La nostra Marina era qualitativamente di medio alto livello, ma mancavano, come al solito, i comandanti giusti (non delle navi, ma di supermarina).Io ho questo libro, letto tempo fa. Lavoro minuzioso, forse anche troppo, talmente ricco di dettagli anche tecnici che se non sei un appassionato ti ci perdi dentro, che in definitiva rivaluta abbastanza il ruolo della marina italiana in guerra, soprattutto dal punto di vista dell'efficienza nel trasporto dei convogli che, alla fine dei conti, in buona parte arrivarono a destinazione. Il problema non era tanto la poca roba che arrivava in Libia a causa della caccia ai convogli, era proprio la poca roba che partiva dalla madrepatria. Poca ne partiva a poca ne arrivava.
Sulle battaglie navali vere e proprie è un altro discorso, sberle sonore tipo quelle di Capo Mapatam o roba più "in pareggio" ma inconcludente tipo Punta Stilo o Capo Teulada
oltre alle risorse per farla andare avanti
anche qui gente arrivista e attendista, che si cagava sotto per tutto
cioè nel momento in cui ad alessandria affondi due terzi della flotta pesante britannica, devi approfittarne santo Dio. E invece no