Io non credo sia una questione di invidia
Parma - INTER 0 - 1
- Creatore Discussione Zazze89
- Data di inizio
- Stato
Io non credo sia una questione di invidia
Costacurta
Paquetà benino, non capisco l'entusiasmo
Paquetà benino, non capisco l'entusiasmo
questo non conta nulla
abbiamo più storia anche del manchester city, ma a parità di stipendio e di posto da titolare nessuno o quasi andrebbe da noi o al milan piuttosto che al city
sul fatto che uno che prende 300k al mese è al riparo in eterno è vero, ma la stragrande maggioranza delle persone soprattutto tra gli sportivi professionisti non ragiona come la pensi tu ...
e io stesso al loro posto farei lo stesso che fanno loro (impegnandomi però di più di come ha fatto perisic fino ad ora, ma questo è un discorso diverso)
Scusate non ho letto tutti i post, se ripeto quanto già scritto da altri perdonatemi.
Inutile sottolineare l'importanza della vittoria, anche per il modo, il luogo e le circostanze nelle quali è arrivata. Non eravamo malati incurabili prima e non siamo guariti adesso, diciamo che siamo convalescenti. Chiaramente il miglioramento della squadra è passato attraverso il miglioramento delle prestazioni individuali - in particolare Nainggolan e Perisic - così come i punti meno felici riguardano la condizione ancora precaria di altri - Vecino e Icardi soprattutto - e la strutturale scarsa qualità di altri - i due terzini, ad esempio. Nessuno ha giocato particolarmente male ma è chiaro che per andare avanti occorre recuperare dal punto di vista fisico quelli che sono ancora indietro e cominciare ad introdurre (almeno uno alla volta) Cedric e Dalbert, perché un po' più di spinta sulle fasce (e soprattutto maggior precisione nei cross) è necessaria.
Certamente il modo in cui è stato realizzato il goal decisivo è emblematico: pressing feroce sul portatore di palla avversario a metà campo, recupero del possesso, verticalizzazione centrale con due attaccanti che si dividono bene il campo, passaggio preciso e soprattutto scelta corretta (palla all'attaccante marcato dal difensore esterno, quindi meno abile in marcatura) del ricevitore, il quale ha imposto fisico e tecnica ed ha segnato. Prima e dopo, 100.000 cross senza creare quasi mai occasioni pericolose, soprattutto a causa della scarsa presenza in area di nostri giocatori.
Inutile sottolineare l'importanza della vittoria, anche per il modo, il luogo e le circostanze nelle quali è arrivata. Non eravamo malati incurabili prima e non siamo guariti adesso, diciamo che siamo convalescenti. Chiaramente il miglioramento della squadra è passato attraverso il miglioramento delle prestazioni individuali - in particolare Nainggolan e Perisic - così come i punti meno felici riguardano la condizione ancora precaria di altri - Vecino e Icardi soprattutto - e la strutturale scarsa qualità di altri - i due terzini, ad esempio. Nessuno ha giocato particolarmente male ma è chiaro che per andare avanti occorre recuperare dal punto di vista fisico quelli che sono ancora indietro e cominciare ad introdurre (almeno uno alla volta) Cedric e Dalbert, perché un po' più di spinta sulle fasce (e soprattutto maggior precisione nei cross) è necessaria.
Certamente il modo in cui è stato realizzato il goal decisivo è emblematico: pressing feroce sul portatore di palla avversario a metà campo, recupero del possesso, verticalizzazione centrale con due attaccanti che si dividono bene il campo, passaggio preciso e soprattutto scelta corretta (palla all'attaccante marcato dal difensore esterno, quindi meno abile in marcatura) del ricevitore, il quale ha imposto fisico e tecnica ed ha segnato. Prima e dopo, 100.000 cross senza creare quasi mai occasioni pericolose, soprattutto a causa della scarsa presenza in area di nostri giocatori.
Abbiamo fatto un passo avanti rispetto alle gare precedenti.
Non brilliamo ma abbiamo giocato meglio (e ci voleva poco
). Il risultato ci ha premiato.
3 punti importanti per tenere lontano le inseguitrici.
Un saluto a tutte le mamme di quei giornalisti ed esperti TV che hanno paragonato Lautaro a Gabigol.
Sukate
Non brilliamo ma abbiamo giocato meglio (e ci voleva poco
). Il risultato ci ha premiato.3 punti importanti per tenere lontano le inseguitrici.
Un saluto a tutte le mamme di quei giornalisti ed esperti TV che hanno paragonato Lautaro a Gabigol.
Sukate
Dire che abbiamo giocato meglio è un tantino esagerato. Ci abbiamo messo più voglia e più intensità, qualche prestazione individuale è lievitata considerevolmente, ma pur dominando per due terzi abbondanti di partita abbiamo solo buttato in area cross su cross, con scarsissima precisione e soprattutto con Icardi, ingabbiato in mezzo ai difensori, come unico destinatario degli stessi. Non a caso il goal è venuto da una verticalizzazione centrale con DUE attaccanti che si sono spartiti lo spazio spaccando in due la difesa e permettendo l'uno-contro-uno, che vista la bravura dei due attaccanti in questione non poteva che avere esiti favorevoli per noi.
Non sono d'accordo con Spalletti che si è rammaricato dell'ingresso tardivo di Martinez - in realtà la tempistica era giusta, è che fino ad allora erano per l'ennesima volta mancati gli inserimenti in area da parte di centrocampisti e difensori.
Apprezzo molto Vecino e l'ho sempre difeso, ma il motivo per cui gioca lui e non Gagliardini (che garantisce maggiore copertura) è perché è migliore tecnicamente e soprattutto perché sa inserirsi in area con i tempi giusti. Ma se gioca a questi livelli abbiamo minore copertura senza poter sfruttare le altre sue qualità e la squadra ne soffre. Quasi stesso discorso per Joao Mario: la sua maggior qualità rispetto a Candreva la si deve vedere negli ultimi trenta metri, ma se anche lui è troppo timido e gioca a sprazzi i vantaggi non si vedono.
Ripeto che nessuno ha giocato veramente male ma occorre un generale innalzamento delle prestazioni individuali per rimetterci in linea di galleggiamento.
Non sono d'accordo con Spalletti che si è rammaricato dell'ingresso tardivo di Martinez - in realtà la tempistica era giusta, è che fino ad allora erano per l'ennesima volta mancati gli inserimenti in area da parte di centrocampisti e difensori.
Apprezzo molto Vecino e l'ho sempre difeso, ma il motivo per cui gioca lui e non Gagliardini (che garantisce maggiore copertura) è perché è migliore tecnicamente e soprattutto perché sa inserirsi in area con i tempi giusti. Ma se gioca a questi livelli abbiamo minore copertura senza poter sfruttare le altre sue qualità e la squadra ne soffre. Quasi stesso discorso per Joao Mario: la sua maggior qualità rispetto a Candreva la si deve vedere negli ultimi trenta metri, ma se anche lui è troppo timido e gioca a sprazzi i vantaggi non si vedono.
Ripeto che nessuno ha giocato veramente male ma occorre un generale innalzamento delle prestazioni individuali per rimetterci in linea di galleggiamento.
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