La mia opinione è che in pochi altri sport come nel calcio, le bambine/ragazze/donne hanno avuto la strada sbarrata. L'allenatrice della nazionale quando era piccola doveva fingersi maschio per poter giocare. Io stessa (che sono dell'88, non del '66) quando ero piccola volevo fortissimamente giocare e a 7 anni non ho avuto la forza caratteriale di impormi su chi diceva che non potevo, che era uno sport per maschi. A nessun bambino è mai stato impedito di giocare a calcio a causa del suo genere. Il fatto che il movimento femminile in Italia sia così indietro è colpa soprattutto di questo.
Ora, considerando che il livello non si alzerà mai più di un certo tot se non si entra nel professionismo e alla luce del fatto che il livello così basso è anche colpa di un contesto culturale che ci ha frenate per decenni... sono dell'idea che una piccola mano si potrebbe anche dare, per aiutare. Capisco un po' chi dice "alzate il livello e poi i soldi arrivano" ma senza i soldi alzare il livello è impossibile. Siccome purtroppo non abbiamo la macchina del tempo e non possiamo tornare a sessanta anni fa a giocare a calcio senza che nessuno ci rompa i maroni... un piccolo aiuto dalle federazioni non lo vedo così oltraggioso. Non si tratta di fare il contratto da 6 milioni a stagione ma almeno di dare un minimo per potersi allenare in tranquillità senza dover lavorare part time, senza dover fare i salti mortali per le trasterte, avere i contributi previdenziali e legami contrattuali decenti.
Solo così, la qualità aumenterebbe. Non potrà mai aumentare con ragazze che si allenano dopo il lavoro da 4 salumieri scappati di casa.