Una splendida Inter chiude la pratica Udinese nei minuti finali del primo tempo, incantando San Siro con degli scambi spettacolari durante le numerose azioni di gioco. Dopo il momentaneo primo posto conquistato dalla Juventus, i nerazzurri si riportano dunque in testa alla classifica in attesa del prossimo turno. 

Inter all’attacco, Udinese “stile Juve”

I primi minuti di gara ci hanno messi di fronte ad un piano tattico ben delineato: L’Inter era la squadra a fare la partita, i friulani invece scelgono di aspettare tutti dietro la linea del pallone fin dall’inizio per poi ripartire, eventualmente, in contropiede. Il risultato di questa equazione si traduce fin da subito in un assedio nerazzurro verso l’area di Silvestri, che, tra interventi miracolosi (su Dimarco) e pali (come quello colpito da Lautaro), riesce a reggere il colpo insieme ai suoi compagni, fino all’errore di Perez che regala un rigore all’Inter, l’ennesimo realizzato da Calhanoglu, freddissimo dagli undici metri. Dovranno passare solamente altri cinque minuti per rivedere il turco ancora protagonista di una giocata decisiva: con un apertura meravigliosa, serve infatti Dimarco sulla sinistra che insacca all’angolino il bellissimo gol del 2-0. Non è finita, quest’Inter ha una fame pazzesca e lo dimostra anche questa volta: Mkhytarian vede uno spazio in area e lascia partire un cross morbido a rientrare, colto al volo da Thuram che mette a segno il suo sesto goal stagionale. Cala il sipario, siamo in vantaggio di tre reti a fine primo tempo, realizzate in poco meno di dieci minuti. Capolavoro Inter.

Pochi rischi in gestione, poi la bordata di Lautaro

Dato il largo scarto con cui l’Inter è andata a riposo, un secondo tempo non esattamente ricco di emozioni come quello a cui abbiamo assistito era ampiamente preventivabile, anche e soprattutto in funzione del controllo delle energie, in vista dell’importante partita di Champions che ci aspetta Martedì sera. Piccolo spavento per un goal realizzato da Lucca (annullato per fuorigioco), poi, al minuto 84, uno straripante Lautaro va a riprendersi un pallone appena perso e, diretto verso la porta, lascia partire una vera e propria bomba che termina in basso a sinistra, alle spalle di Silvestri. L’Inter risolve così la situazione con un meraviglioso poker, divertendosi e facendo divertire anche tutti i suoi tifosi.

Simone, i ragazzi e la prova Scudetto 

Sembra ormai chiaro a tutti che la Juve non possa più nascondersi in merito alla lotta per lo Scudetto, sebbene Allegri abbia provato più volte a smarcarsi da questo tipo di obiettivo. Arrivati alla 15esima giornata la classifica vede due squadre nettamente staccate dalle altre, con la promessa di darsi battaglia fino all’ultimo minuto di questo campionato. Se il vantaggio dei bianconeri nasce dall’assenza delle Coppe Europee durante la settimana, noi certamente compensiamo con una qualità nettamente superiore degli interpreti sia in campo che nelle riserve. Scontato, ma necessario da sottolineare anche le nette differenze nel gioco proposto dalle due squadre: da una parte, ogni singola Domenica vediamo una Juve chiusa fin dai primi minuti, pronta a ripartire in contropiede per poi serrarsi ermeticamente dietro la linea del pallone fino al fischio finale; Inzaghi, invece, stupisce in ogni singola situazione, riuscendo anche a mantenere lo spettacolo nonostante le rotazioni del turnover.

Crogiolarsi nel bel gioco non è mai stato di buon auspicio per nessuno, e specialmente di fronte ad una sfida importante come quella della seconda stella unita ad un testa a testa con la Juventus, non possiamo permetterci di fare passi falsi. Una cosa è certa: stasera come in altre occasioni, abbiamo avuto modo di vedere il bellissimo rapporto che Simone Inzaghi ha creato con ogni singolo giocatore della squadra, a testimonianza del fatto che il gruppo c’è e viene prima di qualsiasi cosa. Questo è sicuramente un ottimo primo passo verso l’obiettivo finale.