Ancora manca l’ufficialità ma ormai possiamo considerare Giuseppe Marotta l’amministratore delegato dell’Inter. Il diretto interessato lo ha confermato due giorni fa quando, in occasione della premiazione con il Radicchio d’Oro a Castelfranco Veneto, ha definito il suo passaggio ai nerazzurri come “possibile”. Anche l’attuale (e finora unico) amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, ha messo le mani avanti sul possibile arrivo di Marotta con queste affermazioni: “Beppe Marotta è un grande manager, ma in questa fase bisogna sempre aspettare. Come in tutti i business, finché non c’è la firma non si può dire che le cose siano fatte”, aggiungendo poi che “chiunque possa dare un contributo per aiutare a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti è il benvenuto.”

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Tutti i nomi per la prossima estate

Ogniqualvolta che arriva un nuovo dirigente, si scatena l’entusiasmo per la possibile campagna acquisti; fior fiori di giocatori vengono accostati ed alcuni vengono già dati per acquistati, mentre altri preferiscono sviare qualsiasi discorso inerente ad un trasferimento. Anche per il suo arrivo non si fa eccezione: ancora non è giunta la firma dell’ex ad della Juventus ma già si pensa ai prossimi colpi che l’Inter dovrà effettuare nei mercati di gennaio e, soprattutto, quello estivo per avvicinarsi ai rivali bianconeri.

Alcuni li conosciamo già: Luka Modric, Anthony Martial, Salvio, Hector ed Ander Herrera, Alcantara Rafinha e Federico Chiesa. Altri, come Gianluca Mancini, Jacob Andersen e Sandro Tonali, sono stati accostati alla Beneamata nelle ultime settimane, da quando le voci sull’arrivo di Marotta si sono fatte sempre più frequenti. Come prevedibile, solo i primi 7 nomi stuzzicano veramente il palato del tifoso interista ed a ragione, dovendo l’Inter acquistare i campioni per superare il Napoli e competere con la Juventus per lo scudetto. Giocatori come Mancini, Tonali o Andersen vengono considerati tuttalpiù come un investimento che frutterà tra 3-4 anni, almeno.

I profili più noti

Analizziamo ora i profili dei giocatori accostati e la loro collocazione tattica nello scacchiere di Luciano Spalletti. Cominciamo con quelli già noti ai tifosi:

Luka Modric

Non c’è bisogno di alcuna presentazione per il centrocampista croato. Abbiamo seguito appassionatamente il braccio di ferro tra lui e Florentino Perez in estate e sappiamo come è andata. Qualcuno si è chiesto quale potesse essere la sua collocazione nel 4-2-3-1 spallettiano; una domanda che stupisce poiché uno con le sue caratteristiche e la sua caratura può giocare benissimo in qualsiasi modulo. Possibile un suo trasferimento a gennaio? Assolutamente no. Il croato rimane una pedina fondamentale per il Real ed in ogni caso servono almeno 50 milioni per il suo cartelliino e la società nerazzurra fino a luglio deve procedere con molta cautela per uscire definitivamente dal Settlement Agreement. Le probabilità di un suo arrivo a Milano rimangono comunque molto basse.

Rafinha

Uno dei beniamini del popolo interista, in molti lo rivorrebbero in nerazzurro già a gennaio. Il suo prezzo si è quasi dimezzato rispetto a quanto chiedeva il Barcellona a luglio (circa 25 milioni) ma per un suo arrivo è necessario cedere a titolo definitivo uno tra Joao Mario e Candreva.

Federico Chiesa

Abbiamo già trattato dell’esterno viola questa estate, quando si ipotizzava un suo passaggio in maglia nerazzurra come risposta alla Juve per il colpo CR7. Le sue prestazioni sono sotto gli occhi di tutti ma l’ostacolo principale è il prezzo: i Della Valle, mai teneri con l’Inter quando si tratta di cedere i propri gioielli, chiederanno cifre folli a fine stagione per privarsi del loro miglior giocatore. Per questo, un suo approdo a Milano è poco probabile.

New entry

Nelle ultime settimane, oltre ai soliti nomi, sono stati accostati altri giocatori. Vediamo quali:

Anthony Martial

Il francese del Manchester united viene seguito costantemente da settimane poiché andrà in scadenza di contratto a giugno e dunque potrebbe firmare per i nerazzurri sin da febbraio. Ancora giovane (ha 22 anni), è un attaccante esterno molto rapido che all’occorrenza può anche giocare come punta; utilissimo, dunque, sia per il 4-3-3 sia per, eventualmente, passare un classico 4-3-1-2. Considerato che venne acquistato nel 2015 per 60 milioni di euro, un suo tesseramento potrebbe rivelarsi un affare in stile De Vrij.

Salvio

L’esterno offensivo del Benfica, classe 1990, è nella lista dei papabili per rafforzare la rosa nella prossima stagione. Anche nel suo caso, a febbraio sarà libero di firmare con chiunque ma bisogna fare attenzione perché ci sono molti club che seguono l’esterno di Avellaneda. un suo arrivo implicherebbe la cessione di uno tra Candreva e Politano; considerata l’importanza che ha quest’ultimo per Spalletti, è certo che a dire addio ai colori nerazzurri sarebbe l’ex Lazio.

Hector&Ander Herrera

Nessuna parentela tra i due che condividono solo il ruolo (centrocampisti) e la situazione contrattuale. Il primo, messicano, milita nel Porto, dove ha segnato 25 reti in 5 stagioni, e può ricoprire il ruolo di mezz’ala, mediano e trequartista; il secondo, spagnolo, milita invece nel Manchester United dove ha segnato 15 reti in 4 anni. Come il suo collega messicano, può essere schierato sia davanti alla difesa che come trequartista e come Hector Herrera è in scadenza di contratto; possibile che uno dei due possa arrivare in saldo a gennaio per rafforzare la mediana?

Investimenti sul futuro

I meno “graditi” dai tifosi  rimangono Mancini, Andersen e Tonali. Meno graditi, beninteso, non per il loro valore (tutto da scoprire) bensì perché ancora acerbi: Mancini ed Andersen si stanno mettendo in mostra in questo campionato ed a luglio i nerazzurri potrebbero provare l’assalto ad uno dei due; la conditio sine qua non deve essere la partenza di Joao Miranda, sempre più destinato alla panchina con la presenza di due ottimi difensori come Skriniar e De Vrij. Sandro Tonali si sta mettendo in mostra in serie B con la maglia del Brescia ed è visionato, oltre dall’Inter, anche da Juventus, Milan e Roma. Non male per un 18enne che viene considerato l’erede di Andrea Pirlo.

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