla hanno a che vedere con quelle dei cellulari) perda un minimo di carica dopo anni, tipo il 2% all'anno, ma la progressione è lineare, ovvero potresti trovarti tra 25 anni con una batteria ancora al 50-60% di capacità :D
E per capacità intendo il "serbatoio" cioè l'autonomia potrebbe diminuire al massimo di un 20%-30% tra 10 anni.
Se prendi un auto elettrica con 400 Km di autonomia, magari tra 10 anni potresti avere un autonomia di 300/320 Km, tutto qui.

Tengo a rilevare che i concessionari non hanno alcun interesse a promuovere le auto elettriche perchè le commissioni sulle medesime (per i concessionari) sono un decimo di quelle che ricevono per le auto termiche (alias benzina/diesel/GPL) :cod

La tecnologia sulle elettriche NON è AFFATTO agli albori, anzi è andata avanti tantissimo :D
 
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awzrty

Vice capitano
Insomma hai trovato uno nel concessionario che di auto elettriche capisce quanto ne posso capire io di lingue tribali amazzoniche :cod :cod :cod

Il discorso sul pieno fa semplicemente ridere, proviamo una comparazione tra modelli confrontabili.
Prendiamo ad esempio la Kia Sportage ECOGPL 1.6 e la Kia E-Niro
La Kia Sportage GPL dichiara (bontà sua) circa 10 Km per litro di GPL quindi 10 Litri di GPL * 100 km

La Kia E-Niro dichiara consumi di 15,3 Kw * 100 km

Il conto è presto fatto, per fare 100 Km con il GPL (0,575 Euro/litro) spendo 5,75 Euro
Per fare 100 Km con l'elettrica spendo 15,3 Kw * il costo del Kw, ovvero circa 0,18 Euro di media a bolletta
15,3 * 0,18 = 2,754 Euro

Il costo è della metà :cod

In quanto alla ridicola boiata che le auto elettriche non superino gli 8 anni di vita c'è da scassarsi dalle risate, i famosi 8 anni sono semplicemente la garanzia di sostituzione della batteria dell'auto elettrica nel SOLO caso in cui la sua capacità (alias "serbatoio" diminuisca a meno dell'80% della capacità iniziale (dicesi SoH alias State of Health).
C'è da dire che un test con la Golf Elettrica dopo 10 anni verificava un SoH (ovvero stato di salute della batteria) espresso in percentuale rispetto al 100% iniziale, del 95% :D
In pratica è normalissimo che una batteria al litio della specie di quelle usate nelle auto elettriche alias EV (che nulla hanno a che vedere con quelle dei cellulari) perda un minimo di carica dopo anni, tipo il 2% all'anno, ma la progressione è lineare, ovvero potresti trovarti tra 25 anni con una batteria ancora al 50-60% di capacità :D
E per capacità intendo il "serbatoio" cioè l'autonomia potrebbe diminuire al massimo di un 20%-30% tra 10 anni.
Se prendi un auto elettrica con 400 Km di autonomia, magari tra 10 anni potresti avere un autonomia di 300/320 Km, tutto qui.

Tengo a rilevare che i concessionari non hanno alcun interesse a promuovere le auto elettriche perchè le commissioni sulle medesime (per i concessionari) sono un decimo di quelle che ricevono per le auto termiche (alias benzina/diesel/GPL) :cod

La tecnologia sulle elettriche NON è AFFATTO agli albori, anzi è andata avanti tantissimo :D
ok. grazie (y)...

per il consumo gpl/elettrico, mi ha fatto vedere un prospettino si cu era riportato che in media per 100 Km con l'elettrica si spendono 6,80 € (in media... quindi calcolando il costo ricaricando a casa e ricaricando nelle colonnine in giro) :nonso

è per questo che mi sono sorpreso (quando mi ha detto che per fare il pieno con la ricarica veloce in autostrada spenderei 40 € per 250 km, volevo tirargli una testata :dente)
 
interessante...

però ieri da ignorantissimo in materia sono andato da un concessionario a chiedere lumi su auto elettriche ecc... (avevo mezza intenzione, dovendo cambiare auto)

ed oltre a scoprire che per il pieno pagherei di più che con una gpl :eek: , il tizio mi dice che un'auto elettrica non si ha la certezza che superi gli 8 anni di vita (non so il motivo... sarà per la tecnologia che è agli albori? bo...)

 

Effeesse

Stella
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Ora, voi vi STAMPATE questa offerta, (o quella di altra macchina elettrica che sia) e a quel punto andate al concessionario.
Gliela fate vedere e lui vi dirà "ah ma questa offerta non è disponibile" :ghigno

AL CHE replicate, "Ah, se è cosi' informero' la casa madre direttamente che il vostro concessionario NON TRATTA una offerta ufficiale della casa"


Vedrete una specie di "trasformazione" :cod
Il venditore diventa paonazzo, e vi dice "guardi, mi informero' al riguardo", gli lasciate il numero di telefono con raccomandazione di CHIAMARVI entro DUE GIORNI, e vi girate le altre concessionarie di altre marche o stessa marca :ghigno
 
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Molto interessante.

Sporadicamente acquisto il mensile (fai una volta ogni 3 mesi) e la linea di quello che dovrebbe essere il giornale più prestigioso in ambito automobilistico rimane comunque indirizzata ad un certo scetticismo verso il 100% elettrico, tanto come soluzione odierna quanto come soluzione futura per le masse. Sarei ingiusto se la definissi “contraria a prescindere”, però comunque c’è uno scetticismo di fondo che non riesco a comprendere. Anche perché, considerata l’agenda UE e lo scopo finale puntato al 2050, mi sembra abbastanza incomprensibile e controproducente. Nei prossimi 30 anni le tecnologie non potranno non fare passi da gigante e i vari annunci delle case ad elettrificare totalmente le gamme dal 20xy sono sempre più numerosi.

Definire l’auto come futuro oggetto del privilegio per una sorta di ideologia ambientalista (insinuando che di ambientalismo ci sia ben poco, considerato ogni aspetto di produzione) mi lascia un po’ di stucco.

Io invece sono abbonato da quasi 50 anni e ti dico che la maggioranza dei lettori "rimprovera" alla rivista di dedicare troppo spazio alle elettriche, quasi che volesse promuoverne l'acquisto. Io non sono tra questi, perché capisco che il dovere di chi fa informazione è quello di dare il giusto spazio alle notizie ed in questo momento, innegabilmente, l'elettrico è al centro dell'attenzione. Allo stesso tempo non posso non ammettere di sentirmi in qualche modo "bombardato" dalla pubblicità e da quanto si parla di questo argomento. Sarà perché in questo momento né l'ibrido né l'elettrico rispondono alle mie esigenze di mobilità - una delle ultime volte che sono stato a Milano con la famiglia mi sono ritrovato con un po' di tempo da trascorrere ed essendo curioso come una scimmia sono entrato in uno showroom della Tesla. Un venditore voleva a tutti i costi darmene una in prestito per una settimana, offrendosi di venire a riprendersela direttamente a casa mia nel caso che la volessi restituire. Insisteva ed insisteva finché non gli ho detto che per ragioni di lavoro percorro ogni giorno circa 100 km di autostrada e superstrada, allora anche lui ha ammesso che l'elettrico non fa per me. Perché il fatto è che le Case automobilistiche ricorrono alla produzione di elettriche ed ibride per abbassare la media delle emissioni dei modelli nella loro gamma, in modo da evitare le pesantissime multe imposte dalle Autorità e poiché le auto devono produrle, devono cercare di venderle. Ma in questo momento, ragionevolmente, non si può pensare che l'elettrificazione di massa sia la risposta del prossimo futuro, checché ne dicano gli esperti, almeno non prima di una cinquantina d'anni, a meno di (improbabili) scoperte rivoluzionarie nel frattempo. L'elettrificazione di massa richiederebbe:

  • Costo accessibile a (quasi) tutti del veicolo e/o delle batterie
  • In conseguenza, basso costo (economico ed energetico) per la produzione delle batterie
  • Sostenibilità ecologica per la produzione e lo smaltimento delle batterie
  • Basso costo per la produzione e lo sfruttamento dell'energia
  • Sostenibilità ecologia della produzione di energia
  • Capillarità - almeno pari a quella degli attuali distributori di benzina - delle colonnine di ricarica
  • Autonomia delle auto elettriche pari a quella dei modelli con motore termico
  • Velocità di ricarica delle batterie
  • Ecc. ecc.
Mentre per quanto riguarda lo sviluppo delle batterie e dei veicoli si può sperare in un'accelerazione dei processi attuali, per quanto riguarda il resto - soprattutto la produzione di batterie e di energia in modo ecologicamente sostenibile, ma anche della diffusione delle colonnine - non ci si possono aspettare ragionevolmente tempi brevi. Poi la domanda è: se tutti avessimo auto elettriche da ricaricare, che si sommano agli elettrodomestici, ai telefonini, all'illuminazione, ecc. ecc., saremmo mai in grado di produrre energia sufficiente ?
 

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Io invece sono abbonato da quasi 50 anni e ti dico che la maggioranza dei lettori "rimprovera" alla rivista di dedicare troppo spazio alle elettriche, quasi che volesse promuoverne l'acquisto. Io non sono tra questi, perché capisco che il dovere di chi fa informazione è quello di dare il giusto spazio alle notizie ed in questo momento, innegabilmente, l'elettrico è al centro dell'attenzione. Allo stesso tempo non posso non ammettere di sentirmi in qualche modo "bombardato" dalla pubblicità e da quanto si parla di questo argomento. Sarà perché in questo momento né l'ibrido né l'elettrico rispondono alle mie esigenze di mobilità - una delle ultime volte che sono stato a Milano con la famiglia mi sono ritrovato con un po' di tempo da trascorrere ed essendo curioso come una scimmia sono entrato in uno showroom della Tesla. Un venditore voleva a tutti i costi darmene una in prestito per una settimana, offrendosi di venire a riprendersela direttamente a casa mia nel caso che la volessi restituire. Insisteva ed insisteva finché non gli ho detto che per ragioni di lavoro percorro ogni giorno circa 100 km di autostrada e superstrada, allora anche lui ha ammesso che l'elettrico non fa per me. Perché il fatto è che le Case automobilistiche ricorrono alla produzione di elettriche ed ibride per abbassare la media delle emissioni dei modelli nella loro gamma, in modo da evitare le pesantissime multe imposte dalle Autorità e poiché le auto devono produrle, devono cercare di venderle. Ma in questo momento, ragionevolmente, non si può pensare che l'elettrificazione di massa sia la risposta del prossimo futuro, checché ne dicano gli esperti, almeno non prima di una cinquantina d'anni, a meno di (improbabili) scoperte rivoluzionarie nel frattempo. L'elettrificazione di massa richiederebbe:

  • Costo accessibile a (quasi) tutti del veicolo e/o delle batterie
  • In conseguenza, basso costo (economico ed energetico) per la produzione delle batterie
  • Sostenibilità ecologica per la produzione e lo smaltimento delle batterie
  • Basso costo per la produzione e lo sfruttamento dell'energia
  • Sostenibilità ecologia della produzione di energia
  • Capillarità - almeno pari a quella degli attuali distributori di benzina - delle colonnine di ricarica
  • Autonomia delle auto elettriche pari a quella dei modelli con motore termico
  • Velocità di ricarica delle batterie
  • Ecc. ecc.
Mentre per quanto riguarda lo sviluppo delle batterie e dei veicoli si può sperare in un'accelerazione dei processi attuali, per quanto riguarda il resto - soprattutto la produzione di batterie e di energia in modo ecologicamente sostenibile, ma anche della diffusione delle colonnine - non ci si possono aspettare ragionevolmente tempi brevi. Poi la domanda è: se tutti avessimo auto elettriche da ricaricare, che si sommano agli elettrodomestici, ai telefonini, all'illuminazione, ecc. ecc., saremmo mai in grado di produrre energia sufficiente ?
"Perché il fatto è che le Case automobilistiche ricorrono alla produzione di elettriche ed ibride per abbassare la media delle emissioni dei modelli nella loro gamma, in modo da evitare le pesantissime multe imposte dalle Autorità e poiché le auto devono produrle, devono cercare di venderle."


Esatto, ed è per questa ragione che i listini sono piene di "pseudo ibride" come le Fiat (o le Suzuki) o di ibride Plug-in che sono più semplici ed economiche.
 
Io invece sono abbonato da quasi 50 anni e ti dico che la maggioranza dei lettori "rimprovera" alla rivista di dedicare troppo spazio alle elettriche, quasi che volesse promuoverne l'acquisto. Io non sono tra questi, perché capisco che il dovere di chi fa informazione è quello di dare il giusto spazio alle notizie ed in questo momento, innegabilmente, l'elettrico è al centro dell'attenzione. Allo stesso tempo non posso non ammettere di sentirmi in qualche modo "bombardato" dalla pubblicità e da quanto si parla di questo argomento. Sarà perché in questo momento né l'ibrido né l'elettrico rispondono alle mie esigenze di mobilità - una delle ultime volte che sono stato a Milano con la famiglia mi sono ritrovato con un po' di tempo da trascorrere ed essendo curioso come una scimmia sono entrato in uno showroom della Tesla. Un venditore voleva a tutti i costi darmene una in prestito per una settimana, offrendosi di venire a riprendersela direttamente a casa mia nel caso che la volessi restituire. Insisteva ed insisteva finché non gli ho detto che per ragioni di lavoro percorro ogni giorno circa 100 km di autostrada e superstrada, allora anche lui ha ammesso che l'elettrico non fa per me. Perché il fatto è che le Case automobilistiche ricorrono alla produzione di elettriche ed ibride per abbassare la media delle emissioni dei modelli nella loro gamma, in modo da evitare le pesantissime multe imposte dalle Autorità e poiché le auto devono produrle, devono cercare di venderle. Ma in questo momento, ragionevolmente, non si può pensare che l'elettrificazione di massa sia la risposta del prossimo futuro, checché ne dicano gli esperti, almeno non prima di una cinquantina d'anni, a meno di (improbabili) scoperte rivoluzionarie nel frattempo. L'elettrificazione di massa richiederebbe:

  • Costo accessibile a (quasi) tutti del veicolo e/o delle batterie
  • In conseguenza, basso costo (economico ed energetico) per la produzione delle batterie
  • Sostenibilità ecologica per la produzione e lo smaltimento delle batterie
  • Basso costo per la produzione e lo sfruttamento dell'energia
  • Sostenibilità ecologia della produzione di energia
  • Capillarità - almeno pari a quella degli attuali distributori di benzina - delle colonnine di ricarica
  • Autonomia delle auto elettriche pari a quella dei modelli con motore termico
  • Velocità di ricarica delle batterie
  • Ecc. ecc.
Mentre per quanto riguarda lo sviluppo delle batterie e dei veicoli si può sperare in un'accelerazione dei processi attuali, per quanto riguarda il resto - soprattutto la produzione di batterie e di energia in modo ecologicamente sostenibile, ma anche della diffusione delle colonnine - non ci si possono aspettare ragionevolmente tempi brevi. Poi la domanda è: se tutti avessimo auto elettriche da ricaricare, che si sommano agli elettrodomestici, ai telefonini, all'illuminazione, ecc. ecc., saremmo mai in grado di produrre energia sufficiente ?

Non so quanto tempo fa tu abbia parlato col venditore Tesla. Ma, ad oggi, basterebbe una Renault Zoe per percorrere 100 km giornalieri in totale tranquillità. Figuriamoci una ben più performante, tecnologicamente più avanzata (e chiaramente più costosa) Tesla. Per di più, a livello di consumi, è molto meglio percorrere 100 km con vettura elettrica che 100 km con vettura termica/ibrida di pari gamma, senza parlare di manutenzione etc. Riguardo le ricariche, è sufficiente dotarsi di una colonnina domestica di ricarica rapida ed utilizzare i tempi morti in cui l'auto è ferma perché sei indaffarato a fare altro, anche banalmente dormire durante la notte. Se fai 100 km al giorno su autonomia massima dell'auto di 300 km, non scenderai mai al di sotto del 50 % di autonomia (e mi sto tenendo bassissimo e notevolmente pessimistico). Basterebbe - in assenza della colonnina domestica - avere una banale presa in garage (o in giardino, nel caso) a cui collegare il connettore domestico. Chiaramente i tempi saranno molto più lunghi rispetto alla colonnina ma se, per esempio, torni a casa alle 20.00 e riparti alle 7.00, ben undici ore di ricarica sono enormemente sufficienti per passare da 50% a 95%. Ciò non toglie che, almeno secondo me, sia folle comprare auto elettrica senza potersi permettere una colonnina: non si sa mai, potrebbe verificarsi un'emergenza

Inoltre, gli obiettivi a breve e a lungo termine dell'Unione Europea sono chiarissimi:


E' sicuramente vero che gran parte dell'inquinamento derivi da altre fonti, ma ciò non toglie che anche le automotive debbano adeguarsi. E ciò non toglie che, per il bene del pianeta, dovremmo imparare ad utilizzare anche altri mezzi di trasporto per coprire distanze notevoli: certo, deve essere lo Stato a creare una linea di trasporti pubblici (sia tra le varie città sia all'interno delle stesse) capillare ed efficiente. Ma tutto fa brodo, dire che l'auto elettrica non serva perché i problemi veri ambientali siano altri è benaltrismo puro. Ogni singola percentuale risulta fondamentale per rendere il pianeta più pulito. E' ovvio che la volontà politica non sia sufficiente: la ricerca tecnologica potrà darci una grande mano. La ricerca, come in ogni ambito, ha bisogno di tempo - tanto tempo - ed investimenti ingenti e costanti. Il fatto che, ad oggi, ci siano diversi limiti oggettivi che impediscono, per esempio, a colui che fa 300 km al giorno di comprare un'auto elettrica (un rappresentante, ad esempio) NON significa che tra 5 o 10 o 15 o 20 anni la situazione debba essere identica. Inoltre, il 37% circa dell'energia elettrica nazionale è prodotta da fonti rinnovabili e gli investimenti sono tutti in questa direzione: la percentuale è destinata a salire, nell'ordine di grandezza di decenni. L'obiettivo politico finale è fissato al 2050 e mancano appena 29 anni. Se dovessimo arrenderci ora solo perché la strada è in salita, staremmo ancora ai tempi dell'aratro. La ricerca ci aiuterà e la strada non può non essere quella


La diffusione delle colonnine sarà compito dello Stato e anche questo richiederà tanto tempo. Mi sembra sciocco presumere che già oggi le colonnine siano diffuse quanto i distributori di benzina. Parliamo di 70 anni di diffusione contro 20? E' ovvio che siano di più. Ci arriveremo.

Riguardo gli altri punti elencati, ti consiglio di leggere le pagine precedenti e comunque di considerare che la ricerca sia sempre al lavoro. Affermare solennemente che prima dei prossimi 50 anni l'elettrificazione di massa mi sembra decisamente azzardato. Così come mi sembra palesemente falso che le automotive si stiano convertendo all'elettrico (si susseguono ormai gli annunci di Case che promettono di elettrificare interamente la gamma dal 20xy) solo per motivi di natura politica, sottintendo a "natura politica" una cieca ideologia ambientalista che di ecologia vera abbia ben poco. Un po' come l'editoriale di Quattroruote di marzo.... E' ovvio che una tecnologia nuova, innovativa e pulita richieda un esborso di denaro maggiore, ma siamo all'ABC. Negli anni le cose è molto probabile che migliorino.
 
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