Oggi, mercoledì 7 marzo, compie gli anni il nostro allenatore Luciano Spalletti, un uomo tenace che da 3 mesi si ritrova una squadra che non è quella con la quale ha iniziato il campionato, quando ha ottenenuto la bellezza di 37 punti in 15 giornate. Ora si ritrova a fronteggiare l’ennesimo calo della squadra nerazzurra, acuito dal terrore di non riuscire a vincere (la partita in casa contro il Benevento, ultimo in classifica, la dice lunga), con i giornalisti che qualche settimana fa hanno speculato su un possibile esonero o addio a fine stagione ed alcuni tifosi che, come ogni anno, puntano il dito contro l’allenatore di turno definendolo incapace ed inadatto ad allenare l’Inter.

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Il passato del tecnico nerazzurro

A proposito della sua incapacità ed essendo questo il suo compleanno, è utile ricordare alcuni passi significativi della carriera del tecnico di Certaldo: ad Udine, escludendo la breve parentesi tra marzo e giugno 2001, 122 partite ed un 4° posto che portò la Roma a puntare su di lui per la ricostruzione dopo la disastrosa stagione 2004/2005. Con i capitolini, per ben 3 anni riuscì a portare la squadra al secondo posto, dietro un’Inter nettamente superiore a qualsiasi altra squadra del campionato, vincendo due Coppe Italia (nel 2007 e nel 2008) ed una Supercoppa italiana (sempre nel 2007). Dopo un sesto posto e le dimissioni dopo due giornate di campionato nel 2009, per lui si presenta l’opportunità di allenare allo Zenit San Pietroburgo, con il quale ha vinto due campionati (nel 2011 e nel 2012), una coppa nazionale (2010) ed una Supercoppa di Russia (nel 2011). Nel gennaio 2016 il suo ritorno in Italia, dove in sei mesi risolleva la Roma e la porta alla conquista del terzo posto ed alla conseguente qualificazione in Champions League, e ad un secondo posto, lo scorso anno, ottenuto con 87 punti, una quota che solo fino a pochi anni fa significava scudetto. Un palmarès che non fa di lui il migliore degli allenatori, ovviamente, ma nemmeno uno sprovveduto incapace di gestire l’Inter. Inoltre, pensando a tutti gli allenatori disponibili lo scorso anno (e soprattutto alla portata delle casse nerazzurre), lui era sicuramente tra le scelte migliori che si potessero fare.

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Un giusto riconoscimento al suo operato

Chiusa questa breve parentesi, torniamo al presente. Nonostante l’ultimo match disputato abbia visto i nerazzurri ottenere i 3 punti, Spalletti è consapevole che per risollevare (o quantomeno dare una spinta importante) il morale e la fiducia della squadra sarà necessario battere il Napoli a San Siro. Il derby poteva essere un’occasione irripetibile, per diversi motivi, ma come sappiamo la decisione (giusta) di rinviare tutte le partite in programma domenica a causa della tragica morte di Davide Astori ha, in qualche modo, “costretto” i nerazzurri a far affidamento su un altro big match per cercare la svolta. Una vittoria contro i partenopei sarebbe il giusto regalo di compleanno che Icardi e compagni dovrebbero fare al tecnico di Certaldo, anche come segno di riconoscenza per i sacrifici e l’enorme lavoro fatto finora. 

Noi tifosi, invece, non possiamo che augurare al nostro tecnico un felice compleanno. Tanti auguri mister!

Laureato in lingue per la mediazione linguistica, amante di storia e letteratura cinese. Interista grazie a mio padre, sogno di vedere un'Inter leggendaria come quella di Mourinho.