In casa Inter, la pausa nazionali dovrebbe aver regalato un sorriso grande, anzi tre. Il condizionale è d’obbligo perchè ci si aspetta la riprova al momento del ritorno del campionato e delle coppe. I tre sorrisi, grandi così, li ha regalati Romelu Lukaku che, nella sfida del Belgio contro la Svezia di Ibra, ha siglato una tripletta.

Il tris con i diavoli rossi

Il Belgio ha avuto la meglio rispetto alla Svezia. Il risultato non ammette repliche da parte di Ibra e compagni. Un secco e perentorio 3-0 che ha messo in luce il gigante buono Romelu Lukaku.

Il tabellino è tutto riempito dalla possenza e dalla capacità di andare in gol del numero 10 che ha voluto rispondere alle critiche nella maniera migliore possibile, ovvero trascinando la sua nazionale nella prima sfida dell’Europeo.

Questa tripletta aiuterà, sicuramente, il giocatore a ritrovare la felicità perduta nei passati mesi di stagione, ma, soprattutto a ritrovare se stesso, per il suo bene e per quello dell’Inter

L’Inter l’aspetta, per sè e per il futuro

Ritrovata la felicità con la maglia della nazionale, è giunta l’ora di ritrovarla definitivamente anche con la casacca nerazzurra. Se l’aspettano tutti: Inzaghi, la società e i tifosi che guardano al prossimo mese d’aprile come ad una scalata all’Olimpo che può trasformarsi in una discesa all’inferno. Dipende tutto, o quasi, da noi..e da Lukaku

Fiorentina in campionato, Juventus in Coppa Italia, Salernitana, Benfica in Champions, Monza, ancora Benfica, Empoli, il ritorno di Coppa con la Juve e Lazio. Aprile è un mese terribile sulla carta che potrebbe trasformarsi, però, nel mese più dolce del mondo a patto che si superino in maniera positiva tutti questi scogli. Come fare?

Oltre che con l’applicazione di tutti, anche attraverso i gol del numero 90 che, soprattutto in alcune sfide come quella di Lisbona, dovrà caricarsi la squadra sulle spalle e trascinarla oltre l’ostacolo rappresentato dall’ex Joao Mario e dai suoi compagni. Lukaku ha molteplici motivi per farlo. Oltre ai risultati di squadra, Big Rom deve dimostrare di guadagnarsi il rinnovo del prestito e la conseguente permanenza a Milano che, potrebbe voler dire, ricongiunzione con Conte, il tecnico che più l’ha valorizzato. Riuscirà nell’impresa? Se lo augurano tutti, dalla società ai tifosi passando per Simone Inzaghi e tutta la truppa nerazzurra

Attacco in panne tra difficoltà e partenze

L’attacco dell’Inter, in questo momento, è un rebus da risolvere. Detto di Lukaku, Dzeko è in difficoltà, Lautaro è scarico e Correa è lontano da ritrovare se stesso.

Il centravanti bosniaco, che ha tirato la carretta per praticamente tutto il girone d’andata, con risultati egregi, ma ora sta pagando il conto presentatogli dall’età che dice 37 primavere. Inoltre, in nazionale, sembra aver accusato qualche acciacco che preoccupa un po’ tutti a Milano. Si spera possa riprendersi al più presto perchè la sua esperienza serve come il pane

Lautaro è l’emblema dell’attacco nerazzurro. Ma da solo, di certo, non può portare in salpo la nave nerazzurra in questo aprile che promette burrasca, una burrasca che si spera possa essere trasformata nel sole più bello del mondo. Il toro sarà presente al proprio posto, ma ha bisogno dei propri compagni di reparto…

 

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Ecco, a tal proposito, dalla lista degli attaccanti nerazzurri, possiamo, praticamente, depennare Joaquin Correa. Quasi mai, se non in alcuni sporadici momenti, utile veramente alla causa nerazzurra da quando, nell’estate dell’addio di Lukaku, è arrivato alla corte di Simone Inzaghi che l’ha fortemente voluto.

L’inizio sembrava promettere bene. Sembrava appunto. Dopo la doppietta a Verona, il Tucu ha cominciato a balbettare dal punto di vista dei gol e del rendimento arrivando al punto in cui San Siro fischia appena mette piede in campo. Quelle poche volte che l’ha fatto in realtà, perché Correa è stato vittima di molti infortuni che ne hanno intaccato la fragilità, non solo muscolare, ma anche psicologica. In estate sarà addio, con una minusvalenza sicura rispetto ai 31mln pagati. Doveva essere amore, invece è finita male.

Il presente tuttavia è adesso. E l’Inter lo deve vivere al massimo, magari con i gol di Lukaku che per ora ha dato 3 sorrisi al Belgio, (e all’Inter..)

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