Parola alla difesa

Parola alla difesa nella sfida di S.Siro che contrapponeva la (quasi) certa squadra Campione D’Italia a chi lo scettro sarà costretta a cederlo dopo il fantastico percorso dello scorso anno. A Darmian risponde l’ex Juan Jesus, è 1-1 tra Inter e Napoli

Darmian, professione tuttofare

La copertina della serata, in tinte nerazzurre, se la prende Matteo Darmian, professione difensore, ma che si sta scoprendo, sempre più, un tuttofare del gioco del calcio. Difende e attacca, salva la propria porta e attacca quella avversaria con la stessa disinvoltura che lo contraddistingue in ogni suo gesto in campo. E’, a tutti gli effetti, un giocatore totale.

Al minuto 43 di un opaco primo tempo, Darmian regala allo stadio la gioia della serata. A far scalpore non è tanto il gol, visto che comunque ha abituato ad una certa regolarità in termini realizzativi, soprattutto in contesti pesanti. Ciò che risalta subito all’occhio nel gol messo a segno dal 36 nerazzurro è il movimento, all’interno dell’area di rigore, da attaccante navigato che sa dove andare a trovarsi lo spazio per battere indisturbato a rete.

Un gol d’importanza capitale che aveva risolto un primo tempo caratterizzato dalle scorie Champions, amplificate dall’eliminazione che, in maniera tangibile, ha condizionato la gara del Meazza, soprattutto in casa nerazzurra

Parola alla difesa, lo stadio è con la squadra

 

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Era una serata complessa in casa nerazzurra. L’avversario era di tutto rispetto, ed era il ritorno al Meazza dopo l’eliminazione patita per mano dell’Atletico Madrid. C’era attesa per capire, anche, la reazione del tifo nerazzurro a quanto accaduto in settimana.

I tifosi, ancora una volta, hanno dimostrato un vero e proprio attaccamento nei confronti di Simone Inzaghi e dei suoi ragazzi, aspettando il pullman in un atteggiamento, se non di festa, quantomeno di grande incoraggiamento, situazione che è perdurata durante tutta la sfida. In campo, però, i ragazzi vestiti di nerazzurro, hanno messo in evidenza qualche scoria ancora presente da un punto di vista mentale. Alcuni di loro, come ad esempio Thuram e, in parte, Pavard, non sono riusciti ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialità vivendo una serata difficile sotto molti punti di vista.

Lo stadio è stato comunque vicino alla squadra che, in Italia, si sta rendendo protagonista di una cavalcata entusiasmante e impressionante. Ancora una volta c’è unità d’intenti

La psicologia delle nazionali

Si può definire come una sosta benedetta. Il gruppo ha bisogno di ritrovare serenità e concentrazione. Chi sarà impegnato con le proprie rappresentative potrà farlo distraendosi con i propri compagni di nazionale, mentre chi rimarrà ad Appiano vivrà 10 giorni di scarico mentale insieme a Simone Inzaghi e al suo staff.

Alla ripresa del campionato il 01 aprile, sempre a S.Siro con l’Empoli, la formazione nerazzurra sarà chiamata a riprendere la corsa che la sta portando a vincere la seconda stella, nonchè lo scudetto numero 20. Nel weekend pasquale, i nerazzurri potrebbero anche approfittare dell’impegno più agevole, rispetto a Milan, (a Firenze), e Juventus, (a Roma con la Lazio).

Sia benedetta dunque questa sosta che per i nerazzurri vorrà dire serenità ritrovata prima del gran finale

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