Ora possiamo dirlo: Christian Eriksen è un giocatore dell’Inter!

Ho appena scritto una frase che fino a pochissimo tempo fa era sostanzialmente impensabile per un tifoso nerazzurro.

Eriksen arriva il TOP PLAYER

Abbiamo finalmente un vero “Top Player” in squadra. Non uno di quelli a fine carriera che si prende perché si spera che sappia darci quel po’ che gli è rimasto del giocatore che era una volta quando giocava nel Real, nel Barca o nel Manchester di turno… no, abbiamo preso veramente un giocatore nel pieno della carriera, in grado di esprimere con noi il massimo delle sue potenzialità.

Attenzione, non voglio con questo sminuire altri giocatori “top” o potenzialmente tali che abbiamo in rosa, come ad esempio Lukaku o Lautaro Martinez, ma in questo caso c’è una differenza sostanziale: se infatti “El Toro” è stato preso giovanissimo e sta esplodendo in nerazzurro in tutta la sua forza, se Lukaku è arrivato con uno score da grandissimo giocatore ma ormai finito un po’ ai margini di uno United non più in grado di valorizzare il suo talento e la sua forza, Christian Erikesen arriva da noi come giocatore ambito da mezza Europa. L’Inter è stata brava ad anticipare a Gennaio una concorrenza che a Giugno sarebbe stata probabilmente difficilmente arginabile, ed è stata brava soprattutto a convincere il giocatore con un progetto sportivo che ha gettato le basi per costruire una squadra in grado di ritornare a competere per i traguardi più ambiziosi. Suning con Marotta e Conte hanno le idee chiare di cosa fare per vincere, e un tassello fondamentale è rappresentato proprio da questo importantissimo acquisto.

ASCOLTA L’ULTIMO PODCAST

Eriksen arriva da noi con dei numeri incredibili: nelle sue 6 stagioni in Premiere League è primo per numero di assist (62), primo per occasioni create (570), primo per gol da fuori area (23), primo per gol su punizione (8), settimo come numero di gol+assist (113). Non a caso, dopo De Bruyne, è il trequartista con il più alto valore di mercato secondo Transfermarkt (90 milioni).

Noi, approfittando del fatto che andava in scadenza a giugno, ce lo siamo portati a casa pagando 20 milioni al Tottenham e dando a lui uno stipendio di 7,5 milioni l’anno più bonus fino al 2024.

Eriksen – quale ruolo per Conte?

 

Trequartista dicevamo. Qualcuno ha avuto da eccepire che Conte non gioca col trequartista… beh, mi permetto di dire che questa è un’eccezione che rimando al mittente con forza.

Eriksen ha giocato i primi anni al Tottenham da mezz’ala sinistra in un centrocampo a 3. Ovviamente gioca da mezz’ala creativa, in grado di accelerare la manovra e favorire la superiorità numerica negli spazi centrali. Allo stesso tempo credo che a seconda degli avversari e delle situazioni che potranno crearsi anche nel corso della stessa partita, Conte avrà modo di optare per più soluzioni tattiche. Se è vero che di base la “formazione tipo” (terminologia che personalmente considero ormai arcaica in quanto nel calcio attuale i cosiddetti titolari fissi non esistono più) può essere quella che prevede un centrocampo composto da Bozovic vertice basso con Eriksen mezzo sinistro e Barella mezzo destro, ci saranno occasioni in cui le rotazioni porteranno a far giocare Sensi mezz’ala con Barella e magari il danese più avanzato come trequartista/seconda punta, oppure anche regista più arretrato come ha fatto ultimamente con Mourinho.

Questo per dire che Eriksen è un giocatore in grado di collocarsi in ogni posizione del centrocampo, avendo una duttilità ed un’intelligenza tattica di livello straordinario, assolutamente fuori dal comune.

 

Adesso attendiamo tutti il suo debutto con la maglia nerazzurra: un sogno che diventa realtà.

Magari sarà titolare nel Derby, chissà, come l’ultimo grande “numero 10” che l’Inter ha avuto in squadra, quel Wesley Sneijder che atterrò come un alieno dal Real Madrid direttamente in campo per vincere prima la stracittadina milanese e poi tutto quello che c’era da vincere…

Forza Inter!