NBA 2019-2020

Io mi ricordo ancora la Sabatiniata ( il presidente della Virtus Bologna ) che con un colpo di teatro dichiarava di lavorare per portare Bryant alla Virtus per un mese, e pertanto bisognava fare un calendario "flessibile" per l' evento ( doppio turno casalingo etc)
Mi ricordo parole come " siamo ai dettagli " per poi rimangiarsi tutto
Nella mia ingenuità dei venti anni c avevo pure creduto, e sperato
tuttavia Bryant aveva un legame vero e non fittizio con l' Italia.
Anche per quest motivo stride tantissimo la decisione editoriale dei quotidiani nostrani di privilegiare la giornata calcistica in prima pagina ( in contrasto con quelli stranieri !) relegando come "secondaria" la notizia della tragica morte di Bryant
Di solito quando muore un personaggio famoso la commozione fa si' che se ne stravolga il ricordo da "professionista", il dolore porta ad amplificare la carriera, ma in questo caso parliamo di uno che ha davvero rappresentato l' elite dello sport.
Lo dico da calciofilo convinto , di quelli che ascolterebbe solo il calcio senza problemi, ma quando muore una leggenda di tale spessore tutto il resto deve passare in secondo piano
 
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La cosa brutta é che portano il termine Sport nel loro stesso nome.
E Sport é un termine che io scrivo volutamente con la lettera maiuscola.
E chi per lavoro dovrebbe parlare di Sport non credo sappia nemmeno cosa significhi...
 

Phil Brooks

Titolare
Sì, una vera mazzata.
Perdono i gobbi, Eriksen sbarca a Milano dopo mesi che lo aspettiamo ma io sono ancora qui in menata per il povero Kobe e la bimba.
Per noi baskettari è come se avessero preso una pagina del libro dei ricordi, una di quelle che conservavi con tutte le cure del caso e l'avessero strappata di forza. E' come se ci fosse arrivato un cazzotto in faccia.
E noi baskettari ci teniamo un sacco a queste cose.
Quando si ritira un giocatore importante, di qualunque squadra, lo si elogia per la carriera e si è tristi perchè si chiude una pagina di storia, cosa che nel calcio accade solo per le bandiere della propria squadra.
Niente, oggi non ce la faccio... Mi sono ricordato un sacco di particolari delle nottate del passato a vedere i Playoffs Nba che avevo dimenticato. Nostalgia e tristezza infinita.

Mvp... Mvp... Mvp...
Ti capisco benissimo, la trattativa per Eriksen mi ha fatto impazzire con i suoi continui sali e scendi, per gran parte di Gennaio non avrei desiderato altro che vederlo sbarcato a Milano.
Ora è sbarcato ma non riesco nemmeno a gioire più di tanto, sono serio, è da ieri sera che non faccio altro che pensare a Kobe e a riportare in mente tutte le nottate passando a vederlo ai Playoff.
Poi il pensiero delle due ragazzine coinvolte rende il tutto ancora più sanguinoso.
I media italici non perdono mai un'occasione per generare imbarazzo, incredibile.
Pazzesco veramente, difficile da digerire.
 
Parliamoci chiaro, senza tanti giri di parole: Kobe non era un grande campione di basket, nossignore.
Kobe era un grande campione di sport, amato non solo dai tifosi avversari ma anche da chi è appassionato di altre discipline sportive e non sa neppure se a basket si gioca in cinque o in sei. Una vera icona che ha attraversato due decenni dimostrandosi, appunto, campione in tutto, sia fuori che dentro il campo.
Amava l'Italia, Paese nel quale aveva trascorso una parte importante della sua infanzia, parlava Italiano meglio di molti di noi e ci tornava appena i suoi impegni glielo permettevano. Purtroppo era Bbilanista ...
Un giorno l'ho mancato di un soffio: era venuto in gran segreto, con la famiglia, a visitare Vinci e tutto ciò che concerne Leonardo, un genio che lui ammirava molto. Un amico mi fece una soffiata ed alora feci qualcosa che non avrei fatto per nessun altro, essendo totalmente contrario al mio carattere: presi un permesso, uscii dal lavoro e mi precipitai a Vinci, che dista pochi km. Purtroppo l'informazione mi arrivò in ritardo e quando giunsi sul posto se n'era appena andato ! Adesso, se n'è andato per sempre ed io ancora non riesco a farmene una ragione ... :piango
E povere ragazzine, anche ! :piango:piango:piango
 

denniBrozo

Fuoriclasse
  Bannato
Se devo essere sincero, mai l'ho amato come giocatore, mai considerato tra i più grandi ogni epoca..l'ho sempre vissuto come avversario.
Sinceramente come jordan, considerarli grandi campiono fuori dal campo è un po' un'illusione..

Di certo la notizia è stato comunque un colpo, per chi era appassionato di nba durante gli ultimi 25 anni kobe era parte del proprio mondo, sia che sia stato avversario o idolo, sia che sia stato erede di Jordan o semplice grande attaccante..

La cosa più obiettiva sta nell'aver fatto capire che tipo di mente agonista bisogna avere per arrivare a certi livelli.

Rip mamba
 
Sì, una vera mazzata.
Perdono i gobbi, Eriksen sbarca a Milano dopo mesi che lo aspettiamo ma io sono ancora qui in menata per il povero Kobe e la bimba.
Per noi baskettari è come se avessero preso una pagina del libro dei ricordi, una di quelle che conservavi con tutte le cure del caso e l'avessero strappata di forza. E' come se ci fosse arrivato un cazzotto in faccia.
E noi baskettari ci teniamo un sacco a queste cose.
Quando si ritira un giocatore importante, di qualunque squadra, lo si elogia per la carriera e si è tristi perchè si chiude una pagina di storia, cosa che nel calcio accade solo per le bandiere della propria squadra.
Niente, oggi non ce la faccio... Mi sono ricordato un sacco di particolari delle nottate del passato a vedere i Playoffs Nba che avevo dimenticato. Nostalgia e tristezza infinita.

Mvp... Mvp... Mvp...

Hai detto benissimo, ho giocato per 20 anni e lui era il mio modello, stesso ruolo, stesso modo di giocare, 1 nano miliardesimo della millesima parte del suo talento.

Essendo uno sport meno popolare del calcio abbiamo un sacco di tradizioni e feticci che possono sembrare anche ridicoli a volte, ma che ci rendono una grande famiglia.

Io aspetto le parole, che sono sicuro ci saranno, di Federico Buffa, li posso veramente aprire i rubinetti.
 
Parliamoci chiaro, senza tanti giri di parole: Kobe non era un grande campione di basket, nossignore.
Kobe era un grande campione di sport, amato non solo dai tifosi avversari ma anche da chi è appassionato di altre discipline sportive e non sa neppure se a basket si gioca in cinque o in sei. Una vera icona che ha attraversato due decenni dimostrandosi, appunto, campione in tutto, sia fuori che dentro il campo.
Amava l'Italia, Paese nel quale aveva trascorso una parte importante della sua infanzia, parlava Italiano meglio di molti di noi e ci tornava appena i suoi impegni glielo permettevano. Purtroppo era Bbilanista ...
Un giorno l'ho mancato di un soffio: era venuto in gran segreto, con la famiglia, a visitare Vinci e tutto ciò che concerne Leonardo, un genio che lui ammirava molto. Un amico mi fece una soffiata ed alora feci qualcosa che non avrei fatto per nessun altro, essendo totalmente contrario al mio carattere: presi un permesso, uscii dal lavoro e mi precipitai a Vinci, che dista pochi km. Purtroppo l'informazione mi arrivò in ritardo e quando giunsi sul posto se n'era appena andato ! Adesso, se n'è andato per sempre ed io ancora non riesco a farmene una ragione ... :piango
E povere ragazzine, anche ! :piango:piango:piango

Kobe lo si vedeva che era una persona che amava la vita e che aveva un'intelligenza decisamente sopra la media che gli permetteva di fare o di imparare di tutto. Recentemente Doncic ha sentito uno che gli parlava in sloveno dagli spalti, si gira ed era Kobe....
Sono certo che sarebbe diventato una di quelle leggende che tra 30 anni avrebbe rappresentato l'NBA come oggi fanno Bird, Magic, Bill Russell o Kareem (tutta gente dotata di grande intelligenza per quel poco che so).
Tra l'altro pare che la sua intelligenza gli garantisse uno spiccato senso per gli affari con alcuni investimenti davvero riusciti che gli erano fruttati un sacco di soldi (purtroppo a non tutti va così, basti pensare ad Iverson o al caso tragico di Delonte West).
Questo rende tutto ancora più triste perchè aveva comunque un futuro davvero grandioso davanti a sè dove poteva fare di tutto per sè e per la sua famiglia.
Portava a spasso il suo sorriso sui parquet Nba dove i giovani lo salutavano come la leggenda che effettivamente era.

Niente, per ora ancora non riesco a godermi Eriksen...

Credo sarà così per un po', praticamente tra omaggi che ancora mancano, il saluto dello Staples nel derby, i funerali, il tributo ovvio all'All Star Game, sarà un mese pieno di magoni.
 
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