Cavani-Inter si farà? Dopo le vicende legate a Mertens, meglio andarci cauti. Di sicuro c’è che Marotta e Ausilio hanno messo nel mirino un giocatore che per caratteristiche ha poco a che vedere con il belga, ma che con lui condividerebbe la scadenza del contratto al 30 giugno 2020. O meglio, al termine dell’effettiva conclusione della stagione. Il Psg si è già laureato campione di Francia a tavolino (sesto titolo francese per Cavani), ma ha ancora una Champions League da concludere nel mese di agosto.

E chissà che El Matador non possa concludere in bellezza la sua magnifica esperienza sotto la Tour Eiffel con il trofeo più ambito, quello che gli manca. Per il resto, l’uruguaiano ha raggiunto tutti i suoi obiettivi. Lo ha fatto a livello collettivo facendo incetta di titoli domestici – anche se vincere in Francia con il Psg non è esattamente la più ardua delle imprese – ma anche a livello personale, diventando il miglior realizzatore nella storia del Paris, attestandosi per ora a quota 200 gol tondi tondi in 301 presenze complessive. Pare certo che Cavani abbia deciso di cambiare aria, di provare una nuova sfida, forse l’ultima della carriera. L’Inter spera di essere la nuova tappa di una gran carriera, ma ci sarà da affrontare la concorrenza decisa dell’Atletico Madrid, dove Simeone lo stima parecchio. E da anni.

OCCASIONE E PRECEDENTI

È bene mettere in chiaro un aspetto sin da subito: l’Inter, in tempi recenti, non ha avuto molta fortuna (eufemismo) con i parametri zero over 30. Anche se giocatori dallo status indiscusso. Basti pensare, per fare degli esempi recenti, a Godin e Sanchez (non a parametro zero, ma arrivato comunque in prestito gratuito), che ancora non hanno concluso la loro esperienza in nerazzurro e possono ancora cambiare la storia, ma che per ora non hanno rispettato le aspettative. Il secondo, in particolare, appare già instradato verso Manchester. Ritornando a qualche anno fa, si può citare l’esempio di Vidic, arrivato da capitano del grande Manchester United di Ferguson che si rivelò un’enorme delusione. Per cui, l’equazione “giocatore esperto con mentalità vincente e grande status internazionale = successo all’Inter” non funziona di diritto.

ASCOLTA L’ULTIMO PODCAST: RIVIVIAMO IL TRIPLETE

E se vogliamo questo aspetto può rappresentare un ulteriore stimolo per El Matador: cambiare la storia prendendosi l’Inter. Parliamo di un giocatore che ha già dominato la Serie A, evolvendo anche il suo gioco nei suoi anni italiani. A Palermo era attaccante molto generoso che non riusciva a coniugare il suo enorme contributo per i compagni al cinismo sotto porta, dove perdeva spesso lucidità. A Napoli, invece, Cavani è diventato l’attaccante straordinario che l’Europa intera ha imparato a conoscere, con il grandioso score di 104 gol in 138 partite. Napoli lo ha amato, e lui è rimasto se stesso, con lo spirito di sacrificio che lo ha sempre contraddistinto ma anche con una straordinaria capacità da rapace d’area di rigore, dove ha imparato a sfruttare le sue eccellenti doti atletiche.

IN CAMPO: CAVANI L’UOMO GIUSTO PER CONTE

Se Antonio Conte ha cercato Cavani per tre volte, significa che le sue caratteristiche gli sono particolarmente congeniali. Successe per la prima volta alla Juventus nel 2012, poi al Chelsea nel 2016, ed infine nel corso della scorsa estate. Lukaku sembrava essersi improvvisamente allontanato, ed allora Conte disse a chiare lettere che il suo piano B rispondeva a Edinson Cavani. Sarebbe il quarto tentativo, che magari potrebbe rivelarsi quello buono. E chissà che il tecnico salentino non possa contare contemporaneamente sia su Lukaku che su Cavani, che nell’estate 2019 sembravano alternativi e che nella prossima stagione potrebbero riscoprirsi compatibili. Stavolta sul campo. Entrambi condividono una caratteristica tanto cara a Conte, che si può sintetizzare in quel “noi prima dell’io”, cavallo di battaglia del tecnico fin dalla conferenza di presentazione. Entrambi sono dotati di grande spirito di sacrificio, lottano per la squadra e sono abili nel ripiegare anche in fase difensiva se necessario. Cavani, inoltre, è più duttile rispetto a Romelu: la convivenza parigina con Ibrahimovic lo ha costretto ad adattarsi come ala, sia a destra che a sinistra, scoprendosi prezioso anche in quel ruolo, pur perdendo ovviamente in finalizzazione e in termini di gol. Ovviamente, come detto per Mertens, Cavani non sarebbe l’ideale per sostituire Lautaro Martinez se dovesse partire in direzione Barcellona. Ci si aspetta che l’Inter investa su un attaccante più giovane e in ascesa. Tuttavia, l’impegno su tre fronti obbliga ad disporre di alternative di livello in ogni ruolo: una lacuna attuale che l’Inter deve assolutamente colmare. In questa stagione Lautaro e Lukaku hanno giocato praticamente sempre per mancanza di alternative; in futuro si dovrà contare su un attaccante affidabile da utilizzare in maniera costante in caso di turnover e da buttare nella mischia a partita in corso. E Cavani, in questo senso, sarebbe un lusso particolarmente gradito a Marotta e Ausilio.

COMMENTA SUL FORUM

24 anni, laureato in "Scienze della Comunicazione" presso l'Università della Calabria. L'Interismo è qualcosa che scorre dentro senza freni, in maniera totalmente irrazionale. Condividere questo sentimento è magnifico, scrivere di Inter ancora di più.