Mobilità Green (auto, bici, monopattini e tutto quello che offre il mercato)

Oddio a me risulta che in Norvegia siamo al 92% e passa di nuove immatricolazioni in elettrico. E in Germania nonostante il ritiro degli incentivi mi pare al 18% (contro il 3% scarso italiano)
In realtà in Germania le vendite delle auto elettriche a Gennaio 2024 sono diminuite del 54,9% a causa dell'eliminazione degli incentivi, il 18% che rappresentano sul globale lo si deve appunto a quando tali incentivi erano ancora in vigore.
In Norvegia a Gennaio 2024 il 92% delle immatricolazioni globali sono state auto elettriche, che però non sono aumentate rispetto al 2023, anzi. Il fatto è che in quel Paese l'offerta di auto esclusivamente a benzina è praticamente inesistente e che dal 2025 non sarà comunque possibile acquistarne, per cui c'è stata la corsa ad accaparrarsi le ultime flange degli incentivi: ovvio che le auto immatricolate a Gennaio 2024 sono state acquistate grazie agli incentivi ancora in vigore a fine 2023.
Stiamo comunque parlando di Nazioni con un livello di reddito di molto superiore al nostro (soprattutto la Norvegia), dove spendere 60k per un'auto non è qualcosa di quasi esclusivo come da noi e dove le strutture di ricarica ed i costi e la disponibilità di energia sono anni luce avanti ai nostri.
Alcune Marche importanti, come ad esempio la Mercedes-Benz, hanno annunciato una revisione dei loro piani produttivi per i prossimi anni, nei quali produrranno ovviamente auto elettriche ma non smetteranno di produrre auto endotermiche, anche diesel, perché così vuole il mercato - ed è solo un esempio, come ho detto altre Marche si sono espresse in questo senso.
 
In realtà in Germania le vendite delle auto elettriche a Gennaio 2024 sono diminuite del 54,9% a causa dell'eliminazione degli incentivi, il 18% che rappresentano sul globale lo si deve appunto a quando tali incentivi erano ancora in vigore.
In Norvegia a Gennaio 2024 il 92% delle immatricolazioni globali sono state auto elettriche, che però non sono aumentate rispetto al 2023, anzi. Il fatto è che in quel Paese l'offerta di auto esclusivamente a benzina è praticamente inesistente e che dal 2025 non sarà comunque possibile acquistarne, per cui c'è stata la corsa ad accaparrarsi le ultime flange degli incentivi: ovvio che le auto immatricolate a Gennaio 2024 sono state acquistate grazie agli incentivi ancora in vigore a fine 2023.
Stiamo comunque parlando di Nazioni con un livello di reddito di molto superiore al nostro (soprattutto la Norvegia), dove spendere 60k per un'auto non è qualcosa di quasi esclusivo come da noi e dove le strutture di ricarica ed i costi e la disponibilità di energia sono anni luce avanti ai nostri.
Alcune Marche importanti, come ad esempio la Mercedes-Benz, hanno annunciato una revisione dei loro piani produttivi per i prossimi anni, nei quali produrranno ovviamente auto elettriche ma non smetteranno di produrre auto endotermiche, anche diesel, perché così vuole il mercato - ed è solo un esempio, come ho detto altre Marche si sono espresse in questo senso.
Guarda, al di là di presunte giravolte o "riposizionamenti" veri o appunto presunti sulla questione, il problema vero è ben più ampio e riguarda l'ostinata quanto ridicola idea che la questione "auto elettriche" sia una roba pensata "per l'ambiente" o puttanate similari.
Lo dico chiaro e tondo, qualcuno crede davvero che la Cina stia forzando la totale elettrificazione della flotta automobilistica e installando rinnovabili a rotta di collo (sette volte gli USA solo nel 2023) perché "vuole bene all'ambiente" e al pianeta?
La Cina sta facendo ciò perché ha capito benissimo che con un costo delle rinnovabili gia' più basso di quello dell'energia fossile e tendente a zero, il vantaggio di produrre "in casa" senza il 15/20% del costo di produzione totale (dovuto ai costi energetici) e regalato a sceicchi e petrolieri gli darà un vantaggio pressoché incolmabile rispetto a qualsiasi paese che produca qualsiasi cosa con le bollette dei combustibili fossili.
"E che c'entra l'auto elettrica?"
C'entra eccome, da più di un secolo l'industria automotive è il "motore" di qualsiasi industria nazionale, perché poi permette di cambiare tutto il resto a cascata. E tanto più sulla transizione energetica.
Poi possiamo tranquillamente combattere battaglie di retroguardia affidandoci a varie scusanti e autoassolvimenti, ma la realtà è che se non ci attrezziamo (e l'auto elettrica è solo un perfetto esemplificativo) la nostra industria tutta la manderemo al macero.
Non c'entra l'ambiente, qui si parla di sopravvivenza.
 
Guarda, al di là di presunte giravolte o "riposizionamenti" veri o appunto presunti sulla questione, il problema vero è ben più ampio e riguarda l'ostinata quanto ridicola idea che la questione "auto elettriche" sia una roba pensata "per l'ambiente" o puttanate similari.
Lo dico chiaro e tondo, qualcuno crede davvero che la Cina stia forzando la totale elettrificazione della flotta automobilistica e installando rinnovabili a rotta di collo (sette volte gli USA solo nel 2023) perché "vuole bene all'ambiente" e al pianeta?
La Cina sta facendo ciò perché ha capito benissimo che con un costo delle rinnovabili gia' più basso di quello dell'energia fossile e tendente a zero, il vantaggio di produrre "in casa" senza il 15/20% del costo di produzione totale (dovuto ai costi energetici) e regalato a sceicchi e petrolieri gli darà un vantaggio pressoché incolmabile rispetto a qualsiasi paese che produca qualsiasi cosa con le bollette dei combustibili fossili.
"E che c'entra l'auto elettrica?"
C'entra eccome, da più di un secolo l'industria automotive è il "motore" di qualsiasi industria nazionale, perché poi permette di cambiare tutto il resto a cascata. E tanto più sulla transizione energetica.
Poi possiamo tranquillamente combattere battaglie di retroguardia affidandoci a varie scusanti e autoassolvimenti, ma la realtà è che se non ci attrezziamo (e l'auto elettrica è solo un perfetto esemplificativo) la nostra industria tutta la manderemo al macero.
Non c'entra l'ambiente, qui si parla di sopravvivenza.

D'accordo sulla cosa ma, lo ripeterò all'infinito, la transizione ecologica si fa mettendo gli automobilisti nelle condizioni di farla, non sulle loro spalle come si sta cercando di farla adesso.
 
Guarda, al di là di presunte giravolte o "riposizionamenti" veri o appunto presunti sulla questione, il problema vero è ben più ampio e riguarda l'ostinata quanto ridicola idea che la questione "auto elettriche" sia una roba pensata "per l'ambiente" o puttanate similari.
Lo dico chiaro e tondo, qualcuno crede davvero che la Cina stia forzando la totale elettrificazione della flotta automobilistica e installando rinnovabili a rotta di collo (sette volte gli USA solo nel 2023) perché "vuole bene all'ambiente" e al pianeta?
La Cina sta facendo ciò perché ha capito benissimo che con un costo delle rinnovabili gia' più basso di quello dell'energia fossile e tendente a zero, il vantaggio di produrre "in casa" senza il 15/20% del costo di produzione totale (dovuto ai costi energetici) e regalato a sceicchi e petrolieri gli darà un vantaggio pressoché incolmabile rispetto a qualsiasi paese che produca qualsiasi cosa con le bollette dei combustibili fossili.
"E che c'entra l'auto elettrica?"
C'entra eccome, da più di un secolo l'industria automotive è il "motore" di qualsiasi industria nazionale, perché poi permette di cambiare tutto il resto a cascata. E tanto più sulla transizione energetica.
Poi possiamo tranquillamente combattere battaglie di retroguardia affidandoci a varie scusanti e autoassolvimenti, ma la realtà è che se non ci attrezziamo (e l'auto elettrica è solo un perfetto esemplificativo) la nostra industria tutta la manderemo al macero.
Non c'entra l'ambiente, qui si parla di sopravvivenza.
Non è del tutto vero che la scelta dell'auto elettrica in Cina non abbia nulla a che fare con l'ambiente.
Pechino era la città più inquinata del mondo e registrava un altissimo numero di bronchiti. Con l'obbligo dell'elettrico in città la situazione si è capovolta.
Comunque leggevo che in Cina ai distributori non caricano più le batterie. Le sostituiscono. Cioè ritirano al volo la batteria scarica e montano quella carica. Come per le bombole del gas.
 
Non è del tutto vero che la scelta dell'auto elettrica in Cina non abbia nulla a che fare con l'ambiente.
Pechino era la città più inquinata del mondo e registrava un altissimo numero di bronchiti. Con l'obbligo dell'elettrico in città la situazione si è capovolta.
Comunque leggevo che in Cina ai distributori non caricano più le batterie. Le sostituiscono. Cioè ritirano al volo la batteria scarica e montano quella carica. Come per le bombole del gas.

E' l'unica soluzione per rendere l'elettrico pari all'endotermico
 
D'accordo sulla cosa ma, lo ripeterò all'infinito, la transizione ecologica si fa mettendo gli automobilisti nelle condizioni di farla, non sulle loro spalle come si sta cercando di farla adesso.
Tutto quello che te pare, ma da una parte si sente la lagna "ahhhh sono parassiti, spendiamo un fracco do soldi in incentivi" dall'altra parte chi dice "ehhh devono metterci in condizioni di comprarle"
Mettetevi un po' d'accordo.
È forse colpa dei cinesi o di altri se loro riescono a produrre batterie ad alta tecnologia a costi ridotti così come altro, o forse degli europei che ridevano dei progetti automobilistici cinesi?
Mi ricorda quando i merregani a fine anni '60 ridevano delle auto giapponesi prima di esserne invasi (e con tecnologie migliori).
 
Tutto quello che te pare, ma da una parte si sente la lagna "ahhhh sono parassiti, spendiamo un fracco do soldi in incentivi" dall'altra parte chi dice "ehhh devono metterci in condizioni di comprarle"
Mettetevi un po' d'accordo.
È forse colpa dei cinesi o di altri se loro riescono a produrre batterie ad alta tecnologia a costi ridotti così come altro, o forse degli europei che ridevano dei progetti automobilistici cinesi?
Mi ricorda quando i merregani a fine anni '60 ridevano delle auto giapponesi prima di esserne invasi (e con tecnologie migliori).

Gli incentivi per l'auto ci sono da decenni, probabilmente buona parte degli automobilisti hanno fatto la loro parte di parassitismo (anche io installando il GPL ho esenzione bollo per esempio). Sul resto resto sempre della mia idea che finchè le elettriche non avranno possibilità di utilizzo pari alle endotermiche non le sostituiranno mai tranne nel caso di ripensare una mobilità individuale solo per pochi.
 
Non è del tutto vero che la scelta dell'auto elettrica in Cina non abbia nulla a che fare con l'ambiente.
Pechino era la città più inquinata del mondo e registrava un altissimo numero di bronchiti. Con l'obbligo dell'elettrico in città la situazione si è capovolta.
Comunque leggevo che in Cina ai distributori non caricano più le batterie. Le sostituiscono. Cioè ritirano al volo la batteria scarica e montano quella carica. Come per le bombole del gas.
Guarda, la questione "batterie sostituibili" in Cina è seguita solo da NIO (con numeri risibili) con enormi quanto probabilmente inutili fondi pubblici.
Perché la realtà è che per il 90% della mobilità le batterie attuali garantiscono amplissima autonomia per gli usi che se ne fanno.
Ed attrezzare un intera rete di distribuzione capillare di batterie "sostituibili", di diversa capacità e quant'altro e una roba con costi praticamente insostenibili. E sicurezza tutta da verificare. Leggevo prima che appunto NIO ha un canone mensile per la SOLA sostituzione delle batterie di più di 149 euro mensili. Oltre al costo dell'auto.
È una strada morta credimi, perlomeno.per la mobilità individuale. Potrebbe forse avere senso per i trasporti a lungo raggio sia terrestri che marittimi, ma non certo per le auto private.
 
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