Questa è la storia di un eroe proveniente da terre lontane che, in cerca di nuove avventure, ha deciso di sfidare il suo stesso Re.

Suona la sveglia. Con un occhio ancora chiuso e l’altro aperto quel tanto che basta, prendo il telefono. Un “Buongiorno” dalla mia ragazza, un paio di WhatsApp da amici poco sobri, il meteo che mi avverte che i 30° gradi di ieri hanno lasciato il posto ai 35° di oggi, le solite notifiche del mattino insomma. Tutto però passa in secondo piano, sblocco il telefono e il primo click è su Twitter. Neanche il tempo di arrivare nella sezione “cerca” che subito salta all’occhio l’hashtag desiderato, ancora lì dalla sera prima: #Modric.

Giornate roventi per noi interisti, e in questo caso il ciclone africano c’entra poco. Il mondo calcistico italiano è stato travolto, in questi giorni, da una notizia che cambierebbe gerarchie e immagine del pallone nostrano. No, non stiamo parlando per l’ennesima volta di Cristiano Ronaldo, storia vecchia ormai. Stiamo parlando di un ragazzo croato, bassino e che a tratti sembra quasi denutrito, stiamo parlando di un ragazzo che è talmente simile a David Guetta da sembrare assurdo che non siano parenti, stiamo parlando del centrocampista più forte del mondo, stiamo parlando di Luka Modric. Questa volta però non è una squadra piemontese a catalizzare l’attenzione su di se, questa volta tocca a noi; l’Inter sta trattando il candidato principale al prossimo Pallone D’oro.

Sembra impossibile (e ad oggi forse ancora lo è) eppure questa volta tocca davvero a noi gridare “Oh stiamo trattando un campione, anzi uno dei migliori giocatori del calcio moderno!”. Proprio noi, quelli che fino a 10 giorni fa con calcolatrice e matita in mano, da buoni ragionieri, applaudivano la società per aver rispettato paletti Uefa, ammortamenti e tante altre postille economiche che in realtà neanche comprendiamo. Sembra assurdo, eppure dallo scorso mercoledì abbiamo gettato le calcolatrici e siamo tornati a sintonizzarci su social e TV per seguire questa trattativa che ci riporta ad un’epoca lontana, dove sognare era l’unica regola.

A tutto questo si aggiunge un altro piccolo ma importante particolare; non siamo noi ad aver cercato Modric, è Modric che ha cercato l’Inter. Vuoi per gli sgravi fiscali in Italia, vuoi per i tre croati già in rosa, vuoi perché il buon Luca ami il risotto alla milanese; sta di fatto che sono stati i suoi agenti a contattare la nostra dirigenza. Un titolare della squadra più forte del mondo cerca noi, proprio noi!

Immagino il nostro Ausilio tutto preso nel completare la rosa, indeciso se puntare gli ultimi gettoni sul giovanotto di belle speranze Barella, oppure se buttarsi sul poco sobrio ma esperto Vidal. Proprio quando Piero sembrava aver preso una decisione ecco che squilla il telefono. Un prefisso croato, avrà pensato che fosse Brozovic ancora brillo dai festeggiamenti per l’ottimo mondiale, invece no.

-“Pronto signor Ausilio?”

-“Si, chi è?”

-“Salve sono Davor Curkovic”

-“Ah…(e chi è mo questo). Come posso aiutarla signor Curkovic?”

-“Senta per caso la sua squadra è interessata all’acquisto di un buon centrocampista?”

-“In effetti sì! Guardi ci stavo lavorando proprio adesso.”

-“Posso proporle un mio assistito? Sa dopo tanti anni avrebbe voglia di una nuova avventura.”

-“Certo, chi è il suo assistito?”

-“Luka Modric.”

-“……”

-“Pronto? Ausilio? È ancora lì?”

Non mi sorprenderebbe scoprire che il buon Piero sia stato vittima di un mancamento al pronunciare di quel nome da parte dell’agente croato.

Ma cosa sappiamo noi in realtà di questa trattiva? In pratica nulla; non sappiamo quando è nata, non sappiamo su che basi economiche si sia sviluppata, non sappiamo a che punto sia. L’unica cosa che sappiamo è che la trattativa esiste, ed è entrata nella sua fase finale, nel bene o nel male si vedrà. Dalla Spagna ci avvertono che il potente Florentino Perez ha tuonato: “Volete Modric? Bene, portatemi 750 milioni!”

Chiaro che se le basi fossero davvero queste non sarebbe neanche nata una trattativa. In realtà sembra che lo snodo cruciale per il buon esito di questa operazione sia un incontro, anzi un faccia a faccia tra il Presidente del Real e il classe ’85 croato. Da quello che sappiamo Modric è arrivato ieri pomeriggio a Madrid e in qualsiasi momento potrebbe avvenire questo faccia a faccia decisivo. Il nostro eroe si recherà nel quartier generale dei Galacticos, dove il potente Florentino, seduto sul suo trono ornato dalle tredici coppe dei campioni, attende impaziente di confrontarsi con la sua stella.

Sono tante le carte che il capo supremo dei madrileni può giocarsi; da un ricco aumento al contratto vincolante fino al 2020. Eppure il nostro eroe non si darà per vinto, in cuor suo sa di poter far leva sui tanti trofei che ha contribuito a portare alla corte del suo Re, e che ora adornano il suo trono. In cambio di tutte queste coppe, il buon Luka chiede soltanto di essere lasciato libero di andare, in cerca di nuove avventure degne del suo talento.

Okok, ho romanzato un po’ il tutto ma capitemi; la sveglia è suonata da poco ed io sono in parte ancora nel mondo dei sogni. Solo in parte però, perché la trattativa è reale e noi interisti stiamo sognando ad occhi aperti. Non svegliateci per favore, lasciateci sognare. Dopo tanti anni di buio ce lo meritiamo davvero.