L’Inter inizia la settimana che porta al derby di Milano con una performance assolutamente raccapricciante a Crotone dove viene sconfitta con merito per 2-1. Difficile commentare, sia a caldo sia a freddo, una prestazione così negativa, più facile invece è inquadrarla come la ciliegina sull’amara torta di una squadra che ora, persi tutti i possibili obbiettivi, è allo sbando. Per non cadere nel triviale e nel classico sfogo a bar sport eviterò qualsiasi commento sul match di oggi: chi ha avuto la disgrazia di vederlo sa come è andato e come si sente l’intervista ora, chi ha avuto la fortuna di essere altrove ed in altre faccende affaccendato sono certo che non desideri sapere molto di più del risultato.

Questa settimana intendo solo offrire qualche umile riflessione:

l’Inter è Società da sempre attenta ai più deboli, ed infatti ogni anno regala in maniera inspiegabile e non richiesta tantissimi punti a squadre che palesemente non sono degne di stare in serie A: così successe con il Novara qualche anno fa, così è successo oggi con il Crotone;

– davvero riprovevole come la Società sia totalmente in balìa di questo branco di giocatori viziati e capricciosi che dopo aver ottenuto lo scalpo di De Boer ora, già stanchi di Pioli, stanno impegnandosi per far esonerare anche l’ex tecnico laziale. Una vera squadra è fatta, prima che da calciatori, da Uomini (n.d.a. notare la U maiuscola) e non da capricciosi omuncoli che misurano la loro virilità in numero di tatuaggi o cilindrata di macchina. In questa Inter di Uomini non ce ne sono mentre folta è la rappresentanza di omuncoli;

l’effetto Pioli sembra essere svanito: un punto nelle ultime tre partite (n.d.a. Torino, Sampdoria e Crotone le temibili avversarie affrontate) ed un crollo netto una volta che il sogno del terzo posto è svanito del tutto. La gestione degli uomini di Kia desta molto perplessità: come Banega possa essere preferito a Joao Mario e Palacio possa essere preferito a Gabigol rest un mistero.

– totalmente fuori dal mondo sono le dichiarazioni del nostro DS Piero Ausilio nel dopo partita: sostiene l’uomo che la rosa dell’Inter è di assoluto rilievo dimenticando che sono ancora a libro paga come giocatori gente del calibro di Nagatomo, Murillo, Eder, Palacio per non parlare di Ansaldi, Medel, Brozovic, Kondogbia. Gente che non può in alcun modo far parte di un’Inter pensata per piazzarsi tra le prime tre posizioni di classifica;

Sabato ci sarà il derby, che storicamente è partita a sè stante ma che potrebbe riservarci parecchie delusioni se non ci sarà un brusco cambiamento di mentalità in attesa di un auspicabile ‘repulisti’ generale in estate.