L’Inter di Spalletti continua il suo percorso immacolato in serie A riuscendo a strappare un pareggio a Torino contro una Juventus decisamente determinata ad effettuare il sorpasso ma che alla fine non è riuscita ad aver ragione del sistema di gioco e di difesa preparato dal nostro condottiero, Luciano Spalletti. Dunque dopo 16 partite l’Inter si issa solitaria in classifica con 40 punti, frutto di 12 vittorie e 4 pareggi, con un vantaggio di 1 punto sul Napoli e due sulla Juventus. La Roma, con una partita da recuperare è 3 punti sotto i bianconeri mentre la Lazio, con due partite da recuperare, è 6 punti sotto i campioni d’Italia.

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La partita da noi ben impostata ed approcciata ha piano piano cambiato inerzia, passando dal nerazzurro al bianconero dapprima a causa di parecchi scivoloni dei nostri sul terreno di gioco, poi per molti nostri banali errori di impostazione del gioco e poi, soprattutto nei primi 30 minuti del secondo tempo, per la grande pressione che la squadra di Allegri ha saputo imprimere al match con noi nerazzurri che abbiamo però sempre resistito, a volte grazie al duo Miranda-Skriniar, a volte grazie ad Handanovic, a volte grazie alla traversa ed a volte grazie ad un Mandzukic decisamente poco concreto e per nulla lucido sotto porta. I padroni di casa, in contumacia Buffon, hanno rinunciato al duo Dybala – Douglas Costa preferendo la verve di Cuadrado e l’ardire di Mandzukic, per l’appunto. Dal canto nostro noi abbiamo schierato un centrocampo molto tecnico con il trio Borja Valero – Vecino – Brozovic a dettare i ritmi di gioco.

Al di là delle speranze ardite di ognuno di noi, il punto ottenuto in terra piemontese è da salutare con positività perché si è trattato dell’ennesimo test superato non parcheggiando il pullman davanti ad Handanovic ma cercando, per quanto possibile, di impostare un gioco che vada oltre il lancio lungo per la testa di Icardi o chi per lui. L’Inter infatti, anche nella tana del leone, non ha mai perso la calma ed ha sempre cercato di giocare palla partendo dalla difesa o da Borja Valero. Ovviamente la cosa non è stata semplice perché al nostro cospetto c’era la Juve che si è ben opposta alla nostra manovra con pressing su Borja Valero ed in fascia, rendendo Perisic e Candreva innocui ed Icardi poco più che spettatore non pagante. Da sottolineare come però la squadra tutta abbia difeso e sofferto da squadra, tutti assieme, aiutandosi l’uno con l’altro, dall’inizio alla fine.

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Archiviata la trasferta torinese i ragazzi sono attesi martedì 12 dicembre dall’impegno casalingo di coppa Italia contro il Pordenone dove ci si aspetta un ampio turno over, prima delle sfide in casa il 16 dicembre contro l’Udinese ed a Reggio Emilia il 23 dicembre contro il Sassuolo, prima del match di fine anno contro la Lazio. Battere il Pordenone e raccogliere due vittorie contro friulani ed emiliani darebbe un connotato decisamente interessante a questo girone d’andata praticamente perfetto.

In questo weekend si è festeggiato il compleanno del mitico Peppino Prisco: oh Peppino da lassù che ci guardi sappi che ci manchi immensamente. Sei stato uomo di grande valore, alpino coraggioso, avvocato di fama ed interista autentico, simbolo dei veri valori che essere interisti impone. I tuoi insegnamenti in fatto di stile, ironia e classe sono attualissimi oggi più che mai.