Non avremmo mai voluto sentirla una notizia simile, essendo concentrati sul 30 giugno, data entro la quale l’Inter dovrà raggiungere i 40 milioni di plusvalenza con le cessioni. Non avremmo mai voluto sentirla perché negli ultimi giorni si stava parlando di un possibile trasferimento di Radja Nainggolan a Milano, sponda nerazzurra, e si stava fantasticando (magari eccessivamente) su quale potesse essere l’Inter del prossimo anno. Invece questo pomeriggio è giunta una notizia che ci colpisce profondamente, rovinando l’entusiasmo e facendo tornare il pessimismo che troppo a lungo ha serpeggiato presso gli interisti. La UEFA, si legge in una nota, ha “rimandato” l’Inter alla verifica della prossima stagione, quando la società nerazzurra sarà (a questo punto è meglio dire dovrebbe essere) libera dal giogo del Settlement Agreement stipulato 3 anni fa.

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Limitazioni della rosa

Che significa, esattamente, che l’Inter è stata “rimandata”? La Camera Investigativa UEFA, come si legge nella nota, ha riconosciuto che l’Inter ha sì soddisfatto gli obiettivi fissati per la stagione 2017/2018 ma solo in parte; di conseguenza, non verranno revocate le imposizioni a livello economico e sportivo, le quali rimarranno valide anche per la prossima stagione. Una vera mazzata dal punto di vista sportivo che potrebbe sconvolgere il mercato nerazzurro: nella Champions League 2018/2019, infatti, potremmo non vedere tutti gli attuali giocatori dal momento che le limitazioni alla rosa che abbiamo visto due anni fa in Europa League verranno mantenute. L’Inter, dunque, sarà costretta a dover schierare determinati giocatori, scelti in base al principio della parità tra entrate ed uscite. Come se non bastasse, non verranno contati solo gli acquisti di questa sessione di calciomercato, ma anche della scorsa stagione. Ciò comporterà inevitabilmente delle scelte dolenti, come l’esclusione di uno o più pezzi pregiati. Giocatori come Candreva, Lautaro Martinez e Gagliardini sono a rischio per quanto riguarda il loro inserimento nella lista dei convocabili nella massima competizione europea.

Un sacrificio?

A questo punto anche il mercato nerazzurro subirà delle ripercussioni: la principale trattativa di questi giorni, che vedrebbe Nainggolan come obiettivo principale della Beneamata, potrebbe subire un rallentamento. Potrebbe, però, non è certo. Questo perché anche la Roma era sotto esame ma a differenza dei nerazzurri ha ricevuto il via libera della UEFA purché si impegni ad effettuare una cessione eccellente. Il maggior indiziato rimane il belga-indonesiano ex Cagliari, con l’Inter (e soprattutto Luciano Spalletti) che lo accoglierebbe volentieri. Difficile che il ninja accetti le sirene provenienti dalla Cina. Tenendo conto anche degli ambiziosi obiettivi di mercato dell’Inter come Malcom, Nainggolan, Rafinha, Cancelo e Dembele più un eventuale attaccante che possa far fiatare Perisic, risulta fin troppo chiaro che la società nerazzurra si trova costretta a dover vendere uno o due pezzi pregiati della rosa per non dover ritrovarsi con giocatori scontenti per l’eventuale esclusione. Chi potrebbe essere sacrificato sull’altare del Fair Play Finanziario? Icardi, Skriniar, Perisic e Brozovic; tutte e 4 scelte difficili, essendo rispettivamente il miglior marcatore della rosa, il miglior difensore della rosa (ed uno dei migliori in Europa), il secondo marcatore ed terzo miglior marcatore stagionale nonché regista della squadra. Tuttavia sono gli unici che hanno mercato e possono garantire un introito vitale ai fini del Fair Play Finanziario. Dal punto di vista delle limitazioni finanziarie, non cambia pressoché nulla: l’Inter era e rimane vincolata al Settlement Agreement anche per la stagione 2018/2019, il che significa che oltre a dover chiudere il bilancio in pari, dovrà registrare delle plusvalenze anche al termine del prossimo giugno.

Joao Mario e Gabigol, il peso degli errori

Il noto sito calcioefinanza.it  ha provato a dare una spiegazione sul perché di questa decisione: la società nerazzurra ha effettivamente chiuso il bilancio in parità ed i conti, insieme alle sponsorizzazioni da parte di Suning, sono stati approvati dalla massima autorità europea. Ciò che non è stato rispettato è l’obbligo di diminuire gli ammortamenti in queste ultime due stagioni; vengono fatti gli esempi degli acquisti di Joao Mario e Gabigol, pagati a peso d’oro e che impattano pesantemente sul bilancio nerazzurro, ma non vanno dimenticati anche gli acquisti onerosi di Candreva e Gagliardini. Da qui la decisione di mantenere le restrizioni nella lista Uefa. Non rimane che il rammarico per la scellerata campagna acquisti fatta due anni da Zhang Jindong; pur volendo entrare subito nel cuore dei tifosi, il proprietario dell’Inter ha commesso un errore affidandosi a Kia Joorabchian, il quale ha portato due giocatori che non lasceranno mai un ottimo ricordo nelle menti dei tifosi. Ora il patron potrebbe “rimediare” riuscendo a cedere entrambi a cifre vicine ai 40/50 milioni totali; un’impresa, visto il rendimento di entrambi negli ultimi sei mesi. L’alternativa  sarebbe quella di mantenere in rosa i due giocatori ed escluderli dalla lista Uefa, ma questa è un’ipotesi alquanto improbabile nonché sleale che non verrà mai presa in considerazione.

Anche quest’anno, dunque, si annuncia molto sofferto in chiave Champions.

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