Pari

L’Inter saluta il 2023 con un po’ di amaro in bocca. La squadra di Simone Inzaghi non va oltre il pari a Marassi contro un Genoa che, come contro la Juve, va valere la legge dello stadio amico per fermare sull’1-1 la capolista. Un pareggio che va accettato e preso per punto prezioso visto alcune difficoltà che si sono palesate

Il primo sorriso di Arnautovic

Tra le note liete di serata ce n’é una che, alla lunga, potrebbe tornare utile a Inzaghi. Il gol nerazzurro è stato segnato da Marko Arnautovic che sta proseguendo nel dispensare buoni segnali visto che, a conti fatti, nelle ultime due partite ha contribuito, in maniera importante, alla causa.

Se l’assist a Barella, contro il Lecce, era stato qualcosa di estremamente bello, il gol di stasera è stato, al contrario, estremamente facile, ma, si spera, potrà assumere, in futuro, un’ importanza maggiore che vada oltre quello che è ciò che si può percepire.

Dietro Lautaro e Thuram, obiettivamente, qualcosa manca. Sanchez vaga per il campo alla ricerca di un lampo che non arriva, mentre l’austriaco si barcamena, ma, il più delle volte è da solo e si nota tutta la differenza che lo separa dall’essere un Lautaro Martinez. Ecco perchè, il gol, potrà essere quella linfa vitale che possa aiutare Marko a contribuire maggiore alla causa. Inzaghi e i tifosi lo sperano

Pari stanco, occorre recuperare

Il segnale maggiore che dà questo pareggio è quello della stanchezza. Era prevedibile che non si potesse sempre andare a mille e, nelle ultime sfide, l’Inter si sta un po’riposando nell’ultimo periodo. La partita con il Bologna, in Coppa Italia e la partita di Genoa, senza nulla togliere agli avversari, sono due esempi importanti in tal senso.

I ragazzi nerazzurri, soprattutto nelle figure dei cosiddetti titolari hanno messo in luce poca lucidità e poca verve che, in altri momenti del girone d’andata, gli permetteva di vincere le partite. Gli infortuni di alcuni giocatori importanti possono rappresentare una scusante, ma, di certo non cancellano del tutto il “problema” che va risolto al più presto perchè gennaio e febbraio rappresenteranno due mesi cruciali.

Inzaghi, insieme al suo staff, deve capire qual è il modo migliore per recuperare le forze di quegli elementi che fungono da trascinatori rispetto al resto della squadra. La cerniera centrale di centrocampo, Acerbi, che nelle ultime occasioni è spesso in ritardo, gli esterni e Thuram. Sono questi, a nostro avviso quei profili le cui forze vanno centellinate per evitare brutte sorprese in questi mesi a venire. I rientri, con il Verona, di Lautaro e Di Marco potranno considerarsi antidoti importanti

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Interfans.org (@interfans_org)

Ciao Ciao 2023

L’Inter saluta un 2023 sicuramente importante che ha certificato, in alcuni aspetti la crescita mentale del gruppo e, anche, dell’allenatore. Una crescita che è passata, inevitabilmente, dalla Champions, sfiorata nella finale di Istanbul e si è poi trasformata nella squadra capace di mettere insieme 45 punti in 18 giornate di campionato.

Il titolo d’inverno (per quel che vale) è rimandato alla prossima giornata. Vincendo, nel giorno dell’Epifania, con il Verona, inoltre, Lautaro e compagni si troverebbero, al giro di boa, a 48 punti, a due sole lunghezze da ciò che seppe fare, l’anno scorso, il tanto agoniato Napoli griffato Luciano Spalletti. Questo è testimonianza di come Inzaghi e i suoi giocatori stiano facendo sicuramente qualcosa di molto importante che non va perso come è successo due anni fa e che va goduto fino in fondo perchè anche sognare può aiutare a crescere

Il 2023 era iniziato con una vittoria sul Napoli, (1-0 gol di Dzeko), che non era valsa a nulla per la corsa tricolore, e si chiude con un pari stanco a Genoa, un pari che, forse, dà ugualmente un segnale in vista della corsa scudetto. Non sempre si può vincere, e quando non si può, è sempre meglio non perdere.

E voi cosa ne pensate? COMMENTATE SUL FORUM