Thu-La

Lazio-Inter, in fase di presentazione, aveva i contorni più nefasti per quanto riguarda i colori nerazzurri. Inzaghi che non aveva mai vinto contro la sua ex squadra all’Olimpico, l’incubo mai represso del 5 maggio e qualche conto da pareggiare con quanto successo a Genoa venerdì. Niente di tutto questo, o quasi, è successo, anzi nella trasferta più ostica l’Inter mette un vestito da operaia e va a +4.

Notte di Thu-La piena, quanto sei bella Roma

Quanto sei bella Roma. L’Inter stasera può permettersi di guardare la città eterna con gli occhi che luccicano. Si può gustare le bellezze romane con il cuore pieno di felicità che una vittoria del genere può dare. Nulla è ancora fatto, ma stasera un bel mattoncino è stato messo. Merito della Thu-La che ha trasformato in oro l’essenziale per vincere la partita.

Menzione ad honorem va concessa, giustamente, al Toro de Bahia Blanca, Lautaro Martinez. Nel giorno in cui la suta città è stata colpita da un evento triste e tragico, il dieci nerazzurro segna un gol che lo proietta nella storia. Con il gol alla Lazio, infatti, sale a quota 29 reti in serie A nell’anno solare 2023. Superati Vieri e Milito e ora, con ancora due partite a disposizione prendere Nyers a quota 32 non sembra impresa impossibile, ma assume i contorni di un’impresa da Toro. Al 40′ Lautaro ha approfittato dell’errore da matita rossa di Marusic e si è avventato sul pallone superando Provedel e insaccando con qualche piccolo brivido, il vantaggio in un momento in cui la partita era diventata ostica.

Nella ripresa è toccato al compagno di reparto chiudere i conti e, di conseguenza, aggiornare quelli che sono i numeri sensazionali che anche Thuram sta tenendo. Sono 6 i gol in campionato del numero 9 francese, segno di una continuità sottoporta che sta tenendo nell’ultimo periodo. Con una Thu-La così sognare si può

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Interfans.org (@interfans_org)

Difesa di ferro, ennesimo cleah-sheet

Un’altra indicazione che l’Inter si porta da Roma è la difesa di ferro. La Lazio ci ha provato a far vedere le streghe a Sommer e a i suoi compagni di reparto, ma il fortino nerazzurro, che sta trovando in Bisseck un buon mastino, ha retto le controffensive nemiche con personalità e, anche nella trasferta di Roma, ha saputo tenere la porta chiusa a chiave.

Non c’è stato, per la verità, un intervento del portiere che abbia superato la normale amministrazione. L’unica vera parata è stata, probabilmente, quella fatta su Rovella poco prima che Thuram chiudesse i conti. E’ stato quello il vero momento in cui una buona Lazio ha veramente impensierito la retroguardia avversaria. A fine gara, Yann Sommer ha potuto festeggiare l’undicesimo clean-sheet su 16 gare. Mica male per uno chiamato a non far rimpiangere Onana.

Se i campionati li vince chi prende pochi gol, questa Inter, ad oggi è sicuramente sulla buona strada

La maturità di Inzaghino…

Che piaccia o no, e sorteggio a parte, quest’anno ad Inzaghi è stata chiesta una cosa sola, anche tralasciando la corsa Champions. Si tratta di una cosa da ricamare sulla maglia vicino ad un’altra uguale che capeggia sopra lo stemma della Beneamata. Si è capito no? L’Inter ha sprecato un’occasione martedì in Champions e siamo tutti d’accordo, ma non si può negare che, al 17/12 la squadra di Inzaghi, in campionato stia tenendo un percorso netto. Parte del merito va anche alla maturità del mister.

Simone Inzaghi è consapevole del fatto che quest’anno non si può sbagliare, soprattutto in Italia, e sta disegnando tanti vestiti diversi per la sua creatura a seconda delle partite che va ad affrontare. A Roma abbiamo visto un’Inter più operaia rispetto a quella bella, baldanzosa e spumeggiante vista con l’Udinese. Abbiamo visto un’Inter più cinica e meno distratta di quella vista nell’harakiri casalingo con il Bologna.

Nella partita dell’Olimpico, probabilmente, Inzaghi sapeva che lasciando sfogare i biancocelesti, prima o poi avrebbe trovato lo spiraglio giusto. Certo, non si sarebbe aspettato che Marusic aprisse così la strada, ma alla fine Chiesa, secondo voi, si aspettava un errore in disimpegno di Badelj?

Pur avendo un occhio al sorteggio e alla Coppa Italia con il Bologna, Inzaghi il maturando sa che la prova d’esame importante è quella di sabato contro il Lecce, motivo per cui è già pronto a cucire il vestito giusto per la sua creatura, nella speranza che a maggio si possa cucire una cosa uguale ad una che c’è già, proprio sopra lo stemma.

E voi cosa ne pensate? COMMENTATE SUL FORUM

Demetrio Bruno
Scrivere è bello. Farlo parlando della propria squadra del cuore credo sia la massima aspirazione per chiunque sogni di fare questa professione.