L’Inter continua il suo prolungato digiuno di vittorie facendosi riacciuffare a Firenze nei minuti di recupero da una gagliarda Fiorentina che ha senza mezzi termini dominato la contesa con la rete di Icardi unico lampo nerazzurro in 90 minuti di sinfonia viola. Più di un mese dall’ultima vittoria in campionato a cui sono seguiti in campionato tre pareggi e due sconfitte ed in coppa Italia una vittoria ai rigori contro una formazione di LegaPro ed una sconfitta nel derby di fine anno. La squadra è nel bel mezzo della classica crisi di metà stagione, quelle che gettano alle ortiche ogni buon proposito coltivato ad inizio campionato ed ogni speranza di esito finale positivo di stagione. Pare evidente come al chiaro blocco mentale sia ormai da aggiungere certamente anche il fattore fisico: la squadra è parsa sulle gambe ed esausta a livello fisico prima ancora che la partita iniziasse, prima ancora di iniziare i volti dei giocatori sembravano quelli di chi sta andando ad una commemorazione funebre piuttosto che a giocare una sfida sportiva importante. Con queste premesse prestazioni indegne come quelle di Joao Mario, Gagliardini e Perisic non possono che essere una logica conseguenza. Le uniche luci di questa sera sono state Cancelo e Skriniar con Ranocchia e Santon che, seppur con i loro acclarati limiti, si sono destreggiati in maniera abbastanza dignitosa e rispettabile in mezzo a mille difficoltà.

Una squadra che punta a ritornare in Champions League non può andare avanti con i giocatori di più alto rendimento che effettuano prestazioni dignitose e rispettabili. Serve ovviamente qualcosa di più, serve un aiuto importante da parte della proprietà perché, sebbene ora ci saranno 15 giorni per ricaricare le batterie, questa squadra non è sufficientemente attrezzata per mantenere il ritmo di Napoli, Juventus, Roma e Lazio. Se dunque Suning ha veramente a cuore l’Inter, questo è il momento di agire sul mercato e di aiutare Luciano Spalletti che fino ad ora ha fatto i salti mortali per tenere il più in alto possibile la nostra Inter. Il mercato estivo, come chi vi scrive ha più volte sottolineato in estate, è stato largamente insoddisfacente e le lacune della rosa stanno venendo fuori ora che siamo circa a metà del cammino. Non tutto è perduto ovviamente, se si vuole agire si può ancora porre rimedio, ma bisogna iniziare a fare sul serio per poter dare a Luciano almeno un difensore centrale affidabile ed un centrocampista offensivo di talento, che attacchi lo spazio e che sappia concludere a rete. L’ultima partita dell’Inter in Champions League è datata primavera 2012 (n.d.a. Marsiglia), mancarla nuovamente sarebbe un disastro da cui sarebbe difficile rialzarsi. Prego agire di conseguenza, Suning.

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