Che bomba quella scoppiata in casa Juve questa settimana: da quando Beppe Marotta ha annunciato il suo addio da Torino, il nome del noto dirigente sportivo pluripremiato (in campo e fuori) è stato accostato – a torto o a ragione – anche all’Inter, che sul tema dirigenti è sempre molto attenta. Secondo i giornali l’ipotesi neroazzurra sarebbe al momento quella più concreta. La domanda, anzi, le domande sorgono spontanee: ma perché? Perché Marotta? Chi è Marotta?
Chi è Marotta?
Marotta è l’uomo forte di cui ha bisogno l’Inter a livello dirigenziale? Probabile. Probabilmente sì. Sicuramente l’Inter ne ha bisogno da tempo e Marotta ha tutte le caratteristiche per esserlo (il suo CV parla chiaro non solo per gli ultimi successi alla Juventus). Ed ecco che serve una figura “alla Marotta” nell’Inter, ma nel ruolo di Marotta, non tanto per prendere uno. E qui cade il primo mito.
Marotta e Ausilio
Marotta è (stato) Amministratore Delegato e Direttore Generale della Juventus, doppio ruolo che negli anni lo ha portato a essere di troppo, sovrastato dalla sua stessa creatura, quel Fabio Paratici con cui spesso è stato “confuso” nel ruolo di direttore sportivo. Ed ecco che, dalla ragione (“prendere Marotta in dirigenza”), si passa al torto: Marotta non è un direttore sportivo né lo è mai stato, pertanto non è la figura che può sostituire Piero Ausilio, che già di suo in passato non si è fatto sovrastare dal “collega” Walter Sabatini, figuriamoci da un dirigente con altre mansioni… L’ipotesi Marotta al posto di Ausilio, quindi, è da scartare. Ausilio come Paratici con Marotta supervisore? Improbabile anche questo.
Marotta come Antonello
All’Inter da anni manca la figura del direttore generale, in pratica da quando Marco Fassone venne silurato per incongruenze con la figura di Michael Bolingbroke, amministratore delegato poi rimpiazzato dall’attuale Alessandro Antonello, che negli ultimi mesi ha scalato le gerarchie in casa Inter, diventando un punto di riferimento per tutta la società. In pratica la figura vacante in casa Inter è quella del direttore generale, non dell’amministratore delegato, infatti neanche la scrivania di Antonello dovrebbe tremare come si è detto in queste ore. Ma se né Ausilio né Antonello rischiano, chi potrebbe fare spazio a Marotta? Altra bella domanda….
Marotta con Gardini
Proprio perché l’Inter è senza direttore generale in organigramma e Marotta andrebbe a colmare questa lacuna. In pratica, invece, Marotta andrebbe a gestire la società in più campi, perlo più commerciali e finanziari, quindi qualche uomo (più di Erick Thohir che di Jindong Zhang, ovviamente…) potrebbe cadere, a partire dal silenzioso Giovanni Gardini, che dell’Inter è il Direttore Operativo, figura moderna e spesso affiancata a quella di Ausilio, anche dallo stesso Luciano Spalletti che li nomina in coppia come “direttori” anche quando l’argomento è il mercato, argomento sì di Ausilio, non di Gardini né di Marotta. Il discorso, quindi, è sempre lo stesso: a che serve Marotta all’Inter? Perché a qualcosa effettivamente serve (anzi, servirebbe…), ovvio, se no non se ne parlerebbe nemmeno.
Marotta e i tifosi dell’Inter
Marotta come dirigente forte e nello specifico come direttore generale potrebbe dire la sua, affiancando Antonello in alcuni discorsi e dando – con la piena fiducia della proprietà Suning – l’OK ad Ausilio per completare alcune operazioni. Ma quindi Marotta è l’uomo giusto per l’Inter? A questa domanda è difficile dare risposta. E come la prenderebbero i tifosi? In centinaia hanno scritto sul nosro forum, opponendosi fortemente all’arrivo dell’ex-Juve all’Inter. I tifosi però ragionano da tifosi e la società è bene che faccia valutazioni al di là del passato di Marotta che rimane un dirigente di altissimo livello e che guarda caso in questo momento manca all’Inter.
In conclusione siamo sicuri che Marotta all’Inter con qualche vittoria e qualche ottimo acquisto dal mercato farebbero dimenticare il “brutto” passato del dirigente ex Juve.