Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

AFFLUSSI DI PUBBLICO INTERISTA ANOMALI O IMPREVEDIBILI

AFFLUSSI DI PUBBLICO INTERISTA ANOMALI O IMPREVEDIBILI

Già detto che, di gran lunga, da quando il calcio in Italia esiste, l’Inter è la squadra più seguita dai tifosi.
Lo era negli anni’30, ‘40, ‘50, 60’.
Ci fu la flessione dovuta al grigiore fraizzoliano. nei ‘70, e negli 80’-90’ l’ascesa temporanea di Milan, Napoli e Roma.
Poi, da fine 90, nel dopo Ronaldo, a oggi, non c’è stata storia.
Detto questo, ogni tanto ci sono state sorprese notevoli: ricordo il ritorno in Coppa Campioni nel 1971.
Primo turno contro avversario di richiamo medio basso, l’AEK Atene.
Ci si attende un buon pubblico, ma nulla più, al massimo 50.000
Con sorpresa di tutti, ne arrivano 80.000, qualche migliaio entra senza biglietto, causa la solita impreparazione della biglietteria dello stadio; in ogni caso 72.000 paganti.
Altro afflusso incredibile, ben oltre la capienza dello stadio, per amichevole Inter Brasile del 1978: in assoluto mai vista tanta gente: l’Inter di Scanziani contro il Brasile di Dirceu (per la cronaca, 0-2 finale) aveva attratto 100.000 persone a San Siro

Poi leggi l’intervista a Carraro sul corriere di oggi, che scagiona Moggi, e ti rendi conto che c’ è proprio un baco del sistema.

Ciò fa pensare che siamo e saremo perseguitati dai media nell’eternità

E come accadde con i cristiani delle origini , che si moltiplicarono grazie alle persecuzioni, noi rispondiamo con i 70.000 di Inter Torino
 
LUOGHI COMUNI DA SFATARE

LUOGHI COMUNI DA SFATARE

Da quando seguo il calcio, contrariamente a quanto scrivono i servi del banale, cioè i pennivendoli, il derby lo ha QUASI sempre vinto la favorita, cioè la più forte o la più in forma del momento

Documenterò la mia affermazione
 
GEMELLAGGIO DISCUTIBILE: LA LAZIO, CHE CI HA FATTO PERDERE, NON UNO, MA QUATTRO SCUDE

GEMELLAGGIO DISCUTIBILE: LA LAZIO, CHE CI HA FATTO PERDERE, NON UNO, MA QUATTRO SCUDE

Qualche volte "Ognuno uccide le cose che ama" (scrive Oscar Wilde), oppure ama masochisticamente..(direbbe Tanizaki..)

Senza entrare nel merito sull'opportunità del gemellaggio tra le curve Inter e Lazio (cosa che non mi pertiene né mi interessa) voglio solo ricordare che la Lazio ci ha fatto perdere quattro scudetti:

- ovviamente il famigerato 5 maggio 2002 (sconfitta 4-2)
- giugno 1935, ultima giornata, sconfitta con lo stesso punteggio: l'Inter chiude al secondo posto a un punto dalla Juve vincitrice del quinto scudo consecutivo

- ricordo personale: 1963-64, sarebbe bastato un punto in più per evitare lo spareggio fatale col Bologna: quel punto ce lo prende la Lazio a tre giornate dalla fine (Lazio-Inter 0-0)

- ricordo personale (ero a San Siro): 1966-67: l'inter, che avrebbe perso il campionato per un punto a Mantova, a pochissime giornate dalla fine fa 0-0 a san Siro con la Lazio!

Da notare che se avessimo vinto le due partite pareggiate, avremmo vinto 5 scudetti consecutivi.


Ok, poi il gemellaggio è un'altra cosa
 
Qualche volte "Ognuno uccide le cose che ama" (scrive Oscar Wilde), oppure ama masochisticamente..(direbbe Tanizaki..)

Senza entrare nel merito sull'opportunità del gemellaggio tra le curve Inter e Lazio (cosa che non mi pertiene né mi interessa) voglio solo ricordare che la Lazio ci ha fatto perdere quattro scudetti:

- ovviamente il famigerato 5 maggio 2002 (sconfitta 4-2)
- giugno 1935, ultima giornata, sconfitta con lo stesso punteggio: l'Inter chiude al secondo posto a un punto dalla Juve vincitrice del quinto scudo consecutivo

- ricordo personale: 1963-64, sarebbe bastato un punto in più per evitare lo spareggio fatale col Bologna: quel punto ce lo prende la Lazio a tre giornate dalla fine (Lazio-Inter 0-0)

- ricordo personale (ero a San Siro): 1966-67: l'inter, che avrebbe perso il campionato per un punto a Mantova, a pochissime giornate dalla fine fa 0-0 a san Siro con la Lazio!

Da notare che se avessimo vinto le due partite pareggiate, avremmo vinto 5 scudetti consecutivi.


Ok, poi il gemellaggio è un'altra cosa

Quest'anno l'ultima partita di campionato sarà Lazio-Inter :paura:
 
INTER TORINO CON TANTO PUBBLICO

Il Torino domenica prossima tornerà a giocare davanti a oltre 70.000 spettatori.

Secondo me - dovrei controllare ma credo di non essere lontano dal vero - l'ultima volta che in Italia il Torino ha giocato davanti a tanta gente è stato contro l'Inter a San Siro l'ultima giornata del 64-65, match scudetto, finito 2-2- con pareggio di Mazzola su rigore al 90'
 
INTER TORINO CON TANTO PUBBLICO

Il Torino domenica prossima tornerà a giocare davanti a oltre 70.000 spettatori.

Secondo me - dovrei controllare ma credo di non essere lontano dal vero - l'ultima volta che in Italia il Torino ha giocato davanti a tanta gente è stato contro l'Inter a San Siro l'ultima giornata del 64-65, match scudetto, finito 2-2- con pareggio di Mazzola su rigore al 90'

Purtroppo non ho la tua memoria di ferro, ma sono abbastanza sicuro che in occasione della vittoria di uno dei scudetti tra 2006-10 giocammo l'ultima in casa contro il Torino. 2007 o 2008, quella nella quale Mariano Gonzalez si stava preparando per tirare il rigore del 3-0 ma poi dovette lasciare a Figo, invocato da tutto lo stadio. Stadio, ovviamente, tutto esaurito.
 
Purtroppo non ho la tua memoria di ferro, ma sono abbastanza sicuro che in occasione della vittoria di uno dei scudetti tra 2006-10 giocammo l'ultima in casa contro il Torino. 2007 o 2008, quella nella quale Mariano Gonzalez si stava preparando per tirare il rigore del 3-0 ma poi dovette lasciare a Figo, invocato da tutto lo stadio. Stadio, ovviamente, tutto esaurito.

Ricordo bene, ma lo stadio non era tutto esaurito (c'erano anche el famose restrizioni legate a quel periodo post calciopoli)

Al massimo saranno state 65.000 persone, ma forse esagero

A Inter Toro del 1965 erano in 80.000
 
Io sono cresciuto nella tana dei gobbi.
A scuola non conoscevo interisti, in famiglia i tifosi piú accesi tifavano per Juve o Milan.

Ma mio papá, che é uno di quei lavoratori che considerano il calcio (e un po' tutto quello che nella vita non é di vitale importanza) per quello che di fatto é, una grossa sciocchezza, simpatizzava per l'Inter.

Dico simpatizzava e non tifava perché non é tipo che si scalderebbe mai per una partita, né quindi ha mai lontanissimamente cercato di influenzarmi nel tifo.
Notavo peró che nel suo modo silenzioso e distaccato in tv quando giocava l'Inter si interessava sempre, e questa "anomalia" rispetto a tutti gli altri del mio mondo di allora mi mise curiositá.
Questa fu la miccia.

I ricordi piú frorti e piú belli per me restano le due coppe Uefa '91 e '94.
Senza internet e non avendo un abbonamento alle pay tv, potevo vedere l'Inter giocare solo in coppa, e le partite di Uefa erano quindi l'unica occasione.
Non avevo conoscenze Interiste, a scuola nessuno dei miei compagni parlava di Inter, eppure quei colori nerazurri in tv erano una calamita, un'attrazione irresistibile, senza un motivo razionale.
Mi identificai per qualche motivo nei vari Matthaus, Berti, Zenga, Bergomi, Ferri, gente che trasmetteva in modi diversi un mix di orgoglio, cazzimma, sfrontatezza, soliditá, coraggio, imprevedibilitá, simpatia a pelle.
Ma soprattutto qualcosa di "diverso", diverso dalle altre. Non meglio o peggio, ci vedevo proprio qualcosa di diverso, alternativo, affascinante, magnetico.

Coppa Uefa '94 il ricordo piú potente.
Quell'anno andai a San Siro la prima volta, il terrore della serie B e l'inarrestabile cavalcata europea, l'addio di Zenga e la fine di un'era.

Grandi emozioni.

Fino al Triplete, ma questa é storia che abbiamo vissuto tutti.
 
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