Seconda partita e seconda vittoria per l’Inter di Spalletti che conquista tre punti nel difficilissimo campo della Roma contro una diretta avversaria.
La partenza lascia presagire il peggio e tornare alla mente il copione degli ultimi anni, gol a porta vuota clamorosamente mancato da Icardi e subito in svantaggio pochi minuti dopo sull’asse Naingollan-Dzeko. Il primo tempo si conclude tra disperazione e sconforto del tifo nerazzurro rassegnato ad un’altro anno da comparsa.
Ad inizio ripresa il cambio J.Mario Gagliardini non sembra dare la giusta scossa tanto che Perotti va vicinissimo al raddoppio andando a colpire il terzo palo per la Roma (i primi due di Kolarov e Naingollan nel primo tempo).
Esce anche Nagatomo per Dalbert, ma quello che fa veramente la differenza è il killer instinct di Icardi che prima trasforma un passaggio in profondità sporco di Candreva in una rete che sono i grandissimi bomber riescono solo ad immaginare, e pochi minuti dopo gira un rete un cross rasoterra dal fondo di Perisic da fuoriclasse puro.
La rete finale del 3-1 arriva in scioltezza su ripartenza con Perisic che brucia Juan Jesus e Vecino che appoggia in rete dopo l’ottimo inserimento.

Handanovic 6: Incolpevole sul gol, non può nulla nemmeno sulle tre conclusioni da fuori della Roma che colpiscono i legni. Leggermente meno sicuro sulle uscite.

D’Ambrosio 5,5: Contiene Perotti non senza qualche difficoltà. Quando spinge non lascia mai il segno.

Skriniar 6,5: Si perde Dzeko in occasione della rete del vantaggio giallorossa, ma il resto della partita è un capolavoro di sicurezza personalità e forza fisica. Sempre ben posizionato, i suoi centimetri si fanno sentire sempre. Interessante anche nel far ripartire l’azione da dietro.

Miranda 6: Qualche buon intervento di fisico, poco più.

Nagatomo 5,5: Timido in spinta e ordinato su un Defrel che per nostra fortuna non è più Salah. Esce per Dalbert.

Vecino 6,5: Sbaglia qualche pallone di troppo rispetto alla gara contro la Fiorentina ma è preziosissimo con la sua intelligenza ed il suo posizionamento sempre corretto. I palloni recuperati a centrocampo transitano per i suoi piedi sempre con massimo due tocchi, questo garantisce alla fase di transizione imprevedibilità e rapidità. Mette la ciliegina alla sua prestazione con il primo gol in nerazzurro.

Gagliardini 4,5: Davvero indietro di condizione, sempre in ritardo su ogni pallone, di almeno due tempi più lento degli avversari. Sbaglia un gran numero di palloni in costruzione e viene sostituito nella ripresa per arretrare Borja Valero.

B.Valero 6: Primo tempo abbastanza evanescente tra le linee dove cerca di farsi trovare libero con poco successo. Nella ripresa arretrato riesce a far girare meglio la squadra.

Candreva 6: Ennesima mole di tempi di gioco sbagliati e cross sbagliati, azzecca però il passaggio chiave che Icardi trasforma in oro. Poco generoso anche in copertura dove Kolarov è pericoloso più di una volta. Esce per Cancelo a pochi minuti dal termine.

Perisic 7: Prova incolore fino ai due assist. Ha il merito di far ammonire Juan Jesus nel primo tempo dove però si tende a giocare dalla parte di Candreva, nella ripresa con le squadre allungate la possibilità di affondare e lo fa prima con l’assist per Mauro poi con quello per Vecino.

Icardi 8: Ribalta la partita da solo, con due guizzi, quelli tipici dei fuoriclasse che decidono la partita con due tiri in porta. Sfiora la tripletta distruggendo Manolas in un duello fisico, cose che lo scorso anno ci sognavamo soltanto. E’ in forma straripante.

J.Mario 6,5: Cambia le vesti del centrocampo lottando con il fisico e mettendo la sua tecnica a disposizione della squadra. L’azione del definitivo 3-1 parte da un suo contrasto vinto contro Naingollan. Se soltanto migliorasse nelle conclusioni…

Dalbert 6: El Shaarawy gli passa dietro due volte ma entra sempre molto deciso in ogni contrasto, caratteristica che non siamo più abituati ad ammirare. Quando spinge si vede l’ottima tecnica di base, ha grande potenziale.

Cancelo s.v.: Entra molto bene al posto di Candreva lasciando vedere anche lui grande tecnica, lo vedremo sicuramente più spesso.

Spalletti 7: Torna nella sua Roma sommerso di fischi ad ogni inquadratura o ad ogni pallone ridato ai giocatori, schiera una buona squadra con l’unico neo la posizione di B.Valero e la prestazione di Gagliardini. Si corregge subito nella ripresa azzeccando praticamente tutti i cambi.

Il calendario non ci era stato benevolo facendoci trovare Fiorentina e Roma alle prime due giornate. La squadra ha seguito l’allenatore acquisendo sempre di più grande fiducia nei propri mezzi, e rispondendo con sei punti su sei. Il 3-1 nel campo di una diretta avversaria è un grandissimo segnale al campionato, il mercato non è stato all’altezza di questo allenatore ma una partenza così non può che far sognare il popolo interista.