In casa nerazzurra c’è ottimismo dopo la vittoria contro il Napoli, nell’attesa di ciò che dirà la Champions, nello scontro fondamentale contro lo Shakthar. La partita contro i partenopei ha visto, tra i protagonisti, l’ulteriore affermazione di due ragazzi italiani, Ranocchia e Darmian, che ancora una volta hanno risposto presente alla chiamata di Simone Inzaghi. Il Made in Italy in casa nerazzurra funziona.

Made in Italy: Andrea Ranocchia….

Alzi la mano chi, al momento della notizia dell’infortunio di De Vrij, non ha tremato al pensiero che Andrea Ranocchia dovesse marcare Oshimen. Probabilmente chi la alza è bugiardo. Ebbene cari tifosi nerazzurri, Ranocchia è stato ancora una volta impeccabile concedendo, di fatto, poco o nulla all’attaccante nigeriano e ai suoi compagni di reparto. Preciso, puntuale ed impeccabile come sempre dimostrato fino a qui. Anche nella partita con l’Udinese, Froggy, è stato semplicemente perfetto nella sua prestazione annullando l’attacco friulano ridotto a non più di due conclusioni verso la porta di Handanovic.

Ranocchia si è presentato sul palcoscenico della Serie A, anni or sono, in compagnia di Leonardo Bonucci. I due facevano coppia al Bari e poi mentre Bonucci ha trovato fortune, con Barzagli e Chiellini, alla Juventus, Ranocchia è rimasto “impantanato” nelle annate storte nerazzurre con tanto di fascia da capitano sfilata in favore dell’ex Mauro Icardi. Leader silenzioso, mai una lamentela o una parola fuori posto. Andrea Ranocchia può (ri)prendersi ulteriormente l’Inter tra poche ore quando si riaccenderanno le luci a S.Siro per una notte di Champions League. E lo stesso Andrea, ricordiamolo ha rinnovato per un anno (riducendosi lo stipendio) pur di giocare ancora con l’Inter.

….e Matteo Darmian

Signori e signori, D’Artagnan! Molti tifosi nerazzurri, probabilmente la maggior parte, hanno storto il naso quando l’Inter l’anno scorso ha comprato Matteo Darmian. Non era ritenuto giocatore utile in una rosa che puntava a riprendersi lo scettro in Italia. Mai ragionamento fu più sbagliato. Inizio da comprimario, Hakimi e Perisic erano altri giocatori rispetto al nuovo arrivato. Pian piano Darmian ha fatto valere il Made in Italy con gol e prestazioni. Gol a Glabach per tentare di tener viva la speranza Champions. Gol pesantissimi in partite complicate, in casa, contro Cagliari e Verona, vinte 1:0. Darmian si è ritagliato un ruolo da protagonista in una rosa di tutto rispetto.

 

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Quest’anno? Un solo gol all’attivo ma non banale. Ha aperto la rimonta sul campo della Fiorentina laddove altri, recentemente, hanno lasciato punti. Darmian non è Maicon, non è Cancelo e non è Hakimi. Darmian è Darmian ma questo giocatore qua fa ottimamente ciò che gli viene chiesto ed in questo momento è molto utile alla causa. Le sue prestazioni fino a questo momento sono state sicuramente più che positive. Si ha sempre la sensazione che pur non facendo giocate raffinate riesca sempre ad essere efficace rispetto a quanto gli viene chiesto facendosi preferire, ad ora, ad un innocuo Dumfries.

Il Made in Italy silenzioso dell’Inter funziona alla grande. Difficile potranno venire buoni per la nazionale di Roberto Mancini. Molto più facile che possano aiutare l’Inter ha difendere sul campo il tricolore con prestazioni ottime e, perché no, gol importanti! Lunga vita a Ranocchia e Darmian