Dunque ci risiamo, tra due giorni la stagione della nostra Inter ripartirà con tante facce note e con qualche volto nuovo. Inutile nasconderci che dovrà essere una stagione positiva è che dovrà vederci arrivare al traguardo finale non oltre il quarto posto, ultima spiaggia possibile per chi vuole giocare nell’Europa che conta il prossimo anno.

È stata un’estate a luci ed ombre quella nerazzurra perchè se da un lato stiamo avendo la conferma di come il nostro nuovo allenatore sia pienamente ed efficacemente entrato nel mondo interista dando subito alla squadra una sua fisionomia e delle valide idee di gioco, dall’altro non bisogna dimenticare come ad oggi venerdì 18 agosto la rosa sia ampiamente incompleta con dei vuoti, soprattutto in difesa, preoccupanti per non dire drammatici.

Ma andiamo con ordine e partiamo con il dire che a differenza della scorsa estate dove la panchina è stata un continuo tumulto ed una perenne fonte di preoccupazione ed incomprensione, questa volta il punto saldo è sembrato proprio l’allenatore. Luciano Spalletti ad oggi è il vero ed unico top acquistato dall’Inter, l’unico che ci può dare un lumicino di speranza di poter vagamente sperare di arrivare tra le prime quattro. Assieme all’uomo di Certaldo, oltre al secondo portiere Padelli, sono arrivati Skriniar dalla Sampdoria (n.d.a. il nome non è bene pronunciarlo qui), Valero e Vecino dalla Fiorentina e Dalbert dal Nizza (n.d.a. dopo una trattativa che definire estenuante è fare un elogio alla velocità). Pare che a giorni sia in dirittura di arrivo Cancelo dal Valencia mentre per Schick si è ben lontani dalla chiusura. In compenso ci hanno lasciato Andreolli andato al Cagliari, Murillo approdato al Valencia, Kondogbia ormai del Valencia, Biabiany finito allo Sparta Praga con Ranocchia pronto a volare verso Burnley, Candreva sempre nel mirino del Chelsea ed Ansaldi tentato dall’Atalanta. Per quel che riguarda la telenovela Perisic, il croato non se ne andrà ed anzi firmerà rinnovo ed adeguamento contrattuale. Dovesse terminare così il mercato saremmo paurosamente corti in difesa, soprattutto al centro, mentre alcuni uomini a centrocampo ed in attacco (n.d.a. Brozovic e Gabigol) restano rebus difficili da sciogliere.

Le amichevoli estive in oriente, soprattutto contro le grandi squadre europee, hanno dato indicazioni positive: abbiamo raccolto vittorie, seppure prive di qualunque valore, sia contro Chelsea e Bayern Monaco sia contro Lione, Villarreal e Betis Siviglia, ed anche nel pareggio contro lo Schalke il saldo si è rivelato ampiamente positivo. Skriniar è stato sin da subito un punto di riferimento in difesa e ben si sta integrando con Miranda mentre Borja Valero ha già preso in mano il centrocampo e con la sua personalità sta dettando ottimi tempi alla squadra: la speranza è che con l’inizio di stagione queste buone indicazioni non si perdano.

Come dunque si può capire le luci e le ombre non mancano ma per ambire a fare il salto di qualità che la piazza necessita e merita servono investimenti importanti e velocità nel chiudere le trattative: trattare Dalbert per un mese (n.d.a. ripeto Dalbert, non Messi) è inconcepibile come pure non essere ancora riusciti a mettere le mani su Schick. Da ultimo una grande squadra non può approcciarsi al mercato in entrata andando a chiedere giocatori con la formula del prestito.

Di certo il duello estivo tra le due compagini cinesi è stato stravinto da quella rossonera, speriamo che il campo ribalti quanto detto in estate.