L’Inter batte la Roma per 1 a 0 dopo una prestazione a dir poco surclassante sotto il piano tecnico, a dimostrazione del fatto che questa squadra può seriamente ambire a tutti gli obiettivi in palio per questa stagione. L’attesissimo ritorno di Lukaku si materializza in una prestazione invisibile: il belga tocca pochissimi palloni, e in quei pochi momenti viene sommerso dagli 80.000 fischi di San Siro.
Calha e Dimarco sfiorano l’eurogol, primo tempo dominato dai neroazzurri
Come prevedibile, la Roma sceglie di schierarsi in campo con una tattica estremamente attendista, lasciando impostare il gioco all’Inter per poi sperare in qualche eventuale ripartenza in contropiede. Purtroppo per i giallorossi, però, il primo tempo si conclude con un dominio totale dei nostri, che sfiorano il vantaggio con ben tre nitidissime palle goal. Calhanoglu, con una delle sue classiche bordate da fuori, colpisce la traversa senza successo. Subito dopo, una serie di dribbling ubriacanti da parte di Dumfries lascia spazio ad un cross in area agganciato da Thuram, che prova a spedire in porta, pericolo neutralizzato però da un attento Rui Patricio. Per ultimo, dopo una serie di scambi veloci, Dimarco viene lanciato in porta e sceglie la conclusione di Trivela: palla a lato di poco, la prima frazione termina così sullo 0-0, con nessun tiro in porta da parte della Roma.
Secondo tempo: L’inter aumenta i giri. Un lancio di Asllani cambia tutto
Il secondo tempo si riapre nello stesso stile con cui si era chiuso il primo: L’Inter sceglie di aumentare i giri per trovare il gol in grado di consegnarle i 3 punti, fondamentali per rimanere saldamente al vertice della classifica. Tuttavia, nonostante l’enorme mole di gioco creata, fino alla seconda metà di frazione i neroazzurri non riescono a trovare la via del gol, rischiano anzi di subirne uno al primo tiro in porta da parte della Roma: un colpo di testa di Cristante parato in maniera eccezionale da Sommer, che forse poteva uscire prima, neutralizzando il cross. Inzaghi sceglie di cambiare, lasciandoci tutti un po’ dubbiosi di fronte alla scelta di lanciare nella mischia Asllani in una partita che sembrava necessitare forse di una soluzione più ‘offensiva’, in quel particolare momento. Il gioiellino albanese però stupisce tutti con un’ottima prova, coronata dal grande passaggio offerto a Dimarco, che poi servirà l’assist decisivo per il goal all’81’ di Marcus Thuram. L’Inter sceglie di gestire quindi il risultato, con non molte difficoltà, data l’impalpabile prestazione del reparto offensivo giallorosso.
I fischietti, Lukaku: Una storia di cui conoscevamo già il finale
Nonostante il divieto imposto dal Questore a riguardo, Romelu Lukaku è stato comunque inondato di fischi dal primo all’ultimo minuto di gioco, come ampiamente annunciato dai tifosi neroazzurri. C’è da specificare che l’attaccante belga è stato chiamato in causa veramente pochissime volte da parte dei compagni, non si capisce se per limiti tecnici o per chiara scelta di gestione da parte di Mourinho, che sapeva benissimo l’ambiente difficile all’interno del quale avrebbe dovuto giocare il numero 90 della Roma. Sono state fatte molte supposizioni sulla sua possibile prestazione; molti pensavano che i fischietti avrebbero aiutato a farlo sbagliare, altri dicevano che non sarebbero serviti: La verità è che, dati alla mano, Lukaku ha quasi sempre inciso marginalmente nelle partite con un alto tasso di importanza, o almeno questo dicono i numeri. Prima, forse, molti erano troppo occupati ad ammirarlo per riuscire ad accorgersene.