@interistadoc: alla Tesla ci sono andato nella primavera o inizio estate del 2019, mi sembra. Ma bisogna considerare tutto l'insieme; innanzitutto, le auto elettriche hanno prezzi ben superiori a quelle termiche, anche considerando gli incentivi, per cui potrebbe valere la pena acquistarle in caso i costi di utilizzo e manutenzione permettano di raggiungere rapidamente il punto di pareggio. Il che può accadere se uno percorre molti km in città o al massimo sulle tangenziali, perché a velocità costante in autostrada e superstrada le auto elettriche perdono gran parte della loro efficienza.
Comunque hai taggato l'utente sbagliato! Infatti, non ho ricevuto la notifica...
Sì, è vero, per rendere attualmente conveniente l'acquisto della vettura elettrica è fondamentale mantenere l'auto almeno per 7-8 anni. Ad oggi, sottolineo.
Tuttavia, non è vero che, a velocità costante in autostrada, le auto elettriche perdano gran parte della loro efficienza. Da simulatore Renault Zoe (che è pur sempre una city car) che trovi qui
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nelle peggiori condizioni possibili, cioè velocità costante 130 km/h, riscaldamento acceso, cerchi da 17 pollici, modalità eco OFF, temperatura esterna di -15°C (!!!), l'autonomia della vettura dichiarata è di 135 km. Se sposto la temperatura esterna a 0°C, l'autonomia dichiarata è di 161 km. Insomma, non pochi.
In ogni caso, per poter sfruttare nel modo migliore un'elettrica occorre avere la possibilità di ricaricarla spesso, magari anche durante la giornata lavorativa oltre che di notte. Il che significa avere la possibilità di utilizzarla solo per poche ore al giorno - a quel punto, ne noleggio una quando mi serve e festa finita. Senza contare che, abitando in un condominio, avrei necessità di ottenere il permesso dell'amministratore per installarla e visto quanto mi hanno rotto le scatole semplicemente per il cassettino della fibra ...
Ma anche questo non è vero. Se fai 100 km al giorno su un'autonomia da 300 km, ti è sufficiente ricaricarla la notte o velocemente con la colonnina se te la puoi permettere o lentamente con una presa in garage o in giardino, sfruttando la notte. Con soli 100 km giornalieri, potresti stare idealmente anche 2 giorni senza ricaricarla. Ovvio che poi i tempi per passare da 30% a 100 % sia molto più lunghi che per passare da 60% a 100%.
Riguardo il condominio, come già scritto nelle pagine precedenti, non è corretto ciò che affermi. Non servono autorizzazioni particolari:
Quanto costa una colonnina elettrica in condominio?Disinformazione forviante, Colonnina elettrica condominiale in un'area comune coperta o scoperta, Installazione di una colonnina elettrica in condominio in box privato, Costi aggiuntivi oltre la colonnina di ricarica in condominio, Con contatore...
www.webcondomini.net
La ricarica in condominio, in cortile o in garage. È l' ideale per l'auto elettrica: ecco come rapportarsi con amministratore e condomini.
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Battute a parte, come scrivi tu stesso la ricerca ha bisogno di tempo e di investimenti ingenti ed al punto in cui ci troviamo adesso, a meno di clamorosi stravolgimenti sarà praticamente impossibile essere pronti per le date che troppo ottimisticamente vanno sbandierando Case e politici. Alcune Case hanno già abbandonato il diesel e propongono soltanto veicoli elettrici o ibridi, beh francamente mi sembra prematuro. Che ci sia la necessità di trovare fonti alternative al petrolio per la mobilità del futuro non è neppure in discussione, e non da oggi, ma elettrico a parte si sta facendo poco o niente in questa direzione - i pochi che, per esempio, fanno ricerche sull'idrogeno vengono indicati come pazzi visionari. E, ripeto, rivolgersi al solo elettrico non può essere la soluzione - ti invito a leggere le recenti dichiarazioni di Akio Toyoda, a capo dell'azienda n. 1 al mondo per quanto riguarda l'automotive.
Copio e incollo il mio post precedente: le Case avrebbero dovuto iniziare ad investire sulla tecnologia elettrica almeno 20 anni fa. Ma avrebbe significato non solo destinare una quantità di denaro non indifferente su un settore pionieristico che avrebbe dato i suoi frutti chissà dopo quanti decenni, ma anche rallentare decenni di investimenti miliardari sui motori termici che, invece, erano fruttuosi e lo sarebbero stati almeno per altri 20/30 anni.
La tecnologia full hybrid è una furbata che tenta di salvare capra e cavoli: può rivelarsi un ottimo compromesso tanto per le aziende quanto per i consumatori quanto per l'ambiente. Ma è una tecnologia nata già vecchia e aver destinato anni di ricerche e di brevetti (vedi Toyota) a questa tecnologia non è stata una grande mossa. O, meglio, lo è stata per il presente a differenza di coloro che sono rimasti ancorati al petrolio e al gas, senza capire come girasse il mondo. Ma, per il futuro, non lo è stata. Tra 10 o 15 o 20 anni, le ibride saranno i diesel attuali.
Le plugin non hanno il minimo senso e, qualora i test di Transport & Environment vengano confermati, non sono nemmeno pulite.
Le dichiarazioni di Toyoda sono ovviamente indirizzate a portare acqua al proprio mulino.
Riguardo l'idrogeno, io sono il primo ad augurarmi che possa diventare un'ottima soluzione ecologica. A me interessa solo salvaguardare il pianeta, non importa come. Ma, al momento, la tecnologia elettrica è migliore di quella ad idrogeno. Se poi la ricerca dovesse far fare passi da gigante all'idrogeno, beh ottimo.
Infine sì, confermo che la scelta di rivolgersi all'elettrico da parte delle Case ... non è stata una scelta, è stata imposta dalle normative sulle emissioni (giuste, per carità). Perché nessuna Casa, soprattutto se di prestigio, avrebbe mai autonomamente corso il rischio di perdere posizioni per confrontarsi non solo con i concorrenti tradizionali ma anche e soprattutto con degli sconosciuti newcomers - pensa ad una Daimler o una BMW che improvvisamente si trovano a combattere con una Tesla, che non è nessuno a livello di automotive ma che essendo stata concepita fin dall'inizio come vettura elettrica può vantare un know-how sia tecnologico che a livello di fornitori e di approvvigionamenti che le costringono ad inseguire con un handicap non indifferente, proprio lor che sono abituate ad essere le trendsetters. rivolgersi all'elettrico o all'ibrido per queste case ha significato un ripensamento dell'intera strategia del gruppo ed enormi investimenti in tecnologia, personale, perfino in fabbriche intere per cercare a recuperare il terreno perduto ed andare a combattere in un campo dove non sono più i maestri bensì, in qualche modo, gli inseguitori. Tu pensi che potendo scegliere avrebbero volontariamente intrapreso questa strada ? Ma certo che no. Ma infatti la Daimler, che secondo me ci vede lungo, sta progressivamente elettrificando l'intera gamma ma al tempo stesso mantenendo i motori termici, diesel incluso.
Nessuno biasima le Case per aver fatto scelte commercialmente vantaggiose per sé: sono aziende, è logico che si comportino così. Però, forse, avrebbero anche dovuto temere una "Tesla" di turno. Non l'hanno fatto? E ora inseguono. E' l'economia, c'è poco da parlare.
Al tempo stesso, se davvero vogliamo rendere il pianeta più pulito, non possiamo assecondare le logiche delle automotive. E' giusto che la UE abbia imposto paletti ed è giusto che le Case si adeguino. Il pianeta è di tutti, non possono esserci interessi economici a guastarlo.
Questo discorso mi ricorda molto quello sulle aziende del tabacco descritto lucidamente da Michael Mann nel capolavoro cinematografico "Insider - Dietro la verità" del 1999 con Al Pacino e Russell Crowe.
Ricapitolando: non sono assolutamente contrario all'elettrico e sono assolutamente convinto che occorra concentrarsi sulla ricerca di fonti energetiche alternative per la mobilità, ma altrettanto assolutamente sono convinto che l'elettrico da solo non potrà mai essere LA soluzione e men che meno entro i prossimi 50 anni, anche ammettendo che nel frattempo la ricerca faccia letteralmente i miracoli.
Infatti, non ho mai detto che l'elettrico sia LA soluzione. Ho anche specificato che è fondamentale investire pesantemente su trasporti pubblici tanto tra città quanto all'interno delle stesse in modo da rendere economicamente sconveniente il ricorso alla vettura personale per lunghi tragitti (ecologicamente è molto meglio avere 100 passeggeri su un treno che 100 automobili su strada). Al tempo stesso, è fondamentale che sia le nuove generazioni sia ognuno di noi impari ad evitare di utilizzare la macchina per qualsiasi minimo spostamento, anche quando sarebbe più conveniente (e salutare) farsi una passeggiata a piedi col bel tempo.
Non potrà mai esistere LA soluzione. Quelli che propongono ricette facili a problemi complessi sono venditori di fumo o demagoghi o, a volte, entrambe le cose.