Venerdì 1 settembre, alle ore 20, si è chiusa la sessione estiva del calciomercato. Un altro mercato all’insegna del costo 0 per Marotta e Ausilio che, scottati anche dalla vicenda Lukaku, hanno fatto il possibile per dare una rosa competitiva ad Inzaghi una rosa competitiva. Ci sono riusciti? Siamo più forti della scorsa stagione? La parola spetta al campo, ma, intanto, proviamo a dire la nostra
I guardiani sono cambiati
Come avevamo già accennato in passato, i 3 guardiani a difesa della porta nerazzurra sono cambiati. Onana, Handanovic e Cordaz hanno lasciato spazio a Sommer, Audero e Di Gennaro. La valutazione è sospesa al momento perchè se da un lato è vero che, soprattutto nel confronto tra i due titolari, qualcosa è stato perso, è altrettanto vero che, nelle prime tre sfide Sommer ha saputo mantenere la porta inviolata risultando decisivo, soprattutto nel finale di Cagliari, con un intervento importante a pochi minuti dal termine. Certo Onana aiutava la squadra nello sviluppo del gioco con i piedi, ma non sono caratteristiche che non si possano allenare anche per Sommer che, comunque, in tal senso, non sembra proprio uno sprovveduto.
Ingiudicabili gli altri due componenti poiché non ancora chiamati, veramente, in causa, ma se, ultimamente, veniva spesso criticato Handanovic per essere fermo, già che Audero si muova rappresenta un upgrade. Giudizio sospeso, dunque, ma, probabilmente, non si è perso più di quanto si pensi.
Skriniar dimenticato con Benji, poi le certezze
La difesa nerazzurra è ripartita dalle proprie certezze e le ha completate con un innesto per il futuro e con il sostituto di Milan Skriniar che ha voluto cercare fortuna a Parigi.
In queste prime partite, Inzaghi è ripartito dalle certezze. Le prime hanno riguardato, anche per causa di forza maggiore, (si veda acquisto Pavard), la difesa. L’ unico cambio, rispetto alla finale di Istanbul, è stato De Vrij al posto di Acerbi, infortunatosi a pochi giorni da Inter-Monza. Il terzetto Darmian-De Vrij-Bastoni ha ben figurato nei primi 270 minuti di campionato, ma dopo la sosta ci aspettiamo qualche potenziale modifica. La partita sarà di quelle importanti. La stracittadina, quinta dell’anno 2023, arriva alla quarta giornata come l’anno scorso. Se da un lato non sarà decisiva in termini di classifica, dall’altra la possibilità di fare emplein di derby nell’anno solare stuzzica e non poco. Ma che difesa vedremo?
Sicuramente, a meno di cose clamorosissime, non sarà ancora tempo per Bisseck di esordire da titolare al Meazza. La certezza effettiva sarà rappresentata da Bastoni sul centro-sinistra, nazionali permettendo, mentre per gli altri due posti è bagarre segno di una profondità del pacchetto che, considerato che Skriniar ha abdicato a metà anno, è più forte e più completo rispetto alla stagione passata. Pavard-Darmian e Acerbi-De Vrij rappresentano ballottaggi che tutti gli allenatori del campionato vorrebbero avere. Il difensore francese ha una caratura ed un profilo internazionali, oltre ad una duttilità che gli permette di sostituire, anche, il perno centrale della difesa a tre. Il pacchetto difensivo è più forte dello scorso anno, senza dubbio
Mercato a costo zero, ma il centrocampo è top
Il settore del campo che ha visto un upgrade importante è stato il centrocampo. Se da un lato sono usciti Brozovic e Gagliardini, non con troppi rimpianti quest’ultimo, dall’altro le entrate hanno sicuramente contribuito a rinforzare la rosa nel ruolo.
Cuadrado e Carlos Augusto sugli esterni, a fare da vice a Dumfries e Di Marco, Frattesi, il rientrante Sensi e Klaassen a dar manforte alla batteria di centrali che era già, comunque, composta da Calhanoglu, Barella, Mkhitaryan e Asllani, non gente qualunque, ma gente che in Serie A, soprattutto, può far valere le proprie ragioni. I dualismi che si vengono a creare non dovranno essere visti come delle cose negative, quanto, piuttosto, come delle opportunità per accrescere il valore della squadra e dare soluzioni in più anche a gara in corso.
Soprattutto in mezzo si sono venute a creare delle coppie che favoriranno le rotazioni di Simone Inzaghi, soprattutto a partire dal 20 settembre quando inizierà la Champions League. Frattesi può sia sostituire Barella che giocare insieme al connazionale sostituendo il non più giovanissimo armeno. Sensi, se integro, rimane una mezz’ala di assoluta qualità che, considerato che è fuori dalla lista Champions, potrà dire la sua sul palcoscenico nazionale. Asllani e Klaassen rappresentano dei jolly. L’olandese può giocare dovunque nei 3, anche se le caratteristiche sono prettamente offensive. Kristian, invece, è il sostituto naturale di Calha, ma non è detto che non possa tornare utile come mezz’ala di palleggio.
7 centrocampisti centrali possono sembrare tanti, ma che l’Inter abbia migliorato la rosa a disposizione di Inzaghi nella zona, forse più importante del campo, considerando anche i 4 esterni, è fuor di dubbio.
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L’attacco è un rebus, dovesse girare…
L’attacco rappresenta il punto di domanda dopo il mercato nerazzurro. Se Lautaro rappresenta una certezza e Sanchez, pur non scaldando particolarmente i cuori dei tifosi, un miglioramento rispetto a Correa, sono Thuram e Arnautovic a destare qualche dubbio rispetto ai giocatori che li hanno preceduti.
Il francese, in gol domenica dopo due buone prestazioni con Monza e Cagliari, è chiamato a non far rimpiangere Lukaku, reo di un voltafaccia senza precedenti. Riuscire ad eguagliare il proprio score personale di 13 gol sarebbe già una buon punto di partenza per assicurare più gol possibili all’attacco nerazzurro. Arnautovic, invece, è il sostituto numerico di Dzeko. Dopo un buon impatto nella gara con il Monza, si è reso meno pericoloso con Cagliari e Fiorentina. Da lui Inzaghi potrebbe aspettarsi una decina di gol. Ce la farà?
Ad oggi l’attacco nerazzurro è un punto di domanda che sulla carta ha qualcosa in meno dell’anno scorso, ma dovesse iniziare a girare, Inzaghi e i tifosi potrebbero divertirsi
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