L’Inter esce con un buonissimo punto al San Paolo, considerando che veramente poche squadre riusciranno ad uscire da Napoli imbattute in questa stagione.
Ad inizio stagione chiunque avrebbe firmato per essere a 23 punti in 9 giornate avendo affrontato già Roma Napoli Milan e Fiorentina.
Tuttavia nonostante tre super parate di Handanovic, ce ne torniamo a casa con qualche rimpianti di non averci provato fino in fondo e di non aver sfruttato al massimo le occasioni avute, sicuramente però abbiamo la consapevolezza che con Spalletti al timone abbiamo una squadra che in Serie A non parte battuta da nessuno.

Handanovic 8: Il punto del San Paolo passa per grandi tratti dalle sue parate, nel primo tempo doppia su Callejon e Mertens, nella ripresa di nuovo sul Belga al 90′.

D’Ambrosio 7: Contiene benissimo Insigne concedendogli solo un paio di conclusioni da fuori area e qualche innocuo cross.

Skriniar 8: Nonostante la bruciante palla persa su Koulibaly nel primo tempo, si erge a muro invisibile sul quale si infrangono almeno dieci vole Mertens e Insigne, o chiunque provi a superarlo palla al piede. Praticamente non viene mai saltato nell’1 contro 1, assolutamente devastante.

Miranda 6,5: Ci mette tutta l’esperienza del caso tenendo bene aiutato dal compagno di reparto, chiude bene gli spazi e arriva dove può. Peccato per la seconda ammonizione consecutiva.

Nagatomo 6,5: Non soffre quasi mai i tagli di Callejon e le avanzate di Hysaj, attento concentrato e disciplinato. Le solite piccole sbavature rimangono ma non intaccano una prova più che positiva del giapponese.

Gagliardini 6,5: Finalmente in crescita dopo le ultime uscite a vuoto, tiene bene la posizione e mette lo zampone risolvendo in più di un’occasione situazioni intricate. Ancora lontano dal Gagliardini delle prime partite dello scorso anno.

Vecino 7: E’ ovunque con eleganza sopraffina e strappi che lasciano sognare il caro Naingollan spallettiano. Ci riprova partendo dalla sua metà campo e arrivando a saltare persino Reina, che viene salvato da Hysaj sulla linea di porta. Insostituibile.

Borja Valero 6: La sua tecnica è oro in mezzo al campo, anche spostato più avanti rispetto alla sua confort zone, permette alla squadra di tenere palla nella metà campo avversaria con qualità e velocità. Cala di ossigeno a metà della ripresa e comincia a sbagliare passaggi non da lui.

Candreva 7: Antonio versione Derby dimostra di essere in condizione stratosferica prendendosi gioco di chiunque provi a tenere il suo passo in percussione. Peccato per la precisione nei cross perché oggi non sono arrivati a destinazione per questione di pochi centimetri.

Perisic 6: Sufficienza raggiunta soltanto grazie al sacrificio in fase difensiva particolarmente provante nel secondo tempo, altrimenti là davanti si vede soltanto per un colpo di testa alto non di poco.

Icardi 6: Arriva al tiro poche volte senza mai impensierire seriamente Reina, complice la solidità difensiva del Napoli. Il suo cambio al posto di Eder è il segno che probabilmente il pareggio andava più che bene all’Inter.

J.Mario 6: Non entra male in campo aiutando il possesso palla nella trequarti avversaria col suo passo cadenzato ma preciso. Il suo tiro da fuori non impensierisce nessuno, riesce incredibilmente a perdere ogni contrasto sulle rimesse laterali.

Cancelo s.v.

Eder s.v.

Spalletti 8: Se l’Inter si presenta al San Paolo a viso aperto, con la personalità e la consapevolezza di venire a giocare per i tre punti in questo stadio, il merito è tutto suo che ha forgiato i ragazzi nello spirito e nel carattere. La formazione è obbligata ed i subentranti non sembrano dare particolari pensieri sulla loro futura titolarità nel breve termine.