Un’Inter solida e ben messa in campo conquista la sua terza vittoria in tre partite battendo per 2-0 un’ottima Spal giunta a Milano per vendere cara la pelle ed uscita tra gli applausi. Si sapeva che non sarebbe stata una partita facile, soprattutto dopo la pausa nazionali con tanti uomini giunti a Milano poche ore prima della partita, ma la squadra ha dato prova di grande attenzione e compattezza durante tutti i 90 minuti. Certo il gioco non è stato spumeggiante e neppure paragonabile a quello visto contro la Fiorentina alla prima giornata ma passo dopo passo la squadra sta acquisendo sicurezza e riesce a far proprie partite che magari gli anni precedenti non avrebbe vinto. A guidare il gruppo come al solito sono state le due stelle della squadra che hanno timbrato il cartellino per l’ennesima volta supportati da un Gagliardini in crescita e da uno Skriniar in versione muro.

Mi preme sottolineare come tutta la squadra abbia di nuovo lottato assieme onorando la presenza di quasi 58.000 spettatori che hanno scelto il fresco e la pioggia di un pomeriggio milanese quasi autunnale al caldo del divano con TV. Tale numero, vista l’ora della partita e l’avversario affrontato, sono l’ennesima conferma di quanto la tifoseria nerazzurra sia unica ed inarrivabile: dopo un mercato estivo vergognoso fatto di promesse non mantenute e di colpi sfumati riuscire a radunare quasi 60.000 innamorati è sicuramente un qualcosa di unico.

Al termine della terza giornata di campionato, al netto di un Sampdoria-Roma da recuperare, Juventus, Napoli ed Inter sono al comando della classifica a punteggio pieno, contando anche il tonfo del Milan alla prima occasione in cui ha avuto a che fare con un club di spessore maggiore del Craiova. I ragazzi hanno ancora quattro partite prima del derby, quattro partite che, se giocate con grinta, concentrazione e buon senso, potrebbero portarci 12 punti. Arrivare al derby a punteggio pieno sarebbe oro sia per il fieno in cascina depositato, sia a livello di morale e fiducia. Luciano lo sa bene che l’inizio di campionato può esser un buon trampolino e non mancherà di  sottolinearlo ai suoi ragazzi!

Da ultimo una considerazione sul VAR: in queste prime tre giornate di campionato l’opinionismo sportivo italiano ha già “dato il meglio” di sè, per non dire di più, riguardo l’aiuto tecnologico di cui possono beneficiare i direttori di gara. Purtroppo infatti se ne sono già sentite di tutti i colori non solo da ex giocatori ed allenatori ma anche da supposti “autorevoli giornali”. Andare contro il VAR è assurdo e soprattutto a livello di immagine è la classica azione di chi preferisce la mancata chiarezza (n.d.a. a che pro? Potrebbe pensare una mente non maliziosa) alla inappellabilità della prova TV. Che il processo di consultazione vada sveltito è auspicabile ma per la credibilità del gioco è un abominio pensare di preferire la mancanza di certezze ad una certezza che si fa aspettare.

Redazione
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