Sono assolutamente d'accordo.Certo, le vendite ed il momento del mondo fumetto, in Italia, credo preoccupi anche un'azienda come la Bonelli.
Però, mantenendo una tradizione fatta di punti di riferimento stilistici, punti saldi che nel tempo ne hanno decretato un'identità ciò ha permesso all'azienda di passare attraverso innumerevoli momenti critici del mercato.
Se l'ansia di conquistare nuovi lettori ( che peraltro non è detto succeda ) fa perdere loro elementi dello zoccolo duro degli aficionados, perchè non si identificano più con le nuove scelte editoriali, non so come possa andare a finire.
Si stanno "americanizzando" troppo con diverse cagate e iniziative superficiali.
Sembra che il figlio di Sergio ha voluto portare nuove idee alla casa editrice, e non nasconde il fatto di essere sempre stato un fan dei fumetti americani. Comunque, la storia (nel mondo del fumetto, almeno) insegna che se cambi troppe cose, perdi lettori.
Gli appassionati di fumetti sono solitamente tradizionalisti e non amano troppo le novità. Vedi per esempio Diabolik, Topolino, LancioStory/Skorpio e le testate Bonelliane "tradizionali" come Tex. Hanno avuto lungo successo perché non sono mai cambiati...