L’Atalanta a Bergamo si conferma una delle bestie nere dell’Inter degli ultimi anni, infliggendoci la sconfitta più schiacciante e netta della stagione. I ragazzi scendono in campo senza anima e senza concentrazione, venendo letteralmente presi a pallate per tutto il primo tempo, con il passivo soltanto 1-0 per l’Atalanta grazie a tre miracoli di Handanovic. La ripresa si mette subito bene con un rigore procurato da Politano e trasformato da Icardi, ma i cambi di Spalletti non danno la giusta spinta per andare a ribaltare l’ennesima partita stagionale. Sconfitta meritata sotto tutti i punti di vista, Inter quasi mai in partita.
Handanovic 7: Straordinario nel primo tempo dove compie tre autentici miracoli che salvano il passivo, nella ripresa invece prende tre gol dove non ha grandi colpe ma non prova nemmeno l’intervento. L’impressione è che il quarto gol avrebbe potuto essere evitato.
D’Ambrosio 5: Scherzato per tutta la partita da uno straripante Gosens, non riesce mai a contenere i pericoli che nascono tutti dalla sua parte. Sfiora anche l’autogol, salvato soltanto dal palo, e quando prova ad accompagnare l’azione risulta del tutto inutile. Viene spostato centralmente nei minuti finali di partita.
Skriniar 5: Parte male venendo saltato piuttosto frequentemente da Zapata e da Gomez, prova a tornare un po’ sui suoi livelli ma nei gol nati da calci di punizione non è ben posizionato.
Miranda 5: Sempre in difficoltà quando l’Atalanta parte in contropiede in superiorità numerica, mette qualche buona pezza sulle conclusioni avversarie ma ha enormi responsabilità sul 2-1 di Mancini che lo travolge.
Asamoah 5: Ha la scusante di non venire praticamente mai aiutato da Perisic, ma Hateboer segna l’1-0 e va vicino ad altre marcature per tutta la partita. Prova ad accompagnare l’azione qualche volta ma i suoi cross non sono mai pericolosi.
Brozovic 5: Il croato continua sulla falsariga della partita giocata martedì contro il Barcellona, con la differenza che Freuler e De Roon non portano il pressing dei blaugrana. Lento e impacciato, con poche soluzioni offensive, si prende due cartellini gialli parecchio generosi che gli faranno saltare il ritorno dalla sosta contro il Frosinone.
Vecino 5-: Un primo tempo da film horror, parecchi palloni sbagliati e tanta corsa a vuoto contro il centrocampo atalantino. Esce ammonito al 45′.
Gagliardini 4,5: Vederlo in campo per 90′ è una punizione, l’impressione è che rimanga in campo al posto di Vecino soltanto perché l’uruguaiano era ammonito. In ritardo su ogni pallone, impreciso nei passaggi e lento in fase di recupero.
Perisic 6: Non aiuta mai Asamoah in ripiegamento ma ha il merito di creare la maggior parte delle poche azioni pericolose di oggi. L’unica nota positiva è che sembra stia tornando in forma.
Politano 5,5: Si procura il rigore ma crea troppi pochi grattacapi alla retroguardia dell’Atalanta. Esce in ogni caso ingiustificatamente, la sua imprevedibilità in una squadra come quella di oggi sarebbe servita per tutti i 90′.
Icardi 6: Ha l’unico merito di calciare un rigore in maniera perfetta, poi gioca la solita partita di movimenti mal serviti e di palloni mal difesi. Nel primo tempo manda in porta Zapata e sul finale si perde Djimsiti che segna il 3-1 chiudendo il match.
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Borja Valero 6: Riesce a dare una parvenza di gioco del calcio al nostro centrocampo di oggi, ma nessun altro nerazzurro in campo è in giornata.
Keita 5-: Terrificante il suo ingresso in campo, riesce a portarsi il pallone fuori dal campo tre volte in poco più di venti minuti senza creare mai nulla. Lautaro in panchina per 90′ grida vendetta.
Vrsaljko 5,5: Inspiegabile il suo ingresso in campo per Miranda, mi auguro sia stato un cambio forzato dettato dai problemi fisici del brasiliano, altrimenti rimane davvero incomprensibile. Non fa nulla di buono.
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Spalletti 4,5: Ancora un turno di riposo per De Vrij e Vrsaljko che prima della sosta non trovano giustificazione alcuna. Joao Mario veniva da due gare da man of the match ed è rimasto seduto per 90′, facendo posto a un Gagliardini da far sanguinare gli occhi. Si sarebbe potuta provare la mossa Lautaro Martinez per ribaltare la partita ma parlare col senno del poi è troppo facile per chiunque. In ogni caso la squadra è entrata in campo sin dal primo minuto con un piglio sbagliato, facendo sembrare l’Atalanta più forte in ogni reparto.