Sommer

Dopo una trattativa simile ad un parto, l’Inter ha, finalmente, il portiere che cercava. Arriva in nerazzurro, con ufficialità arrivata nella serata di lunedì, Yann Sommer, portiere svizzero che ha la fama di pararigori e noi italiani lo sappiamo bene. 6 milioni pagabili in due rate, l’esborso al Bayern Monaco.

Le caratteristiche tecniche di Sommer

L’esordio in nerazzurro di Sommer potrebbe arrivare nell’amichevole di mercoledì contro il Salisburgo. Se non è mercoledì sarà sicuramente a Ferrara domenica sera. C’è attesa anche per conoscere quelle che sono le caratteristiche tecniche del nuovo portiere nerazzurro.

Sommer guarda tutti dall’ “alto” dei suoi 183 cm. Una misura, probabilmente, sotto gli standard per quello che è il suo ruolo in campo, ma ciò gli dà la possibilità di avere un’esplosività diversa rispetto a tanti suoi colleghi. La sensazione, di conseguenza, è che tra i pali, l’Inter possa guadagnare qualcosina rispetto ad un comunque invidiabile Onana. Una peculiarità propria di Sommer è il riflesso di cui dispone. Questa caratteristica l’ha migliorata nel tempo anche grazie a degli occhiali speciali che lo svizzero utilizza durante le fasi d’allenamento e che, appunto, gli consentono di migliorare quotidianamente

Dove il nazionale svizzero dovrebbe essere inferiore rispetto al predecessore? Stando a quanto dicono gli esperti nella costruzione dal basso e nel giocare con i piedi. Quanto inferiore, però, sarà il campo e l’attitudine al lavoro di Inzaghi a dirlo, anche perchè, agli inizi della sua carriera, Yann ha fatto il terzino e lui stesso ha affermato di amare iniziare il gioco dal basso appunto. Partendo dal presupposto che non sarà Onana, potrebbe comunque riservare sorprese

Il prezzo è giusto?

La trattativa con il Bayern è stata estenuante. Un lungo tiro e molla che, tra i tifosi nerazzurri, è diventato quasi virale, per la serie “Sommer arriva domani, se così non è rileggi il messaggio“. Sono principalmente due le motivazioni di questo ritardo: la prima è la ricerca di un vice Neuer da parte dei bavaresi, mentre la seconda è legata al non voler rovinare i rapporti tra le due società. Dal 07 agosto, finalmente, Sommer è ufficiale a fronte dei 6 milioni pagabili in due rate. Ma il prezzo è giusto?

In periodo di carestia finanziaria bisogna fare di necessità virtù e bisogna sapersi muovere per ciò che viene. Partendo da questo presupposto potremmo dire che il prezzo per Sommer può essere considerato giusto nonostante l’età. L’Inter, al netto del mercato, si è assicurato un portiere almeno per i prossimi tre anni, (2+1 la formula del contratto). Ciò vuol dire che il costo del cartellino verrebbe ammortizzato del tutto considerando il target non rivendibile. Un secondo fattore che fa pensare ad un prezzo “giusto” è che i portieri, rispetto ai giocatori di movimento, hanno una longevità calcistica maggiore e, di conseguenza Sommer potrebbe fare il portiere d’esperienza, (anche come secondo) ben oltre i 3 anni canonici dettati dal contratto

Tra Audero e Stankovic scelta l’esperienza

Checco Zalone in Quo Vado spiega la quattordicesima agli indigeni facendo l’esempio della freccia scagliata. Usando la stesso esempio potremmo dire che l’Inter, lunedì scorso, (07 agosto), abbia lanciato una freccia trovando due portieri. Oltre a Sommer, infatti, i nerazzurri sono molto vicini, con la formula del prestito con diritto, a Emil Audero dalla Sampdoria. Anche per il ruolo di vice, dunque, l’Inter ha puntato sull’esperienza anziché sull’intraprendenza di un giovane. E’ vero che in viale della Liberazione avevano messo gli occhi su Trubin, ma l’ucraino è stato veramente nei radar solo quando erano apparse difficoltà ad arrivare a Sommer. L’impressione è che l’accoppiata Sommer-Turbin, anche a causa dello Shakhtar, sia stata da sempre impossibile da realizzare.

Nella tournée in Giappone, invece, Filip Stankovic ha messo in luce delle qualità che lasciavano pensare, addirittura, che potesse essere lui il secondo portiere nerazzurro, ma alla fine si è scelta una strada più conservativa. Decisione giusta o sbagliata?

Mai, come in questo caso, la scelta può considerarsi giusta o sbagliata allo stesso tempo. Giusta perchè, così facendo, si dà la possibilità a Filip di crescere tranquillamente senza la “pressione di San Siro”, magari andando a giocare in prestito, (proprio alla Samp?), in una piazza “minore”, per farsi le ossa e crescere senza troppa pressione.

Parliamo, invece, di scelta sbagliata considerando il valore di Audero. Non c’è ne voglia l’ex sampdoriano, ma per portarsi in casa un giocatore come lui, molti tifosi avrebbero preferito dare una chance al figlio d’arte, Stankovic.

L’anno prossimo saremo punto e a capo?

E l’anno prossimo che si fa? Trubin, oggetto dei desideri neanche troppo inespressi, si sta per accasare altrove, motivo per cui il suo nome va depennato dalla lista dei candidati. E gli altri?

Partiamo da una certezza. Non ci sarà più una telenovela Sommer, in quanto il portiere svizzero si troverà già all’ombra del Duomo e questo è già un punto di partenza ottimo. E per il ruolo di vice? Ci sono, ad oggi, tre nomi in lista

Il primo è Audero che, molto probabilmente, arriverà a Milano con la formula del prestito con diritto di riscatto, (a 6,5 mln). Lui, per forza di cose, è da considerarsi quello più vicino a rivestire la maglia nerazzurra, al netto di una decisione societaria destinata a fare tutta la differenza di questo mondo.

Il secondo è Stankovic. L’Inter dovrebbe mantenere il controllo sul portiere serbo e monitorarne la crescita all’interno del club in cui giocherà. Potrebbe essere lui? Tutto può essere, ma considerando il girovagare, solito,  dei giovani in prestito, non è da escludere che faccia un altro anno altrove

Alla fine c’è Bento, portiere brasiliano dell’ Athletico Paranaense, che il Direttore Sportivo, in questa sessione, ha dichiarato incedibile. L’Inter ci riproverà ed il ragazzo ha aperto alla possibiltà di venire in Italia. Seguirà le orme di Julio Cesar? Si vedrà

L’unica cosa certa o pseudo-certa, ad oggi, è che almeno Sommer sarà già alla Pinetina ed è già una buona base di partenza

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