Il mondiale ha dimostrato, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, le incredibili qualità dei croati nerazzurri. L’Inter che verrà non può fare a meno delle loro doti, ora tocca alla società blindarli e renderli centrali nel progetto.

Russia2018 volge al termine, resta soltanto l’ultimo atto, il gran finale tra Francia e Croazia. Indubbi protagonisti di questa spedizione sono Ivan Perisic e Marcelo Brozovic, giocatori chiave della nazionale croata e imprescindibili pilastri dell’Inter che verrà. Entrambi, per ragioni diverse, in questi anni in nerazzurro hanno vissuto di altalenanti fortune ma oggi, a prescindere da chi uscirà vincitrice domenica, sono chiare a tutti le loro qualità. Non resta che accoglierli a braccia aperte nel ritiro della Pinetina e, dopo ciò, blindarli per metterli al sicuro dagli sguardi provenienti da tutta Europa.

Perisic

Ivan Perisic, definito recentemente “Mister Fantastic” dal profilo Twitter dell’Inter. Effettivamente è difficile trovare un aggettivo che definisca meglio la nostra ala sinistra. Ma cosa lo rende “fantastic”? Beh qui la vera difficolta è capire da dove iniziare con gli elogi, stiamo parlando di un giocatore con la perenne capacità ad andare in doppia cifra, tra gol e assist ha messo il suo sigillo più di 20 volte l’anno scorso. Ma le sue qualità non riguardano soltanto il lato realizzativo, basti pensare alle corse da centometrista che compie in ogni partita, non si risparmia mai e nelle partite in cui, secondo taluni, il croato si “assenta”, in realtà compie uno straordinario lavoro in fase di copertura, dedicandosi a pieno alla fase difensiva. Sono pochissimi oggi gli esterni che accettano di fare il lavoro a tutto campo che Perisic adempie quotidianamente. L’anno scorso solo le eccezionali doti persuasive di mister Spalletti hanno impedito allo United del nostro amato Mou di portarcelo via. Lo stesso Mou al termine della partita contro l’Inghilterra non ha tardato nel fargli i complimenti a mezzo stampa, definendolo come “unico nel suo genere”. Oggi un’Inter senza Perisic non è da prendere in considerazione, sostituire la sua dote realizzativa è forse possibile, ma sostituire la mole di lavoro che mette a disposizione della squadra in ogni partita no, non è assolutamente possibile. Adesso la partita si sposta sul fronte societario, sta alla nostra dirigenza far capire al giocatore la sua centralità nella prossima stagione, nel frattempo noi continuiamo a godercelo in questo atto conclusivo della Coppa del Mondo, pronti ad applaudire ancora una volta il nostro “Mister Fantastic”.

 

Brozovic

Assurdo come sembrino lontane, oggi, le cupe serate di gennaio. Serate nelle quali il nostro Marcelo stava già programmando la sua nuova avventura a Siviglia. Da parte sua c’era la voglia di trovare una piazza che non lo fischiasse ad ogni tocco della sfera e, da parte nostra, la volontà di non vedere più in campo un giocatore totalmente svogliato. Poi qualcosa è accaduto, Brozo resta all’Inter e nel mese di marzo, con lo sbocciare della primavera, è sbocciato anche il classe ’92. Incredibile la sua trasformazione, le sue qualità tecniche erano indubbie ma esse, fino a quel momento, erano un mero artificio teorico, nessuno lo aveva ancora visto utilizzarle in toto. Spalletti gli cambia collocazione tattica, lo sposta davanti la difesa e puff, magia! Brozovic come nella più bella delle favole si trasforma in uno centrocampista coi fiocchi, capace di smistare palloni con precisione millimetrica e allo stesso tempo di fungere da diga in mezzo al campo, rincorrendo ogni pallone come se si giocasse una finale. Questo mondiale ha confermato la sua trasformazione, anzi con esso ha dimostrato con fierezza la sua affidabilità, facendosi trovare sempre pronto per garantire l’appoggio facile ai compagni e smistando palloni da destra a sinistra. In cinque mesi tutto è cambiato, solo una cosa resta inalterata purtroppo, la clausola da “soli” 50 milioni. Nel mercato odierno una clausola del genere rappresenta una ghiotta opportunità, e il mondiale da lui disputato una perfetta vetrina. Le cose sono cambiate rispetto alle tetre giornate dello scorso gennaio, Brozo è maturato e l’Inter non può assolutamente privarsi del suo giocatore più “Epic”.

Non possiamo prevedere cosa accadrà da oggi allo scoccare della chiusura del mercato, una cosa però è certa, il lato croato della nostra rosa oggi splende, fiero delle sue qualità. La speranza è che Mister Fantastic e EpicBrozo continuino a splendere all’ombra della madonnina.