L’Inter ha ritrovato una vittoria che a San Siro le mancava dal 10 marzo, il pomeriggio del 2-0 alla Spal, e contro il fanalino di coda Chievo ha conquistato tre punti che le hanno permesso di tornare al terzo posto in classifica. La qualificazione alla prossima Champions League è lì, a 3 lunghezze di distanza, e i nerazzurri potranno conquistarla domenica a Napoli o all’ultima giornata in casa contro l’Empoli. Per la formazione di Spalletti, però, superare i gialloblù non è stato facile: la loro affermazione non è stata mai davvero in dubbio vista la pochezza degli avversari, ma la prestazione di Handanovic e compagni per lunghi tratti è stata tutt’altro che esaltante e il 2-0 che ha chiuso il confronto è arrivato solo a 4′ dal novantesimo. Forse hanno pesato i successi ottenuti tra sabato e domenica da Atalanta, Lazio, Milan, Roma e Torino, ma di certo l’Inter vista ieri sera non è stata né bella né spettacolare. Ha ammassato calci d’angolo (17-0 alla fine), ha concluso tantissimo (24-5 i tiri, 10-0 quelli nello specchio), ma non ha rubato l’occhio né strappato applausi convinti al Meazza. Di bello per Steven Zhang, tornato dalla Cina per assistere al match, ci sono il risultato, che riporta i suoi a +4 sul Milan e sulla Roma, entrambe al quinto posto, e il clean sheet numero 17 della stagione di Handanovic e della difesa. Per il bel gioco ripassare, ma al tecnico di Certaldo interessavano soprattutto i tre punti che alla fine è riuscito a prendersi.

PRONTA L’ERA CONTE

Il tutto in attesa di Conte. Mancano pochi giorni, ormai alla svolta tecnica che Suning e l’ad Marotta hanno deciso indipendentemente da come finirà questa stagione: via Luciano Spalletti e panchina affidata all’ex ct della nazionale. Conte avrà un ingaggio superiore a quello attuale di Allegri (ovvero 7,5 milioni netti): c’è ancora da sistemare qualcosa sulle cifre ma partirà da una base fissa di almeno 8-9 milioni alla quale saranno aggiunti importanti bonus legati alla qualificazione alla Champions e soprattutto alle vittorie di trofei. Antonio potrà contare su uno staff nutrito che è uno dei segreti dei suoi successi. A inizio gennaio vi è uscito il suo vice storico, Angelo Alessio che ha deciso di iniziare la sua carriera da allenatore, ma ne fanno parte il fratello Gianluca (assistente tecnico), Julio Tous (preparatore atletico e performance analyst), Costantino Coratti (anche lui preparatore atletico) e Tiberio Ancora (nutrizionista). Il suo preparatore atletico “storico” Paolo Bertelli attualmente sta lavorando con Sarri al Chelsea, ma Conte lo vuole con sé a Milano. L’ex ct ha avuto a lungo al suo fianco anche con Gianluca Spinelli, il preparatore dei portieri che dalla scorsa estate è andato al Psg da Buffon. All’Inter c’è Adriano Bonaiuti che gode della totale fiducia di Handanovic. E poi… Lele Oriali che con Conte ha lavorato in Nazionale: Marotta lo vuole per fare da raccordo tra la società e la squadra. Dopo le due gare della Nazionale a giugno, Oriali lascerà l’azzurro per tornare… in nerazzurro.