Il mercato estivo dell’Inter, finora caratterizzato da note dolci e amare, ha messo i tifosi di fronte ad una vera e propria rivoluzione dei componenti di quella ‘vecchia guardia’ che per tanti anni ci ha accompagnati, nel bene e nel male, attraverso centinaia di partite. Questo importante cambiamento, unito alla nuova gerarchia per la fascia da Capitano, ha reso evidente la necessità di rintracciare due nuove figure solide all’interno dello spogliatoio che possano fungere da guida per la prossima stagione. La novità è stata sicuramente la fascia di vice-capitano affidata a Barella, affiancato dal capitano Lautaro, sempre più un pilastro dell’identità di questa squadra. In questo articolo condurremo un’analisi del numero 10 argentino, tra vecchie e nuove responsabilità, in questo specifico ruolo che ha già ampiamente dimostrato di poter ricoprire.

Un nuovo partner d’attacco: Marcus Thuram

Circa un mese fa, grazie al blitz improvviso di Marotta e Ausilio, Marcus Thuram ha scelto senza esitazioni la sponda neroazzurra di Milano, guadagnandosi il rispetto e l’acclamazione di tutto il tifo interista. Attaccante imponente e fisico, comincia ad affermarsi tra Sochaux e Guingamp per poi ottenere la definitiva consacrazione tra le fila del Borussia Monchengladbach. Durante questa sua ultima esperienza ha totalizzato 44 goal e 29 assist in 134 presenze, dimostrando così di essere un potenziale ottimo partner d’attacco per giocare al fianco di Lautaro Martinez. I due, infatti, riescono a completarsi a vicenda sia sotto il lato tecnico che in quello fisico: anche se Thuram non sembra essere esattamente un attaccante prolifico come il Toro, riesce a donare quella fisicità fondamentale all’attacco per il gioco di Inzaghi, venuta a mancare dopo l’addio di Lukaku.

Lukaku, addio: Cosa lascia e come cambia l’attacco, ‘orfano’ del belga

Le dinamiche di questo calciomercato non smettono mai di stupire, e proprio in questi giorni tutti noi siamo rimasti sorpresi e delusi da quanto accaduto intorno alla vicenda Lukaku. Nonostante i tentativi di riavvicinamento da parte dell’ex attaccante neroazzurro, sembra che la società abbia definitivamente chiuso tutte le porte per un suo eventuale ritorno. Durante le ultime due stagioni abbiamo potuto vedere quanto importante fosse la fisicità della punta, caratteristica costantemente ricercata da Simone Inzaghi per il gioco offensivo. La mancanza di Lukaku potrà farsi sentire in questo senso ma decisamente meno sotto il punto di vista realizzativo, dove il belga ha alternato luci ed ombre in più di un’occasione, nonostante il suo bottino di 78 goal durante tutti gli anni passati a Milano. A causa di un suo lungo infortunio quest’anno il minutaggio della Lu-La in campo è stato sensibilmente ridotto, non compromettendo però il feeling tra i due interpreti, che, salvo qualche rara occasione, si è sempre notato indistintamente. Marcus Thuram entra dunque in scena proprio per sostituire e compensare la fisicità che attualmente manca all’attacco neroazzurro, fornendo a Lautaro un partner che, dati alla mano, risulta essere molto più freddo sotto porta del suo predecessore.

La fascia da Capitano

Se proviamo a pensare al modo in cui Lautaro Martinez ha ereditato questa fascia già in qualche occasione durante la passata stagione, non c’è bisogno di spiegare l’estrema prova di carattere, azzerando qualsiasi tipo di pressione e rendendosi fin da subito l’indiscusso leader della squadra in uno storico cammino stagionale. In un calcio sempre più povero di bandiere, il numero 10 dell’Inter si sta decisamente confermando come un’anomalia del sistema, entrando nel cuore di tutti i tifosi neroazzurri.