Mentre molti giocatori sono impegnati con le rispettive nazionali, in casa Inter si continua lavorare con un occhio verso la partita contro il Torino. Fino ad ora si può solo giudicare positivo l’inizio di stagione della beneamata, tuttavia non sono da sottovalutare alcuni segnali che non hanno lasciato indifferenti molti tifosi. L’Inter è una squadra che fa del suo gioco la sua forza, la cui intensità determina notevolmente l’esito della partita, e la mancanza di essa rischia di farci perdere punti importanti come con Sassuolo e Bologna. 

L’innesto dei nuovi acquisti riuscirà a svoltare da qui in poi la stagione? 

Frattesi: 

Il classe 99 ex Sassuolo, ha dato finora un contributo importante anche partendo dalla panchina. 

Da lui ci si aspettano grandi cose che ha già fatto vedere in nazionale e con i neroverdi l’anno scorso. 

Giocatore fortemente voluto durante il calciomercato estivo, Frattesi ha fin qui collezionato un goal ed un assist tra Serie A e Champions League. È stato più volte schierato in sostituzione a Barella come mezz’ala destra e al posto di Mkhitaryan, spostando L’ex cagliaritano sulla sinistra. Si deve ancora trovare l’assetto congeniale in modo di far rendere titolari e non al massimo. Dopo il derby stravinto, non si sono viste le sue migliori prestazioni e ci attendiamo che possa incidere sempre di più nel corso della stagione. 

Arnautovic: 

Gli attaccanti che fin qui sono sono spesso partiti dalla panchina, non hanno convinto appieno il pubblico interista. 

L’Austriaco classe ‘89 ha collezionato poche presenze fin qui, complice l’infortunio rimediato in campionato contro l’Empoli. 

Il suo recupero sembra procedere spedito e che si possa vederlo in campo già dopo la partita di Champions contro il Salisburgo. 

Il suo ritorno gioca un ruolo cruciale nelle possibilità di schierare la formazione da parte di Simone Inzaghi, che avrebbe più possibilità di turn-over che ora vede molto limitato. 

Il mister da tre anni a questa parte ha sempre giocato a due punte, escludendo per ora la possibilità di variazione di modulo che permettesse di giocare con due trequartisti e un solo attaccante, come visto già alla Lazio. 

Sanchez: 

Infatti, l’unica alternativa finora alla“Thula” è stata quella di Alexis Sánchez. Il cileno è tornato tra lo stupore generale dopo una stagione passata al Marsiglia, a sostituire Joaquin Correa. 

In queste prime apparizioni in campo, si è mostrato spesso fuori luogo come se non avesse una collocazione tattica, il classico “fumo e niente arrosto”. Sembra cercare

giocate che i suoi compagni non colgono e non rientra ancora nel tabellino degli assistman o degli scorer. 

È parso molto lontano dal miglior Sanchez visto con la beneamata negli anni precedenti. 

La squadra conta sul fatto che possa trovare presto la sua forma ottimale poiché ha bisogno di valide riserve in attacco che possano far rifiatare Lautaro e Thuram che finora stanno tirando avanti la carretta e sono apparsi a volte stanchi. Ci auguriamo che con l’attacco al completo, l’Inter possa trovare continuità nel turn-over e nelle scelte del mister, in caso contrario la società stia pronta ad intervenire sul mercato invernale, con Mehdi Taremi in pole position tra le scelte possibili. 

Bisseck: 

Il giovane tedesco fin qui non ha trovato spazio, ad eccezione dei pochi minuti nella prima di campionato contro il Monza. 

Apparso ancora acerbo tatticamente, in un reparto dove i giocatori non mancano. Il Mister gli ha preferito certezze che hanno dominato la passata stagione e l’innesto del campione del mondo Benji Pavard. 

Si auspica che con l’intensificarsi della stagione e con partite sempre più ravvicinate, si possa vederlo in campo qualche volta. 

Sarà sicuramente da tenere d’occhio tra le possibili alternative per le prime sfide di Coppa Italia. Dovesse continuare così la sua stagione, invece, è probabile che si penserà ad un prestito per farlo crescere e giocare con continuità.